NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Un libro fotografico e una mostra per raccontare Montecchio Maggiore

Un’iniziativa culturale alla quale partecipa anche lo scrittore Paolo Rumiz, invitato per l’occasione da Alberto Peruffo, ideatore dell’evento, e dalla casa editrice Antersass per un ritratto sulla realtà del paese

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Un libro fotografico e una mostra per raccontare M

Un libro fotografico e una mostra per raccontare Montecchio Maggiore oggi. Domenica 13 marzo l'evento "Montecchio Contemporanea" ha visto un'intera giornata dedicata ad un'iniziativa culturale alla quale ha partecipato anche il noto scrittore e viaggiatore Paolo Rumiz, invitato per l'occasione da Alberto Peruffo [a destra], ideatore dell'evento, titolare di una libreria in centro paese e della casa editrice Antersass. «Montecchio Contemporanea è prima di tutto un libro di fotografia narrata. - spiega Peruffo - Un libro costruito da un gruppo di una ventina di autori per offrire uno sguardo obiettivo e molteplice sulla complessità in cui viviamo: la realtà contemporanea dell'incrocio paese-città-collina-campagna-industria che è l'agglomerato Montecchio Maggiore. Nel bene e nel male, nel bello e nel brutto, si è cercato di entrare in ogni luogo raggiungibile per guidare gli spettatori verso personali riflessioni e considerazioni. Uno strumento di conoscenza per chi abita e per chi transita. In seconda battuta è anche una mostra fotografica allestita nelle bellissime stanze della rossa dimora della famiglia Ceccato, che oggi diventa Casa di Cultura Cibernetica. Curata da Giuliano Menato e aperta fino al 30 aprile, l'esposizione ospita anche le prestigiose opere del noto pittore montecchiano Renzo Pagliarusco».

Si tratta dunque di un progetto editoriale nato dal desiderio e dalla necessità di rendere a Montecchio un omaggio ma anche un documento tangibile, fruibile e attuale che ne rappresenti i contenuti ambientali, storici, sociali, economici e culturali. «Da un'attenta analisi delle pubblicazioni esistenti sul nostro comune - prosegue - emerge una lacuna importante nella documentazione della vita del territorio, ad uso della comunità locale ma anche per chi, essendone estraneo, voglia scoprirne le peculiarità con uno sguardo d'insieme. Partendo dunque dalla volontà di rendere alla città un ritratto, un documento che la rappresenti, abbiamo progettato un articolato percorso editoriale che con parole e immagini conduce il lettore alla scoperta o riscoperta delle forme sociali e culturali di Montecchio, meno note e mai immortalate, capaci di stimolare dialogo e riflessioni su temi inconsueti».

Peruffo, quali sono i contenuti del progetto? «Il volume è un itinerario che si snocciola a partire da un punto fisico centrale e simbolico della città. Il tragitto è costruito con l'intento di evidenziare le diversità e la complessa morfologia di questa città come crocevia, punto d'incontro e di snodo di persone, economie e culture che ne definiscono l'intricato tessuto socio-ambientale. Ad eseguire tale percorso di esplorazione, ricerca, documentazione e rappresentazione, sono persone che abitano a Montecchio e che si sono distinte per capacità tecniche e valore nella riproduzione di uno sguardo obiettivo, critico e al tempo stesso affezionato. Quasi tutte le foto sono state scattate nel 2010, nel corso delle quattro stagioni. Grande attenzione è data alle industrie storiche così come alle aziende agricole, ai retaggi della vita contadina e artigiana fino alle più innovative produzioni. Alle viste, ai paesaggi e alle ville, fino alle più avanguardiste costruzioni industriali, senza tralasciare gli sfregi e il degrado del territorio».

Il libro appare come un intreccio meditato di immagini e parole. La mano di chi scrive, dipinge e fotografa è dunque testimone consapevole di quel che si incontra nel cammino tra strade e vicoli, dentro edifici pubblici e privati, ma anche aziende e attività che ne hanno determinato la crescita, raccontando paesaggi o dominandoli dall'alto di vedute. Particolare attenzione è stata data alle difficili dinamiche di integrazione urbanistico-sociale e alle bellezze sconosciute del paesaggio collinare. «Il testo guida è pensato per essere comprensibile ai più, coinvolgente e accattivante per lettori di tutte le età e di tutte le provenienze culturali. Tutti potranno, in definitiva, trovare nel testo spunti di riflessione, potendo sviluppare diversi gradi di approfondimento, attingendo alle immagini, alle storie narrate o alla propria personale esperienza dei luoghi».

Peruffo è coordinatore del progetto e autore del testo principale. La parola scritta non ha la pretesa di esaurire i temi legati ai singoli incontri nel percorso ma, attraverso un uso mirato della grafica, propone diversi ritagli di lettura con riferimenti storici, economici, sociali e culturali. L'editore non si è avvalso di alcun tipo di contributi o finanziamenti pubblici da parte di enti o amministrazioni. «È un libro che nasce dal basso: non è stato realizzato su commissione ma dalla reale esigenza di dotare la città di una pubblicazione al passo con l'attualità e di contribuire alla formazione di una coscienza della propria condizione e della sua immagine. È un libro partecipato: la cittadinanza è stata invitata a fornire liberamente le proprie immagini, cioè i propri sguardi».

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