NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Il principio della solidarietà fondamento della visione politica di Fogazzaro

di Gianni Giolo
giolo.giovanni@tiscali.it

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Il principio della solidarietà fondamento della vi

Nobilissima vicentinità

L'assessore alla cultura Francesca Lazzari ha ricordato che, dopo il centenario di Paolo Lioy, la nostra città tributa il suo omaggio a un altro centenario ancora più illustre: quello di Antonio Fogazzaro, parimenti importante nella definizione di quella idea di nobilissima vicentinità che si andava formando proprio negli anni della giovane Italia, la cui unità viene e verrà festeggiata in numerosi eventi culturali a Vicenza. Certamente dei grandi vicentini vissuti nella seconda metà del XIX secolo e sino agli albori del ‘900 Fogazzaro fu la personalità che più di altri seppe proiettare la nostra terra ben lontano dalle mura cittadine, portandola a vette di larghissima popolarità. Il presidente dell'Accademia Olimpica Luigi Franco Bottio ha ricordato il convegno di studi internazionale che si terrà ad ottobre, «evento che segnerà la storia della cultura a Vicenza» e il presidente della Biblioteca Bertoliana Giuseppe Pupillo [a sinistra] ha ricordato la mostra promossa dalla Bertoliana che «sarà utile per mostrare alla città l'opera di Fogazzaro». Gli intermezzi musicali sono stati eseguiti da Margherita Tomasi (soprano) e Enrico Zanovello al pianoforte [foto a destra]. La Lectio magistralis di Finotti [foto in basso] ha esordito con queste parole: «Con emozione rievochiamo oggi, nella sua Vicenza, Antonio Fogazzaro. Il centenario della morte è un anniversario che ha un particolare significato. L'autore del "Santo", ben conosceva l'antica consuetudine cristiana di indicare come data della memoria non il giorno della nascita, ma il giorno della morte di un uomo che si chiamava dies natalis».

 

La rinascita di Fogazzaro

Celebriamo oggi, dunque, non la morte, ma la rinascita di Fogazzaro, e nel suo dies natalis ricordiamo e ritroviamo il nucleo ispirativo che sostanzia tutta la sua opera: il contatto fra luce e ombra, fra realtà e trascendenza. Oggi evochiamo anche la continuità della sua presenza e della sua lezione non solo in Italia, ma nel mondo. Fogazzaro ha saputo esercitare per tutto il Novecento un magistero straordinariamente efficace in campi diversi. In ambito letterario senza Fogazzaro sarebbe difficile immaginare scrittori come Piovene o Parise in Italia, come Bernanos in Francia, come Chesterton in Inghilterra, capaci di rappresentare la dialettica fra la superficie e la profondità dell'anima, tra la fede e gli smarrimenti dell'io. Lo stesso Pirandello sembra aver formato la sua analisi psicologica dell'uomo e della sua molteplicità proprio su quella nuova psicologia del profondo che Fogazzaro fu il primo a proporre nel discorso "Per una nuova scienza" del 1895.

 

nr. 11 anno XVI del 26 marzo 2011

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