NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Perse l’utero dopo il parto, quattro sanitari indagati

di Tiziano Bullato
bullatot@tvavicenza.it

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Perse l’utero dopo il parto, quattro sanitari inda

Nel tardo pomeriggio un chirurgo, su espressa richiesta del mio compagno, riferì che la situazione era grave. È stato il mio compagno a chiedere insistentemente, preoccupatissimo per l'evolversi della situazione, nonché per il continuo temporeggiare dei sanitari di Noventa, che fossi portata all'Ospedale di Padova. La richiesta alla fine è stata accolta e alle 21.30 sono stata portata in ambulanza a Padova. La predetta ambulanza per raggiungere Padova sbagliò per ben due volte strada, raggiungendo l'ospedale nonostante le sirene spiegate in ben 55 minuti.

Perse l’utero dopo il parto, quattro sanitari inda (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Giunta a Padova sono stata visitata dal chirurgo di turno che, vista la gravissima situazione ha riferito al mio compagno che rischiavo di morire, chiedendogli il consenso ad intervenire immediatamente per tentare il possibile. Il mio compagno si è assunto la responsabilità di una terribile decisione e di lì a poco sono stata operata e mi è stato asportato l'utero».

Dopo aver vissuto tutto questo la donna si è rivolta ad un avvocato, e con l'assistenza di Gaetano Crisafi [a sinistra], ha depositato in procura il suo esposto. Il procedimento è stato assegnato al pubblico ministero Alessandro Severi che ha messo sotto indagine quattro persone: si tratta del primario di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Noventa, Vincenzo Tinelli [a destra], della ginecologa Laura Caruso e dei due sanitari Fortunato Tommasi e Michela Bonora.

Perse l’utero dopo il parto, quattro sanitari inda (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)A questo punto si è reso necessario nominare un perito per stabilire se siano riscontrabili delle responsabilità in capo ai medici e ai sanitari e, poiché la perizia comporterebbe una sospensione del processo superiore ai 60 giorni, il pubblico ministero ha chiesto che la perizia si svolga con i modi dell'incidente probatorio, anticipando quindi una parte del dibattimento davanti al giudice delle indagini preliminari. Ed è proprio il giudice delle indagini preliminari che ha fissato al prossimo 5 aprile una udienza nel corso della quale conferirà al dottor Gianfranco Frais di Padova il compito di dare risposta ai quesiti posti dalla vicenda. Gli indagati e i loro difensori, che partecipano attivamente a questa fase del procedimento, avranno a loro volta possibilità di nominare propri consulenti per seguire i lavori peritali e confutarli, laddove fosse necessario.

 

nr. 12 anno XVI del 2 aprile 2011

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