NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Cambiano i rapporti fra coniugi. Tutela per i figli

di Tiziano Bullato
bullatot@tvavicenza.it

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Cambiano i rapporti fra coniugi. Tutela per i figl

Ma in concreto come agisce il disegno di legge sulla normativa vigente?

«In primo luogo si va a modificare l'articolo 162 del codice civile, laddove si introduce la possibilità di stipulare contratti aventi natura prematrimoniale. Ciò risponde ad una apertura nei confronti della libertà contrattuale per i futuri sposi, come forma di autodeterminazione, senza tuttavia giudicarla un attentato ai valori dell'altruismo e delle solidarietà coniugali. Riteniamo che siano maturi i tempi per una uguaglianza dei partners contrattuali, giustificata anche dai mutamenti sociali prodotti dall'emancipazione della donna. Ciò, tuttavia, senza scalfire l'idea che la famiglia debba perseguire la solidarietà e non l'interesse egoistico degli individui che la compongono, anche in sede di negoziazione sulle conseguenze patrimoniali della separazione e del divorzio. Un patto di questo tipo, insomma, potrebbe essere migliorativo della condizione del coniuge più debole e il contratto stesso esprimere un tasso di solidarietà post-coniugale maggiore dello stesso regime legale attualmente esistente».

E per quello che riguarda i figli?

Cambiano i rapporti fra coniugi. Tutela per i figl (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«È intuitivo che l'autonomia contrattuale, ove ammessa, si dispiega lungo le linee tracciate dalla legislazione in materia, soprattutto per quello che riguarda i diritti dei figli, che non possono essere compressi o sacrificati dal ricorso all'autonomia contrattuale. In buona sostanza, la possibilità di determinare liberamente le modalità di relazione all'interno della coppia, di regolare altrettanto liberamente i propri interessi nei rapporti patrimoniali e quindi di scegliere il modo di risolvere le eventuali crisi coniugali, diventano una scelta possibile, ma questo lascia integre tutte le tutele previste per i figli e per questo i patti possono essere solo migliorativi».

Tutto questo complesso normativo rende più facile il divorzio, senatore. Non teme una reazione negativa da parte degli ambienti cattolici?

«Assolutamente no, anzi, è vero proprio il contrario. Il disegno di legge, infatti, prevede esplicitamente che i patti prematrimoniali possano offrire ai coniugi anche la possibilità di escludere l'applicazione della legge 898 del 1970, quella sul divorzio. Insomma, prima di sposarsi, si può anche decidere se si vuole tornare all'antico o alla tradizione, se si desidera condividere la vita intera con una persona e se non si intende applicare la legge italiana sul divorzio. E credo che proprio gli ambienti cattolici ai quali lei faceva riferimento potranno vedere in questo disegno di legge uno strumento importante».

Ammettiamo che il disegno di legge venga calendarizzato in tempi brevi e poi discusso e approvato. Si applicherà solo a coloro che, dalla data dell'approvazione in poi stipuleranno degli accordi prematrimoniali?

Cambiano i rapporti fra coniugi. Tutela per i figl (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Questa eventualità è stata considerata e, a dire il vero, non ci è sembrato corretto escludere tutti coloro che hanno contratto matrimonio prima dell'entrata in vigore del nostro provvedimento. Per questo motivo, all'articolo quattro, si prevede una scadenza di dodici mesi, nell'arco dei quali i coniugi già sposati potranno decidere di stipulare patti prematrimoniali e di depositarli. Avranno valore a tutti gli effetti».

Si dice, senatore Filippi, che lei sia prossimo al matrimonio: una legge “ad personam”?

«Che io stia per sposarmi è vero. Ma non è certo vero che questo disegno di legge finisca per essere utile solo per me».

 

nr. 13 anno XVI del 9 aprile 2011

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