NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Droga a Vicenza, lo spaccio alle porte del centro

I commercianti si ribellano e tracciano il quadro di una situazione insostenibile. Ed intanto la politica chiede un posto fisso di Polizia Locale a Campo Marzo

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Droga a Vicenza, lo spaccio alle porte del centro

«Nascondono la droga dentro i boxer, spacciano a tutte le ore del giorno, anche davanti a passanti, sono una rete bene organizzata, ma non è possibile che il Comune lasci questi delinquenti operare come se niente fosse». I commercianti di Via Napoli, Via Battaglione Framarin, viale Verdi Droga a Vicenza, lo spaccio alle porte del centro (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)sono infuriati. «Noi qui abbiamo fatto degli investimenti importanti, ora non ne possiamo più. Si deve intervenire in modo massiccio per far sparire questa gentaglia. C’è il timore da parte di qualcuno di scatenare guerre tra bande che presidiano il territorio. Ma l’Amministrazione comunale deve ricordare che ci troviamo a pochi passi dal centro storico, a cento metri da Corso Palladio. E’ una vergogna, oltre che un pericolo per tutti noi lasciare le cose così come stanno».
Ed i racconti dei commercianti si susseguono. «L’altra settimana, un mio cliente ha parcheggiato davanti al negozio - racconta un noto hair stylist - subito un paio di questi spacciatori hanno circondato l’auto. Lui si è preoccupato ed io ho dovuto rassicuralo dicendogli che quelli( gli spacciatori) non intendevano portargli via l’auto, ma solo che quella era la loro zona di spaccio».
Ed ancora: «Sabato scorso, perché è di sabato che soprattutto si muove il giro dello spaccio, vediamo sfrecciare un’auto di lusso, girare intorno alla via un paio di volte prima di fermarsi. A quel punto, ne è sceso un attempato signore che è stato subito raggiunto da uno spacciatore di colore che lo ha rifornito, per poi ripartire tranquillo ed indisturbato».
C’è un dato che preoccupa su tutti: «Chi viene a fare scorta di droga nella zona succitata sono soprattutto ragazzi, anche giovanissimi. E la cosa è davvero rilevante, è un fenomeno che andrebbe monitorato e denunciato. Invece se ne parla Droga a Vicenza, lo spaccio alle porte del centro (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)pochissimo e il tutto si svolge tra l’indifferenza generale. Si è fatta una gran battaglia contro la prostituzione nelle strade, mentre lo spaccio e la diffusione della sostanza stupefacente pare non interessare a nessuno».
Una denuncia circostanziata ed un campanello di allarme che deve fare riflettere a fondo anche chi amministra oltre che le forze dell’ordine che pur fanno i miracoli per tenere sotto controllo il territorio. «Perché con gli introiti delle contravvenzioni, visto che sono a bilancio non si creano delle strutture in grado di monitorare al meglio il territorio?» si chiedono i commercianti di Via Napoli [foto a sin.].
Sembrano storie di ordinario degrado, ed invece tutte queste scene raccontate sono vere e a pochissimi passi dalla passeggiata delle famiglie vicentine, delle vie dello shopping per antonomasia. Una vicenda quella dello spaccio nelle immediatezze del centro che non lascia indifferente nemmeno il mondo politico che si è interrogato su quali azioni intraprendere. «Qui non è questione di sinistra o destra, mi fa ridere amaramente questo palleggio di responsabilità. Che sia il Governo o chissà chi a dover intervenire è tempo di prendere coscienza di quel che succede e fare qualcosa per davvero. Si creino i presupposti per debellare lo spaccio dalle nostre strade. Per mettere in galera chi delinque, per spazzare via le bande che infestano le nostre strade e uccidono il cervello dei nostri ragazzi».

Telecamere e un posto di polizia locale fisso servirebbero a risolvere il problema delinquenza in Campo Marzo?

Droga a Vicenza, lo spaccio alle porte del centro (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Federico Formisano, capogruppo Partito Democratico: «Continuo a pensare che il fenomeno della delinquenza in Campo Marzo sia da inquadrare in una logica più generale di incremento dei fenomeni di emarginazione e di asocialità tipici di una società in crisi com'è la nostra in questa fase specifica. Campo Marzo non rappresenta un luogo a rischio più di molti altri luoghi della nostra città e non è nemmeno lontanamente da confrontare con analoghe situazioni delle grandi città come Roma, Milano, Napoli, ecc. Rimango sempre dell'idea che vada restituito in pieno alla città e che si debbano moltiplicare le occasioni di intrattenimento e di coinvolgimento dei cittadini. Purtroppo i "soliti" problemi di bilancio limitano l'azione amministrativa in questo campo.
Ritengo che le iniziative di prevenzione attuate dalle Forze dell'Ordine e dalla polizia municipale siano adeguate. Certo che incrementare la presenza di agenti e disporre di telecamere potrebbe essere un'ulteriore misura deterrente da consigliare e da applicare».

Droga a Vicenza, lo spaccio alle porte del centro (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Maurizio Franzina, capogruppo PdL: «Credo che un maggior presidio, sia con le telecamere, sia attraverso una postazione fissa, sia indispensabile, e il PdL infatti, dopo averlo effettivamente attuato negli anni di governo, continua a proporlo alla amministrazione Variati. Ma non basta, bisogna fare di più affinché episodi come quello accaduto in questi giorni, che trasformano il centro cittadino in un Bronx, dove a farla da padroni sono le bande di spacciatori, i protettori di prostitute e le loro protette, gli ubriachi, e i facinorosi di ogni sorta non sono accettabili. Serve una azione severa basata sulla chiusura ai non residenti del passaggio, sia veicolare che a piedi, nelle ore notturne, serve un presidio nelle 24 ore di tutta l'area che va da Ponte Alto a Porta Castello, con la chiusura alle ore 21.00 dei locali pubblici e di tutte le attività commerciali. E' anche indispensabile attivare azioni nuove, come il controllo del numero dei residenti extracomunitari nella abitazioni della zona indicata, distribuendo pesanti sanzioni a quanti affittano gli alloggi ad un numero eccessivo di persone; serve controllare che i minori frequentino regolarmente la scuola, serve sviluppare, in concerto con la parrocchia ed i comitati di zona, una azione di presidio dei cittadini, perché i primi difensori del territorio debbono essere i cittadini stessi. Serve che gli amministratori, a partire dai consiglieri comunali, ci prendiamo carico di frequentare la zona, per prendere direttamente coscienza, ma anche per mostrare che l'amministrazione è al fianco dei cittadini per bene».

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