NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Sarà il poeta e scrittore Tahar Ben Jelloun a concludere l’edizione 2011 di “Dire Poesia”

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Sarà il poeta e scrittore Tahar Ben Jelloun a conc

La rassegna si è avvalsa per tutto il periodo di un'altra iniziativa di alto livello, ospitata a Palazzo Montanari e costruita sull’interazione fra poesia e arti visive. La mostra "7x11", visitabile nell'androne del palazzo fino al 29 maggio, mette in luce 77 opere di artisti e designer contemporanei e Sarà il poeta e scrittore Tahar Ben Jelloun a conc (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)alcuni celebri testi poetici da loro scelti. Con il piccolo formato di 7x11, le opere concentrano pensieri, ricordi e impressioni visive dettate dai versi di poeti di tutti i tempi e luoghi. All’origine del progetto il desiderio del curatore, Marco Fazzini, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia, di far dialogare poesia e arte per comunicare l’importanza che può avere la scoperta o riscoperta della poesia per ognuno di noi. «Penso che la mostra di Vicenza sia stata un successo – dice Fazzini – Tanta gente l'ha visitata, tutti molto contenti, e soprattutto tanti nuovi contatti per altre tappe future. La mostra è nata per essere trasportata e il suo principale intento è quello di portare l'arte e la poesia in varie sedi, sia istituzionali che private, per poter dire a vari pubblici che non possiamo fare a meno della poesia insita nell'arte, nella musica, nella letteratura, anche se a detta di qualcuno la cultura non ti dà il pane. Questa collezione e la sua mostra funzionano quanto più trovano sinergie con contenitori più vasti, come festival o rassegne di letteratura, o eventi che sfruttano l'evento come scenario per letture e recitazioni di poesia, conferenze, riflessioni su singoli autori. È proprio in questo senso che ci stiamo muovendo per il futuro. Prima di Vicenza l'avevamo già portata a Pordenone Sarà il poeta e scrittore Tahar Ben Jelloun a conc (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)e Milano. Altre tappe previste saranno Andria, Bergamo, Roma, Palermo, Reggio Emilia, e l'anno prossimo probabilmente anche all'estero: Rotterdam in Olanda e St. Andrews in Scozia». E così, attraverso la richiesta di identificare la poesia o il poeta della vita, 77 artisti e designer contemporanei hanno dato vita alla collezione allestita in modo semplice e rigoroso dall’architetto Gabriele Centazzo, giocando nel totale oscuramento delle sale espositive al piano terra del Palazzo vicentino. Nella sala pensata come omaggio ai diciotto artisti delle Venezie, hanno trovato posto, fra gli altri, un intenso ritratto del giovane Pasolini a firma di Franco Dugo, assieme ad una poesia in friulano risalente al primo periodo dell’autore; un Giuseppe Ungaretti in una incisione su carta di Fernando Di Stefano, ispirata alla poesia Commiato; poco lontano, i versi folgoranti di Ed è subito sera di Quasimodo rappresentati dalla pittrice Ivana Bomben, scelti anche da un altro artista non figurativo, Elena Strada.

Tahar Ben Jelloun [a sin.], poeta, romanziere, saggista e giornalista, nasce a Fez (Marocco). Si trasferisce a Tangeri e successivamente a Rabat, dove si laurea in Filosofia. Insegna in alcuni licei del suo Sarà il poeta e scrittore Tahar Ben Jelloun a conc (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Paese e partecipa alla rivista "Souffles", attorno cui si sviluppa uno dei movimenti letterari più importanti del Nord-Africa. Quando, nel 1971, il Ministero dell’Interno obbliga all’insegnamento della filosofia in arabo, si trasferisce a Parigi, dove ottiene un dottorato in Sociologia. Nei suoi libri in francese, tradotti in tutto il mondo, trovano ampio spazio i temi dell’emigrazione, del razzismo, della ricerca d’identità. In Italia, molti suoi libri sono usciti per Einaudi, tra i quali ricordiamo: Creatura di sabbia (1987), Notte fatale (1988; Premio Goncourt nel 1987), Dove lo stato non c’è. Racconti italiani (1991), L’albergo dei poveri (1999), Mia madre, la mia bambina (2006). Bompiani ha invece pubblicato, tra gli altri, due dei suoi libri più noti: Il razzismo spiegato a mia figlia nel 1998, per il quale gli è stato conferito dall’allora Segretario dell’Onu Kofi Annan il Global Tollerance Award, e L’islam spiegato ai nostri figli nel 2001. In italiano, le sue poesie si possono leggere nelle raccolte Stelle velate. Poesie 1966-1995 (Einaudi, 1998) e Doppio esilio (Edizioni del Leone, Venezia 2009). Collabora a testate quali Le Monde, La Repubblica e L’Espresso. Numerosi sono i premi e i riconoscimenti dei quali è stato insignito per il suo impegno letterario e sociale.

 

nr. 18 anno XVI del 14 maggio 2011

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