NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Via Aldo Moro, sì al prolungamento diretto, torna il progetto Cicero

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Via Aldo Moro, sì al prolungamento diretto, torna

Cicero si era mosso a tutti i livelli, anche ministeriali, per cercare di fare inserire il cantiere nel nuovo piano finanziario dell’autostrada Brescia-Padova. Lo studio prospettava come detto che l’arteria seguisse lo storico tracciato, incrociando la Postumia fra Anconetta e Ospedaletto e viaggiando accanto a villa Imperiali, parallela a strada Nicolosi per alcune centinaia di metri, fino a creare una “T” disciplinata da una rotatoria, per innestare un braccio che da un lato avrebbe agganciato la “S” di Ospedaletto e del casello di Vicenza nord e dall’altro la Marosticana. Cicero riteneva «questa scelta viabilistica strategica per catturare il traffico che arriva da Treviso, preservando Anconetta e la circonvallazione interna».

Ora queste caratteristiche tornano ad essere di grande attualità per arrivare a disegnare una tangenziale Nord in modo più snello ed efficace.

Via Aldo Moro, sì al prolungamento diretto, torna (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Il problema era soprattutto su Monticello Conte Otto, già allora Variati disse che se non si fossero trovati accordi si sarebbe tenuta la Tangenziale Nord solo in territorio cittadino e messo fuori Monticello da ogni problema legato all'impatto ambientale – spiega Marcello Vezzaro, sindaco di Caldogno – Per quanto riguarda il mio territorio c'era solo l' attività del laghetto sulla quale fare un ragionamento. La Provincia parlava verifica del raggio di curvatura da analizzare. Il particolare complicato è su Ponte Marchese: non è cosa semplice da gestire dal punto di vista ambientale. Deviare l'argine del fiume, come vorrebbe fare il Comune di Vicenza, bisogna vedere se è possibile. E anche quanto sia possibile andare in trincea. Noi chiediamo una grande rotatoria per raggiungere via S. Antonino. Vicenza propone uno 'sbraccio' che raggiunga da un lato Caldogno dall'altro via Sant' Antonino. I miei abitanti preferiscono la seconda ipotesi. Chiesi io al Commissario Costa, inoltre, di cercare di inserire all'interno delle opere la pista ciclabile da S. Antonino a Cresole. Con Vicenza e Variati su Ponte Marchese ci troveremo. Ci manca il dato della indagine idrogeologica che è assolutamente importante. Ma a mio parere la Provincia dovrà rimanere capofila del progetto».

D'altra parte con questa azione Cicero rimette in gioco il progetto che i tecnici della Provincia avevano realizzato poco prima di Natale per una opera che dovrebbe costare più o meno 30 milioni di euro a chilometro. L'ultimo preventivo degli ingegneri della Provincia calcolava che i circa 10 chilometri di nuova strada tra la Ederle e il Dal Molin costeranno tra i 267 e i 315 milioni di euro. Il nuovo tracciato ipotizzato dalla task force di tecnici incaricata prima di Natale prevedeva il coinvolgimento di tre comuni: Vicenza, Caldogno e Monticello Conte Otto.

Ora il rilancio di Cicero. Sarà quello definitivo?

 

nr. 19 anno XVI del 21 maggio 2011

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