NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Nasce a Vicenza uno “Spazio Monotono” che non è un museo o un centro d’arte

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Nasce a Vicenza uno “Spazio Monotono” che non è un

Tu hai già sviluppato esperienze simili. Raccontacele e dicci se esiste un modello al quale ti ispiri.
«Dal 2005 porto avanti un progetto in un piccolo paese della provincia di Belluno, Perarolo di Cadore. Ci sono circa trecentosessanta abitanti che vivono attorniati dalle montagne in un paese che, da centro della fluitazione del legname fino a inizio Novecento e da un passato di ricchezza e Nasce a Vicenza uno “Spazio Monotono” che non è un (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)attenzione, è progressivamente caduto nel dimenticatoio della zona e spesso delle stesse persone che lo abitano. È un luogo che sulla carta non sembra adatto al radicarsi dell’arte. Eppure in sei anni questo progetto è a poco a poco cresciuto e attende nuove evoluzioni. È la mia fortezza. E ogni passaggio, spesso difficoltoso, è stato reso possibile dal rimboccarsi le maniche e dalla feroce volontà degli artisti, di un architetto locale e di alcune istituzioni esterne che hanno voluto crederci. Ma soprattutto degli abitanti del paese stesso. Senza il loro lavoro, il loro impegno e il loro entusiasmo le mie idee sarebbero ben poca cosa e non avrebbero avuto la possibilità di realizzarsi con la qualità con la quale invece hanno finora preso forma. Ma il mio è solo un piccolissimo esempio in mezzo a situazioni sicuramente più consolidate e con valore di modello, come dici. Pensiamo solo a come è cambiata la città belga di Gent – non molto più grande di Vicenza – grazie all’intervento dell’arte contemporanea. Ci sono voluti trent’anni e l’impegno di tutti. Negli anni '70 c’era semplicemente un curatore volenteroso e testardo che cercava di convincere borgomastri, imprese, commercianti, amici e parenti a fare, a credergli, a fidarsi. Un personaggio un po’ folle che per riuscire a fare le mostre era disposto a vendersi dei famosissimi quadri della collezione di famiglia o a far lavorare gratis tutti i suoi conoscenti pur di mettere in piedi un’installazione. Uno in grado di convincere cinquanta abitanti a far lavorare a casa loro altrettanti artisti e fare una mostra poi con le opere realizzate. Ovviamente a casa loro. Qualche anno fa, lo stesso curatore ha potuto dire Gent e lo S.M.A.K. (Museo Municipale di Arte Contemporanea, ndr) sono una cosa sola. E, con quella cosa sola, Gent si mostra all’esterno».

Il primo artista ospitato nello spazio sarà il giovane bresciano Francesco Fonassi che a Vicenza è già quasi di casa. Chi è? E poi cosa accadrà?
«Sabato 11 giugno apriremo il nuovo spazio in concomitanza con l’inaugurazione della mostra di Fonassi. È un artista che la città di Vicenza conosce. Dopo aver vinto nel 2010 il concorso Testa in aria, piedi per terra, promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Nasce a Vicenza uno “Spazio Monotono” che non è un (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Comune, in collaborazione con Fuoribiennale ha dato vita a Everest FM 100.1 che ha coinvolto persone, istituzioni e associazioni della città. Nei giorni 19, 26 marzo e 2 aprile scorsi, in prossimità dell’ingresso ex Domenichelli in via Torino, è stata installata una postazione di trasmissione radio in cui si sono svolte sessioni di lettura ed esecuzioni elettroacustiche. Sulla cima di Torre Everest [a sin.], un impianto audio riceveva il segnale e lo diffondeva in diretta Fm. I visitatori potevano raggiungere la cima dell’edificio attraversando i locali da cui trasmetteva la storica emittente vicentina Radio Star o ascoltare la trasmissione sintonizzandosi sui 100.1 mhz. Cosa farà stavolta? Le idee sono in fermento. Con anche qualche sorpresa. Per sapere cosa accadrà non resta che venire a sabato 11... Dalle 21.30 sarà possibile anche assistere ad un concerto. La programmazione dei mesi estivi vedrà poi altri eventi, incontri, attività. Nel frattempo il secondo artista inizierà a lavorare per la sua mostra, prevista per settembre».

Daniela, convinci chi ci legge a venire a vedere la prima mostra...
«Ho letto da poco un libro che raccoglie tutti i discorsi tenuti dal famoso scrittore colombiano e premio Nobel, Gabriel Garcia Marquez. Il primo, tenuto il 17 novembre del 1944 a Zipaquirà in Colombia, introduce in modo molto affascinante un atteggiamento che poi si declina e dipana nei successivi. Dopo poche righe, secca, compare la frase: "Io non sono venuto a far discorsi". Non ho nessun modo di convincerti a parole se non dirti che Monotono Contemporary Art aspetta i suoi complici... Per fare. Credo sia tutto».

 

nr. 21 anno XVI del 4 giugno 2011

 

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