NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Vivere nel traffico e di traffico

Nuova esperienza in movimento, o quasi, tra via IV Novembre e l’uscita da corso Palladio davanti all’Olimpico

di Pietro Omerini Zanella
pedro-zanna@hotmail.it

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Vivere nel traffico e di traffico

Altro giro altra corsa, riprende il viaggio nel traffico cittadino.

Vivere nel traffico e di traffico (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Si parte da via Quattro Novembre, accesso quasi scontato al centro Storico per chi viene dalla zona Nord della città, soffermandosi poi alla discesa di Corso Palladio, vera pista di decollo per ciclisti amanti del rischio.

Nella scorsa settimana, le lamentele di molte madri imbufalite hanno puntato i riflettori su via Quattro Novembre ed il far west da parcheggio che ogni giorno, all'uscita degli studenti del Farina, scatta implacabile, e con esso le inevitabili multe. La strada è stretta e trafficata: basta il passaggio di due autobus nelle due corsie per creare un abbozzo di coda, con gli autisti costretti a manovre di precisione quasi balistica, nel tentativo di non scheggiare le fiancate arancioni. La situazione si complica tra le sette e mezzo e le otto della mattina, così come tra mezzogiorno e l'una, quando il viale diventa l'epicentro di un universo fatto di cartelline svolazzanti, studenti in attesa dell'autobus, vespe zigzaganti tra le auto e madri in cerca di un parcheggio “sicuro” per raccattare la prole di ritorno dalle fatiche scolastiche.

Come se non bastasse, sui due marciapiedi si intruppano disordinati i gruppi di studenti provenienti e diretti al vicino istituto Rossi.

Insomma, la situazione è al limite del vivibile e c'è chi non ne può più.

Vivere nel traffico e di traffico (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«L'altro giorno, una mia amica che porta il figlio a scuola con i miei – racconta esterrefatta Stefania, mentre attende il suono della campanella – è stata multata perché aveva fermato la macchina sopra le linee della fermata dell'autobus. Ovvio che lì non si può parcheggiare, ma lo fanno tutti… e si tratta di avere un po' di buon senso: non serve dare una multa, anche perché finisce sempre così e una volta al mese a qualcuno tocca pagare. Non ci sono abbastanza parcheggi, e un genitore deve pur poter venire a prendere i figli che vanno a scuola. Ma quelli che fanno? Invece di trovare soluzioni, fanno cassa sulle nostre spalle». Leggi e codici astratti dovrebbero, effettivamente, trovare un’applicazione, là dove possibile a misura d'uomo, tuttavia, nel caso di via 4 Novembre la severità del vigile appare ad alcuni più che giustificata.

«È inutile che si lamentino – dichiara con forza, Tommaso, studente di terza al Rossi – qui ogni giorno è un macello, ma è colpa di chi parcheggia dove vuole. Io vado a scuola in autobus e prima prendo la corriera fino in stazione, mi sveglio presto ogni giorno, mentre si vedono certe mamme con i super macchinoni che portano il figlio fin sotto le porte della scuola. Beh, se quelle prendono la multa è giusto. Perché non costerebbe nulla mollare i figli più in là invece di parcheggiare su sta strada che è già stretta, e poi anche gli studenti del Farina possono andare in autobus».

Vivere nel traffico e di traffico (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Difficile capirci qualcosa. Che in via 4 Novembre la situazione parcheggi sia sfuggita di mano, non è un mistero. A poco servono le multe una tantum di questi giorni. Il problema del traffico causa uscite dalle scuole resta, e probabilmente resterà a lungo, sull'agenda virtuale di ogni buon Amministratore. Difficile infatti intervenire.

Qualcosa avrebbe dovuto cambiare con la creazione della rotatoria che congiunge Borgo Scroffa a via Quattro Novembre, la stessa contestata dagli ambientalisti per quel pino secolare abbattuto qualche mese fa a tarda sera, evitando così manifestati e azioni d'impedimento vario. Le code da semaforo effettivamente non ci sono più, ma il traffico e le pene degli automobilisti sono rimaste: i problemi, infatti, erano e sono altrove.

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