NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Vivere nel traffico e di traffico

di Pietro Omerini Zanella
pedro-zanna@hotmail.it

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Vivere nel traffico e di traffico

Cronometro alla mano per percorrere via Quattro Novembre a mezzogiorno e mezzo (orario di uscita degli studenti del Farina), occorrono in media sette minuti abbondanti, e alla mattina, in entrata con anche gli studenti del Rossi in attraversamento pedonale, il tempo di percorrenza sale di un altro minuto a volte due.

Vivere nel traffico e di traffico (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Un enormità per una strada lunga poco più di settecento metri.

«Una volta era peggio – spiega Giovanni, pensionato in bicicletta – perché adesso le poste sono chiuse (causa danni da alluvione), ma prima era difficile trovare parcheggio anche dal lato opposto della strada. Secondo me uno dei problemi è che tutte le viette qui intorno hanno i parcheggi riservati ai residenti e spesso sono vuoti, visto che la gente va al lavoro; forse basterebbe renderli disponibili nelle ore “calde”... però non so se sia possibile».

Forse davvero, basterebbe poco, ma al momento non ci sono soluzioni allo studio. Mamme infuriate e multate, troppo o troppo poco (a seconda di quale sia la parte preferita), studenti in transito e passanti dovranno continuare la loro battaglia, affidandosi – possibilmente – al buon senso, nel parcheggiare e nel attraversare.

La stessa qualità, il buonsenso, che sembra mancare ai ciclisti all'uscita di Corso Palladio.

Qui lo sforzo dell'Amministrazione per rendere sicuro l'ingresso a piazza Matteotti di pedoni e biciclette è evidente. Lo provano le modifiche fatte al bivio del ponte degli Angeli e i passaggi ciclo-pedonali di via Levà degli Angeli. Peccato che, là dove il codice della strada, la prudenza, e appunto il buon senso imporrebbero di fermarsi per attraversare, i ciclisti scendano giù in picchiata dal Corso (che peraltro sarebbe solo pedonale) e non si fermino mai.

In un’ora di appostamento, su decine e decine di passaggi, solo due signori hanno avuto il buon senso di arrestare la corsa e attraversare, bici alla mano, Levà degli Angeli lungo il percorso prima pedonale e poi ciclabile appositamente Vivere nel traffico e di traffico (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)costruito. Per non essere da meno, comunque, anche gli automobilisti, finalmente autorizzati a passare per la Piazza (svoltando a sinistra da via Canove Vecchie), ci mettono del loro. Perché allo stop di piazza Matteotti, la manovra da eseguire, è bene ricordarlo, è una sola. Svolta a destra obbligata e, se si deve andare in direzione di ponte degli Angeli, bisogna girare in rotatoria e risalire. Uno sforzo che richiede al massimo due minuti, se proprio per qualche motivo si incappasse in quelle giornate in cui il traffico diventa un boa affamato che stringe a sé l'intera città; uno sforzo che però fanno solo in pochi. Ecco così che, tra ciclisti in discesa (magari “a uovo”, per raggiungere velocità da guinness) e autisti pronti a disattendere la segnaletica, ecco spuntare le code, i clacson e le imprecazioni dei passati anche per Levà degli angeli.

La vita di città, sarà anche frenetica e nevrotica ma, prima di scappare in campagna e lamentarsi per il traffico o la poca sicurezza delle strade, meglio ricordarsi di adoperare un po' di sano buon senso e magari rispettare i cartelli.

Per la serie: “a volte basta poco”.

 

nr. 22 anno XVI dell'11 giugno 2011

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