NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Scommesse sportive, la crisi non abita qui

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Scommesse sportive, la crisi non abita qui

«Tornando all'identikit – riprenScommesse sportive, la crisi non abita qui (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)de Cirillo – con certezza possiamo dire che si tratta di un uomo, perché è raro, per non dire quasi impossibile, vedere una donna scommettere o anche entrare in negozio. Dal nostro osservatorio possiamo dire che i giovani amano puntare sul calcio, che è sicuramente lo sport che conoscono meglio e sul quale ovviamente si sentono anche più preparati. Difficile invece vedere un ragazzo fare una giocata sull'ippica, che invece interessa e coinvolge persone più anziane, quasi sempre conoscitrice di una disciplina ormai diventata di nicchia. Detto che è ovviamente il calcio lo sport più gettonato, si gioca anche su basket, pallavolo e altri sport in base all'avvicinarsi di avvenimenti sportivi come il ciclismo, i motori e il tennis. I sistemi nel calcio? Generalmente i clienti si arrangiano, nel senso che scelgono da soli tre-quattro partite da mettere tutte assieme, magari di Paesi diversi, con la speranza di vincere 300-400 euro, magari investendo una decina di euro».


«C'è chi gioca molto forte, anche 1.500-2.000 euro»

Con Enrico Altini, responsabile della sede di Bassano del Grappa di VenetianBet, abbiamo cercato di capire quanto giocano i vicentini. «Fare una stima è sempre difficile – spiega – perché si va da chi punta pochi euro a chi investe cifre a tre zeri. Alcuni di loro, peraltro una percentuale molto bassa, puntano sistematicamente cifre ingenti, anche nell'ordine di 1.500-2.000 euro. Quasi sempre sono persone che lo fanno sistematicamente, quindi significa che pianificano a tavolino i loro investimenti, destinando una certa cifra che poi spendono con una certa regolarità. In genere è sempre così: anche chi gioca 10 o 20 euro lo fa in maniera sistematica, nel senso che non succede mai che una persona punti un giorno 10 e un altro 200 euro. Io li conosco e quando li vedo avvicinarsi al bancone ho già l'idea di quanto decidono puntare».

Scommesse sportive, la crisi non abita qui (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Il sistema delle scommesse sportive risulta facile e comoda nei negozi VenetianBet: l'eventuale vincita si può ritirare in tutte le sedi, quindi ad esempio si può scommettere a Vicenza e poi recarsi in altri punti della provincia ad incassare. «Sino a 5 mila euro – spiega Altini – si ritira la vincita in contanti, per cifre superiore è necessario da parte nostra emettere un assegno. Per dare un ordine di idee, sinora quest'anno abbiamo avuto cinque-sei vincite sopra i 5.000 mila euro. Lo standard medio delle vincite è compreso tra 300 e 1.000 euro. Ma attenzione: se non si investono tanti soldi, è molto difficile vincere queste cifre puntando 10-15 euro».

In questo periodo in cui i campionati italiani ed europei sono fermi per la pausa estiva, non mancano gli scommettitori incalliti. «Se dobbiamo fare una proporzione, in una domenica tradizionale di campionato si giocano complessivamente 10 mila euro su partite di calcio, in questo periodo se ne puntano comunque 2.000 euro. Pur di giocare qualcosa ci si dirotta sui quei campionati esteri che non hanno la pausa estiva, che iniziano a marzo e finiscono ad ottobre: sono i tornei dei Paesi scandinavi, della Russia o del Sudamerica. Anche in questo senso le tv satellitari consentono di essere sempre aggiornati sui campionati di tutto il mondo».

E la vicenda del calcio scommesse? «Non credo assolutamente – conclude Altini – ci saranno ripercussioni. Anzi è probabile che a forza di parlarne il popolo degli scommettitori sia destinato a crescere».

 

nr. 22 anno XVI dell'11 giugno 2011

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