«Una pista di guida sicura a Vicenza est. Credo sia arrivato il momento per tornare a parlarne» Il consigliere delegato alla Mobilità Claudio Cicero [a sin.] ripropone uno dei suoi pallini e rilancia su di una idea che ha da sempre a cuore. Una pista per l'educazione stradale anche per gli amatori, a basso impatto ambientale e che nelle corde delle sue intenzioni, ridurrebbe anche drasticamente gli incidenti sulla strada, soprattutto quelli provocati da motociclisti. «E sì perché invece di andare a correre lungo le arterie stradali della provincia, chi vuole lo potrebbe fare direttamente in pista» Questa proposta di Cicero troverebbe spazio lungo strada Pelosa, tra Debba ed il casello autostradale di Vicenza Est. Dopo la pista di guida sicura di via Bellini e quella ipotizzata nelle Vicinanze della Fiera, dunque, il consigliere delegato alla Mobilità lancia la proposta più “forte”, quella di una pista vera e propria, aperta a chi vuol divertirsi ma anche e soprattutto per esercitare gli automobilisti ed i motociclisti colpiti da analfabetismo di ritorno alla guida. Un progetto quanto mai ambizioso e sul quale l'ex assessore si era già attivato sin dal suo mandato nella giunta Hullweck, tanto che nel 2007 erano stati stanziati a bilancio 4 milioni di euro per la sua progettazione e realizzazione.
Restano aperte alcune domande: oltre alla collocazione di un simile impianto, chi si prenderà in carico una struttura non semplice da gestire e dagli alti costi? Inoltre come verrà affrontato il progetto dell'autodromo o della pista che dir si voglia? Domande pesanti che hanno però un disegno di fondo sul quale Cicero ha intenzione di lavorare nel prossimo futuro. Per quanto concerne il luogo come detto l'idea è di poter realizzare la pista a Vicenza Est nei terreni di proprietà dell'Ipab. Un luogo definito ideale, perché lontano dai centri abitati, poco impattante dunque dal punto di vista ambientale ed inoltre molto vicino all'autostrada, al casello di Vicenza Est e dunque facilmente raggiungibile da tutte le altre città del veneto. Va infatti ricordato che chi si dedica alla pista attualmente è costretto a trasferirsi ad Adria, che è di fatto l'impianto più vicino a Vicenza. Resta da vedere quale potrà essere la risposta dell'Ipab a questo genere di sollecitazione: durante lo scorso mandato amministrativo c'era stata una apertura in questo senso, ora dipende anche dalla Regione che, come è noto, di fatto vincola il patrimonio Ipab. Il capitolo della gestione è quanto meno delicato. Gli autodromi non hanno infatti vita molto facile per i costi di gestione che sono sempre molto alti. È pur vero che Cicero, come già pensato qualche anno fa, avrebbe intenzione di fare della pista per la guida sicura un centro dedito ad happening di varia natura. Non solo guida, dunque, ma una struttura utilizzabile anche per manifestazioni di varia natura, tanto da diventare anche un piccolo anfiteatro per spettacoli all'aperto, utilizzando le collinette anti-rumore poste sul vertice ad ovest della pista stessa. Una idea che potrebbe davvero rivelarsi interessante per chi vorrà accollarsi la responsabilità della gestione del sito. Va inoltre ricordato che il Comune avrebbe anche l'appoggio dell'Automobil Club locale che per appoggiare la realizzazione della pista si era già detto d'accordo di far intervenire l'ACI nazionale, forse anche nel prendersi carico della struttura. Per quel che riguarda il progetto ed i tempi è tutto da vedere. «Ne parlerò con i colleghi di giunta» spiega Cicero. L'ideale sarebbe prendere a modello l'impianto di Vallelunga. «La formazione dei conducenti alla guida sicura è uno strumento di straordinaria efficacia per prevenire e ridurre il tragico numero di morti e feriti generato dagli incidenti stradali ogni anno.
L’ACI Vallelunga utilizza gli strumenti e le tecnologie più evolute ed efficaci disponibili, già adottati con successo in Europa, per trasferire ai partecipanti: la consapevolezza dei propri limiti, la conoscenza del corretto funzionamento dei più diffusi sistemi di sicurezza di cui sono dotati i veicoli, la confidenza con le manovre da effettuare nelle più frequenti situazioni di guida critiche nelle quali spesso l’istinto ci suggerisce di effettuare manovre errate».
La questione della pista dunque andrà avanti anche se per ora l'obiettivo principale è quello di creare strutture di vario tipo di guida sicura.
Che ne pensa della volontà dell’Amministrazione Comunale di realizzare piste di guida sicura? Sono costi utili per la comunità?
Federico Formisano capogruppo PD in consiglio comunale: «Quanto può valere una vita umana? Quanto può costare alla società una persona invalida a seguito di un incidente? Tutti parlano di prevenzione rispetto alle problematiche causate dagli incidenti stradali. Attuare degli interventi concreti è doveroso. Ovviamente dobbiamo anche valutare gli aspetti economici che non sono certo secondari. E quindi capire quanti sono i costi effettivi di un intervento sicuramente utile. Per esempio suggerisco di valutare eventuali sponsorizzazioni o collaborazione degli enti interessati».
Francesco Rucco, consigliere comunale PdL: «Credo che l’Amministrazione Comunale debba dedicare tutte le proprie energie al miglioramento della qualità della vita del cittadino e, in particolare, alle politiche di sostegno delle famiglie in difficoltà ed alla manutenzione di strade e marciapiedi, sempre più in gravi condizioni. Invece, la Giunta Variati, condizionata dalla lista Cicero, è tornata ad investire risorse pubbliche di cui – francamente – i cittadini oggi non ne vedono la necessità.
Un esempio per tutti la ripresa delle rotatorie, un tempo rivoluzionarie nel nostro sistema viabilistico, ma oggi surclassate dalla necessità primaria di sistemare le strade ed i marciapiedi cittadini, pericolosi per pedoni, ciclisti e motociclisti. Chiaramente un giorno si potrà tornare ad investire anche sulla sicurezza stradale, ma non in tempi di “vacche magre” come quelli odierni.
Ritengo che la comunità sia particolarmente attenta a come tutti gli amministratori pubblici, ad ogni livello, stiano investendo le sempre più esigue risorse finanziarie a disposizione della collettività».