NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Bigoli, baccalà e tanti cappuccini anche d’estate

di Pietro Omerini Zanella
pedro-zanna@hotmail.it

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Bigoli, baccalà e tanti cappuccini anche d’estate

Eppure all'estero lo Spritz sta esplodendo come fenomeno di moda. A Berlino in media costa quattro euro ed è ormai entrato nella lista di aperitivi che ogni bar propone alla clientela. Le nostre osterie non sembrano raccogliere i frutti della ritrovata popolarità dell’aperitivo arancione.

Bigoli, baccalà e tanti cappuccini anche d’estate (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Turisti fino ad ora ne ho visti pochi — racconta sconsolato Franco, l'esperto barista dei cinque Calici, bar del centro – Stamattina ho servito tre tedeschi ed era quasi una settimana che non ne passava uno di qua. Due cappucci, ovviamente. La verità che molti si fermano poco, fanno il giro delle ville di giorno, magari mangiano qualcosa nei ristoranti consigliati dalle guide turistiche, e poi sempre in giornata vanno verso Verona, Padova, Venezia. Insomma, per l'orario dell'aperitivo sono altrove. Non so cosa si possa fare a riguardo, certo che le regole imposte dall'Amministrazione non aiutano, perché se devi chiudere presto la notte hai problemi ad organizzare qualunque cosa, e devi stare attentissimo a mille problemi. È difficile pensare di organizzare eventi o serate che spingano i turisti a non usare il bar dell'albergo. Per fare un esempio, quando abbiamo chiesto il plateatico, dopo solo un giorno di permesso sono usciti i vigili a fare le misurazioni e hanno "brontolato" (l'espressione usata in realtà e stata un po'diversa) per una. sedia che era fuori dal confine di venti centimetri. Dico io, se devono star lì a controllare dove i clienti lasciano le sedie o se si allargano troppo, come faccio a prendermi cura dei turisti?».

La morte (metaforica ovviamente) del centro è qualcosa che va evitato, e in questa direzione vanno le tante iniziative degli ultimi mesi. Si potrebbe forse discutere di coprifuochi eccessivi o regole su decibel da evitare, ma non è questo il luogo.

Resta il dato, la mera constatazione di una scelta (naturale o politicaBigoli, baccalà e tanti cappuccini anche d’estate (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica), difficile a dirsi) che vede in Vicenza una città aperta ai turisti, alle famiglie, ma distante dai gusti dei giovani, che magari preferiscono dirottare le loro serate anche solo a Padova e dintorni. Normale che i bar la sera siano una questione solo per chi a Vicenza ci è nato. Chi è in viaggio si adatta, ma non viene certo in città per la movida.

Parlando di bar, un discorso diverso riguarda quei locali dedicati alla caffetteria. Lì i turisti tornano in gioco, e alla grande.

Alla taccia dei tanti Starbucks sparsi per il mondo, i maestri del caffè vivono in Italia. Anche se «I clienti stranieri, i turisti, spesso vogliono il cappuccino; difficile che prendano il caffè liscio – nota Valentina, da dietro il bancone del Caffè Natura [a des.] – Poi spesso si lasciano invogliare dai nostri frappè o dai nostri frullati. In genere, soprattutto ad inglesi e tedeschi, capita di ordinare molte varianti, compreso il latte macchiato. Di turisti comunque ne vengono molti, in particolare adesso con i tavoli fuori».

Ricapitolando: latte macchiato, baccalà anche in agosto, sandali e maglietta con ogni clima. Strani questi turisti, ma per fortuna che ci sono.

Il mondo è bello perché è vario.

 

nr. 25 anno XVI del 2 luglio 2011

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