NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Cicero accelera sulle corsie preferenziali in città

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Cicero accelera sulle corsie preferenziali in citt

Tuttavia, in coerenza con l’obiettivo di allontanare il più possibile il traffico veicolare dal centro storico e più complessivamente da tutti i quartieri ad alta densità di abitanti, serve un nuovo piano generale del traffico che metta i cittadini nelle condizioni di poter accedere rapidamente ed agevolmente nelle zone centrali rinunciando all’utilizzo dell’auto privata quando questa non è proprio indispensabile. Ciò vuol dire che va fatto ogni sforzo per offrire al cittadino varie opportunità: incentivi all’utilizzo di mezzi pubblici, uso della bicicletta (garantendo percorsi in sicurezza e senza sottoporre il cittadino a rischi che spesso sono presenti in alcuni tratti o in alcune rotatorie), ecc. Per questo obiettivo, uno dei punti prioritari sta nella riorganizzazione del trasporto pubblico locale, in un’ottica che garantisca a tutti i cittadini servizi di collegamento adeguati ed efficienti, che permettano di raggiungere il cuore della città con facilità e regolarità. In questo quadro è necessario sperimentare anche la promozione di nuovi sistemi di mobilità (car sharing; car pooling - taxi collettivo) e di mezzi di trasporto non inquinanti (linee elettriche).Cicero accelera sulle corsie preferenziali in citt (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

È questa, a mio avviso, la direzione verso cui si dovrà andare, forti di quello spirito innovativo e moderno che quasi venticinque anni fa portò alla lungimirante decisione di chiudere il centro storico al traffico. Altre proposte certamente possono essere elaborate tenendo presente che vanno risolti insieme i vari aspetti del problema: velocità negli spostamenti, respirabilità dell’aria, occupazione degli spazi, ecc. Quello che però ritengo indispensabile è che le decisioni vengano assunte in un contesto di generale condivisione, e attraverso un’opera costante di educazione civica che faccia comprendere ai cittadini la complessità del problema e la urgenza di porvi rimedio soprattutto per ragioni di salute pubblica e di convivenza».

Ciro Asproso, Sel: «Vicenza è una delle città più inquinate d’Italia, la morsa del PM10 ha registrato valori record in negativo per quasi tutto l’inverno, ma se può consolarci, le altre città del Veneto non stanno granché meglio. A conferma che la megalopoli industriale, sbracata lungo la pianura padana negli anni del delirio cementizio, è gravemente malata e rischia di collassare in mancanza di contromisure urgenti. Un’analisi che non sembra impensierire i vertici della Regione Veneto che hanno introdotto un taglio del 25% (75 milioni di euro in meno rispetto al 2010) al settore trasporti. I Comuni, sempre più impoveriti, aumentano il costo di biglietti e abbonamenti mettendo in Cicero accelera sulle corsie preferenziali in citt (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)ginocchio il trasporto collettivo. Secondo gli esperti, l’unico modo per uscire da questa spirale depressiva è contenere l’emorragia di utenti - causata dall’aumento del ticket - aumentando la velocità commerciale dei bus e riservando nuove corsie preferenziali a taxi e mezzi pubblici».

Il PUM dovrebbe essere licenziato a settembre: quali a suo modo di vedere dovrebbero essere i punti che lo caratterizzeranno?

Asproso: «Non esistono ricette miracolose, gli obiettivi qualificanti del Piano Urbano del Traffico sono noti e largamente condivisi: valorizzare il trasporto pubblico con l’implementazione di nuove corsie preferenziali, l’aumento della velocità commerciale, l’introduzione di un sistema informativo presso le fermate dei bus sullo stato del percorso e sui tempi di attesa. Parcheggi d’interscambio in grado d’intercettare gli ingessi in città. Taxi collettivo e bus a chiamata nelle ore notturne. Allargamento della Zona pedonale e di quella a traffico limitato per decongestionare il centro e abbassare i livelli d’inquinamento. Promozione della mobilità alternativa con l’ampliamento della rete dei percorsi ciclabili e la messa in sicurezza dei nodi di traffico più pericolosi. Realizzazione di un asse infrastrutturale portante di tutto il sistema del trasporto pubblico, mediante la costruzione di un metrotram che colleghi la zona est con quella ovest includendo la stazione ferroviaria».

Più efficace puntare sulla monorotaia o sulla circolare elettrica?

Asproso: «Nessuna soluzione è efficace da sola, la stessa circolare elettrica in mancanza di un asse portante est-ovest mi sembra insufficiente. Piuttosto, starei attento ai segnali che si intende dare alla città e alle priorità finanziarie. Due esempi su tutto: sopprimere il prolungamento della linea 2 fino a Polegge (sostituito da una navetta che funziona solo in alcune ore del giorno) significa deprimere l’utenza e scoraggiare anche quei pochi che usano l’autobus regolarmente. Insistere con la fluidificazione del traffico mediante rotatorie equivale a drenare risorse preziose dal trasporto collettivo a quello privato. In tempi di vacche magre Variati dovrebbe decidersi, o dà seguito al suo programma che puntava sui mezzi di trasporto alternativi alle auto o realizza il sogno nostalgico di Cicero, che insegue il mito futurista della macchina e della velocità».

 

nr. 27 anno XVI del 16 luglio 2011

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