NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Il vero problema: l’inquinamento dell’aria

di Luca Ancetti
ancettil@tvavicenza.it

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Il vero problema: l’inquinamento dell’aria

Una delle questioni che recentemente molto ha fatto discutere e continua ad alimentare il confronto politico, ossia il meccanismo delle iscrizioni scolastiche e la gestione della mensa per gli alunni, trova di fatto gli intervistati divisi a metà con un leggero vantaggio, 52%, di pareri positivi.

Il questionario-sondaggio di Vivere Vicenza va anche a toccare uno dei progetti simbolo del governo Variati, la realizzazione del nuovo mIl vero problema: l’inquinamento dell’aria (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)unicipio nell’area ex Domenichelli [a des.], chiedendo agli intervistati se ritiene il trasferimento una scelta giusta, il giudizio risulta diviso ed incerto. La “torta” è con precisione divisa per tre, tra i favorevoli, i contrari e quanti non ritengono di avere elementi sufficienti per esprimersi. «Rimane anche per me -confida Franzina- una grande incognita. Esprimo due ordini di perplessità, una di carattere urbanistico, la scelta del sito mi pare sbagliata, l’area vicino al Teatro, individuata da Hüllweck, mi pareva urbanisticamente più logica e poi lì si valorizzava un terreno di proprietà pubblica in via Torino si fa diventare “area d’oro” un terreno di privati. Inspiegabile, almeno per ora. Mi rimangono poi forti dubbi sulla sostenibilità economica dell’operazione, una forte incertezza che il documento sul project financing, votato in consiglio comunale, certo non ha contribuito a chiarire, anzi».

Dai cittadini arrivano anche due indicazioni molto precise: la prima riguarda il decentramento e la necessità, avvertita dall’80% degli intervistati, di recuperare le circoscrizioni come organismo di consultazione e coinvolgimento della popolazione, il secondo aspetto chiama in causa la rete commerciale. Il 32% valuta alto il numero di grandi centri commerciali all’interno dell’area urbana, il 58% lo ritiene sufficiente, mentre solo per il 10% le grandi aree di vendita dovrebbero essere aumentate.

Il vero problema: l’inquinamento dell’aria (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Infine l’indagine di Vivere Vicenza ha voluto stimolare i cittadini su una questione come quella della Tav che va oltre il potere decisionale del comune, interessando un territorio più ampio, due intervistati su tre si pronuncia a favore dell’alta velocità e in questo caso le ragioni dello sviluppo economico e produttivo del territorio sembra che prevalgano sulla tutela dell’ambiente; invece per quel che riguarda la realizzazione del Centro Regionale di Protezione Civile all’interno del futuro parco della Pace, cavallo di battaglia dell’opposizione a Palazzo Trissino, ben il 63% si dichiara favorevole a questa soluzione di convivenza di queste due funzioni nella grande area ex Dal Molin.

Le risposte al questionario danno un giudizio tutto sommato positivo della politica amministrativa messa in atto da Variati e dalla sua maggioranza, forse per voi una sorpresa, vi aspettavate un giudizio più critico nei confronti della giunta?

«Non ci sono dubbi che la valutazione sull’operato di sindaco e assessori sia sostanzialmente positiva, commenta Maurizio Franzina, è pur vero che i referendum sono stati compilati nel momento in cui Variati ha conosciuto l’apice del consenso, adesso è arrivato il momento di passare dagli annunci, dagli spot, dai progetti alle realizzazioni e per la verità tutti le iniziative più importanti promesse dal sindaco non mi paiono in rampa di lancio, faticano a prendere forma e l’amico Achille sa bene che è questa la fase più delicata, personalmente non vedo Il vero problema: l’inquinamento dell’aria (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)possibile che operazioni come la cittadella sportiva-stadio, il nuovo municipio e lo stesso Parco della Pace non si concretizzino ma nemmeno vedano la posa della prima pietra nei prossimi due anni e in quel caso variati rischia di arrivare come un cavallo bolso all’appuntamento elettorale».

Come dare torto al capogruppo del PdL, resta da capire e qui l’incertezza si fa pesante quale cavallo il centrodestra deciderà di sellare in vista del Gran Prix di palazzo Trissino.

Tornando alle risposte al questionario interessante risulta la valutazione riguardo la politica di rivitalizzazione del centro storico, secondo la maggioranza degli intervistati, il 54%, dà una valutazione positiva all’azione dell’amministrazione tesa a favorire l’insediamento di nuove attività e la promozione culturale nel cuore della città, meno positivi i giudizi circa l’offerta di spettacoli e di svago nei quartieri, un parere comunque positivo che risulta però in lieve calo rispetto a due anni fa. Nel raffronto delle due indagini emerge che la flessione più consistente, pari a 5 punti, interessa i servizi sociali, dove si evidenzia un 50% di insoddisfatti, un dato che è fortemente influenzato dal momento di crisi economica e di inaridimento della capacità produttiva che ha fatto aumentare la richiesta di aiuto dei cittadini in una fase di ristrettezza economica per il Comune. «È un dato da non sottovalutare, spiega Franzina, perché un certo malcontento riguardo l’operato delle assistenti sociali esiste, solo voci niente di più ma, ripeto, la questione va indagata, la mia impressione è che il servizio possa essersi troppo burocratizzato, è consigliabile che certi operatori tornino un po’ di più a frequentare il territorio e meno l’ufficio».

 

nr. 27 anno XVI del 16 luglio 2011

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