Il parcheggio di Santa Corona inserito nel triennale delle opere pubbliche della Amministrazione comunale di Vicenza, con contestuale eliminazione dell'area a park in piazza Matteotti, e, di conserva lo spazio restituito alla città come luogo di futuri eventi e manifestazioni.
È questo il quadro su cui sta lavorando il consigliere delegato alla Mobilità Claudio Cicero: «Nei prossimi giorni ne parlerò con il sindaco Achille Variati per dare una svolta ben definita alla sosta alle porte est della città».
Un nuovo parcheggio, dunque, da affiancare a quello in via di ultimazione di Carmini San Biagio, e che si realizzerebbe grazie ad un project financing mirato, eliminando l'attuale struttura provvisoria. «Con Santa Corona -spiega Cicero- i parcheggi del centro storico sarebbero completati e a quel punto potremmo togliere quella non certo gradevole area di sosta nelle vicinanze di Piazza Matteotti. Area che tornerebbe ad avere la sua antica funzione di spazio libero a piazza per poter realizzare in loco attività ed eventi per la cittadinanza».
Una vera e propria rivoluzione, così, che porterebbe ad avere circa un migliaio di posti auto in più tra Carmini San Biagio e Santa Corona. «Sì è la quadratura del cerchio, e a questo punto significherebbe anche dire la parola fine a quel fastidioso via vai di autovetture alla ricerca di un posto libero alle porte della città. Quella di Santa Corona è una area a parcheggio pratica, vicina al centro storico e da attivare attraverso un project financing».
Il project financing su Santa Corona era però già stato proposto e poi naufragato nel 2007 nel corso di una gara che aveva coinvolto quattro imprese tra cui Aim. Gara che si era conclusa con un no contest, a causa degli insuperabili vincoli imposti dalla Sovrintendenza. La decisione della Commissione preposta era stata lungamente contestata da Cicero, e tanto scalpore aveva causato la querelle da avere come risultato finale il siluramento della delega alla sosta per l'ex assessore alla mobilità. Sosta che passò al collega di partito Arrigo Abalti. Tra le ultime incombenze sbrigate dalla giunta Hüllweck ci fu proprio lo stop che decretò l'assenza di un vincitore, bocciando anche il progetto che sembrava più completo, presentato dalla ditta Saba di Roma. La Sovrintendenza - riportava la delibera - aveva evidenziato il contrasto di tutte le proposte con il vincolo adottato dal ministero per i Beni culturali per tutelare il complesso di S. Corona: «In particolare non dovrebbero essere previste zone di scavo vicine alla chiesa e al chiostro per evitare di procurare possibili dissesti strutturali».
Questa presa di posizione netta aveva provocato la reazione di un ricorso al Tar ancora in atto con annessa richiesta di risarcimento danni. Nel frattempo, il Comune si era accontentato di incassare l'ennesima proroga al soppalco che oggi occupa lo spazio di Santa Corona.
Cicero non si è mai rassegnato del tutto e ora è deciso a riaprire la partita che s'era così bruscamente interrotta. «Abbiamo già tutto pronto, basta che il sindaco mi dia via libera e attiviamo tutta la macchina del project».
Con San Biagio che sarà molto probabilmente inaugurato l'8 dicembre prossimo, si potrà inoltre chiudere serenamente quello attualmente in essere a santa Corona per consentire lo svolgimento dei lavori di rimozione dell'attuale struttura e di creazione della nuova. «Sì, in questo modo la sosta cittadina non soffrirebbe poi molto» conferma Cicero.
Le reazioni a questa linea di condotta intrapresa dal consigliere alla Mobilità di Vicenza Cicero non è certo passata in secondo piano e già abbondano le reazioni da parte della politica locale.