NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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La pittura ha le gambe lunghe

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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La pittura ha le gambe lunghe

La pittura ha le gambe lunghe (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Sul suo sito si legge che Vedù è l'unico esponente del movimento artistico detto Surrealumorismo... Ma allora anche lei avrebbe creato una sorta di genere artistico?

«Gran parte dei miei colleghi vignettisti, fumettisti e grafici, fa anche della pittura. Quasi mai essa è contigua al loro operare professionale, per lo più è astratta o al contrario, ostentatamente figurativa. Quasi un antidoto alla prosaicità del loro lavoro, considerato tuttora un’arte minore. Nel mio caso invece c’è una contiguità facilmente avvertibile tra il mio lavoro di cartoonist e i miei acquarelli, che hanno significati, spesso ribaditi dai titoli, dichiaratamente allusivi e/o vagamente surreali. Questo Surrealumorismo, come movimento artistico codificato non esiste e mi guardo bene dal teorizzarlo, ma come fil rouge sottotraccia, nella storia dell’Arte, è sempre esistito. Gli artisti sono sempre stati dei maciòni».

Proviamo a pensare alla città in cui viviamo: se oggi dovesse rappresentarla in un disegno umoristico, per sdrammatizzare o per smussare certi spigoli, come la dipingerebbe?

La pittura ha le gambe lunghe (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Ho sempre dipinto molto volentieri la mia città, anzi direi che i miei acquarelli più richiesti sono quelli, in realtà marginali nella mia produzione, che ritraggono alcuni scorci di essa, la piazza dei Signori e la Villa Rotonda. Bene, anche in quelli del centro cittadino, non ci sono figure umane. E un senso effettivamente la cosa ce l’ha: io ritraggo non la realtà vera ma quella decantata, quella ideale, senza umani e auto, e se non metto gli uomini è perché ho sempre pensato che siano meglio i prodotti della mente e della mano dell’umanità che non l’umanità stessa. Se poi questa rappresentazione di Vicenza dovesse essere anche umoristica, cosa che del resto ho già fatto in un diffuso poster di una ventina di anni fa, ne metterei appunto in caricatura i monumenti piuttosto che le persone, e se fossi più bravo, proverei a far trasparire queste da quelli».

E c'è anche un'altra curiosità: è uscita da poco infatti la ristampa di Granatina (Agorà Factory edizioni, Dueville), un volumetto curato da Antonio Stefani e Papo Rinaldi (due nomi noti dell'emittenza radiofonica vicentina anni '70, per avere fatto parte dello staff della gloriosa Vicenza Radio Star), i quali diedero alle stampe per la prima volta questa pubblicazione nel 1981, un acuto ed esilarante amarcord della Vicenza del decennio a cavallo del 1970. Ebbene, la copertina del libro è firmata dallo stesso Vedù e il 3 febbraio, in occasione della presentazione della ristampa di Granatina, Vedù esporrà gli originali del libro e qualche altra sua opera presso la libreria Galla di Vicenza. Sabato 25 febbraio, poi, inaugurerà una mostra di acquarelli al Teatro Accademico di Castelfranco, nel Trevigiano.

Toni Vedù (si legge nel suo sito personale) artista eclettico per vocazione, si è diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e ha insegnato per anni Disegno e Storia dell’Arte e Discipline Pittoriche nelle scuole superiori. Come artista decide innanzitutto di specializzarsi nell’Acquarello, tecnica superficialmente diffusa, almeno in Italia, ma non sfruttata nelle sue infinite possibilità. Dopo aver lasciato la scuola pubblica per darsi alla libera professione, diventa direttore dei corsi artistici di Ossidiana, Centro Culturale di Espressione di Vicenza, dove è docente di acquarello. Recentemente ha anche iniziato una attività di docenza in corsi di acquarello "En plein air" a Loretello, affascinante paesino delle Marche. Ama la pittura dell’800 e quella informale ma colleziona soprattutto Surrealisti. Dal 2007 è presidente dell’Associazione Veneta Acquarello. E, ovviamente, fa parte del quartetto vicentino Anonima Magnagati, formato, oltre che da lui stesso, anche da Pierandrea Barbujani, Ferruccio Cavallin e Roberto Meneguzzo. Ha recentemente aperto una galleria permanente delle sue opere, dove aspetta amici, colleghi, estimatori e semplici curiosi, in Contrà Porta Padova 44 a Vicenza.

 

nr. 04 anno XVII del 4 febbraio 2012

 

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