NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Pedemontana Veneta, il vero business è turistico

Politici, amministratori e rappresentanti delle forze economiche vicentine d'accordo sulla necessità di investire per rilanciare l'area che sarà attraversata dalla nuova arteria

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Pedemontana Veneta, il vero business è turistico

Pedemontana Veneta, il vero business è turistico (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)(C.R.) Il turismo nell’altra metà del Veneto e del Vicentino. Quella che non ha né il mare, né il lago, né le piste da sci, né le ville palladiane, ma che si rivolge a chi è curioso di scoprire un patrimonio storico, artistico, ambientale al di fuori delle tradizionali mete turistiche. L’altra metà, non molto conosciuta e poco frequentata a livello turistico, si chiama Valle dell’Agno e del Chiampo, due aree posizionale nell'ovest vicentino, in cui spiccano i Castelli di Giulietta e Romeo a Montecchio Maggiore, la grotta di Lourdes a Chiampo, la strada dei vini a Gambellara e Montorso, le fonti a Recoaro. E poi l'attività all'aria aperta sui colli, i sapori dei prodotti tipici e della cucina tradizionale vicentina e colline dove inoltrarsi a piedi e con la mountain-bike. Un patrimonio immenso che sarà possibile offrire ad un turista attento ed esigente attraverso quello è stato definito il progetto “Verso la Pedemontana Veneta” che si prefigge di mettere in rete le eccellenze di un’area che riguarda il Vicentino e il Trevigiano, con la provincia berica destinata a fare la parte del leone. Protagonisti dell'iniziativa, sempre più di attualità con l'inizio dei lavori dell'arteria, la Regione Veneto e il consorzio Pedemontana.Vi Turismo, rappresentati rispettivamente dall’assessore al turismo Marino Finozzi e dal presidente Nazzareno Leonardi. L'accordo di programma riguarda un progetto di valorizzazione turistica, che interessa decine di comuni della provincia berica e che coinvolgerà anche le categorie economiche, che a loro volta credono molto nel progetto.

 

Marino Finozzi, assessore regionale al turismo:

«Un'area che può avere un grande rilancio»

Pedemontana Veneta, il vero business è turistico (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Autentico promotore del progetto è Marino Finozzi, assessore regionale al turismo, vicentino residente nel Thienese, che proprio vivendo in uno dei comuni interessati dalla Pedemontana, lo considera uno sviluppo fondamentale per il territorio in cui abita ma anche come rilancio di una zona del Veneto: secondo lo studio presentato nei giorni scorsi in un convegno a Schio dei 64 milioni di turisti che ogni anno arrivano in Veneto, solo il 3% arriva nella Pedemontana ma l’obiettivo (sicuramente ambizioso) è di arrivare al 40%. Proprio in questo convegno l’assessore ha ufficialmente chiuso la prima fase progettuale dando ora avvio ad una fase più concreta di promozione, che potrà contare su un finanziamento di 2 milioni di euro stanziati dal ministero del turismo del precedente governo.

«La prima fase – precisa Finozzi - è stata quella di compilare delle schede dettate da diverse tipologie turistiche, dall'enogastronomia alla Grande Guerra, dalle imprese creative e ville venete, dallo sport all’artigianato tipico. Ora attraverso l'elaborazione delle stesse verranno create dei circuiti turistici in grado di evidenziare le peculiarità di ogni singola area. Con un vincolo condiviso da tutti: il rispetto del territorio, dell’identità dei luoghi, della loro storia e delle tradizioni delle comunità».

«Quello della Pedemontana - aggiunge l'assessore regionale - è una delle aree tra le più ricche di fascino paesaggistico, di ville venete e di enogastronomia e culla di una enologia da primato mondiale per qualità e varietà di vini eccellenti, che riguardano, tra gli altri, anche il Doc Breganze, Vicenza e Gambellara. Si tratta di un territorio che riscontra l’interesse degli operatori stranieri, complementare rispetto alle tradizionali mete forti del Veneto e dove il turista ha veramente l’imbarazzo della scelta tra località d’arte, storia e cultura, tradizioni e sport (in particolare il golf), enogastronomia, escursioni e visite».

«In particolare la Pedemontana veneta - conclude Marino Finozzi - ha potenzialità per offerte turistiche alternative, fatto di itinerari e di scoperte di ambienti, ville palladiane, edifici storici, tradizioni locali e produzioni tipiche dell’artigianato e dell’agroalimentare. Tutte queste vanno messe a sistema e organizzate per un turismo di esplorazione, di itinerari e di escursioni».

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