NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Ex statale del Costo, più pista che strada. E i sindaci hanno le "mani legate”

Con l’arrivo della primavera si ripropone il problema della “S.P. 349” invasa da moto di grossa cilindrata nel tratto che conduce in Altopiano. Gli amministratori corrono ai ripari, ma sembra un problema irrisolvibile

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Ex statale del Costo, più pista che strada. E i si

(C.R.) «Scusi mi sa indicare dove si trova la pista del Costo?». Non è una "favola metropolitana" ma quanto si è sentito chiedere da un motociclista, poche settimane fa, un addetto della "Autostrada Serenissima" al casello di Piovene Rocchette della A31 Valdastico. A poche centinaia dell'uscita si trova l'ex statale del Costo "349" che, percorsi un paio di chilometri, inizia la sua salita verso l'Altopiano. L'arteria, di competenza della Provincia di Vicenza, è considerata in assoluto una delle strade di montagne più scorrevoli e comode. Proprio per le sue caratteristiche, anche per questo, con l’arrivo della primavera si ripropone il problema dell'invasione delle moto di grossa cilindrata che soprattutto nel week-end sono le indiscusse protagoniste. "La Domenica di Vicenza", chiedendo il parere di sindaci, amministratori e rappresentanti delle forze dell'ordine, ha cercato di capire se si tratta veramente di un problema irrisolto. E (come teme qualcuno) irrisolvibile.

 

Valentino Frigo, sindaco di Roana:

«Le moto sono un grande pericolo per turisti e residenti»

Ex statale del Costo, più pista che strada. E i si (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il maggior grido di lamento arriva dall’Altopiano di Asiago, in particolare dal comune di Roana che è quello in cui l’ex statale del Costo arriva nella frazione Tresche Conca, più precisamente in località Campiello. «Soprattutto nella stagione estiva - spiega Valentino Frigo, sindaco di Roana - i motociclisti rappresentano un grande pericolo, e quindi un grave problema, non solo per i turisti ma anche per tutti gli altopianesi che si trovano a percorrere il “Costo”. Soprattutto per chi abita nel comune roanese si tratta dell’arteria obbligata per scendere o salire dalla pianura. Io stesso, lo dico da cittadino prima che da sindaco, in più occasioni sono stato sfiorato da qualche motociclista e ho avuto paura. Anche per gli operatori locali, alle prese come tutti dalla crisi, fa davvero rabbia pensare che la presenza di queste moto possano indurre più di qualche turista a non salire nella nostra montagna: per questo motivo siamo davvero incavolati».

Anche in passato gli amministratori locali altopianesi, anche congiuntamente, si sono rivolti alle forze dell’ordine e al Prefetto. «È un problema irrisolto - dice sconsolato Frigo - credo di poter parlare anche a nome dei miei colleghi con i quali mi sono spesso confrontato, non riuscendo mai a risolvere concretamente la situazione. Abbiamo le mani legate anche per il fatto che i tratti in cui i centauri corrono maggiormente non si trovano in Altopiano. Anche per questo non abbiamo mai potuto mandare nostri agenti ma ci limitiamo a rivolgerci, più volte all’anno, a forze dell’ordine e Prefettura».

Lo stesso problema gli amministratori altopianesi l’avevano avuto, sino a qualche anno, con la Salita del Costo riservata alla auto, che si disputava nella prima domenica di maggio. «In realtà non si trattava di un disagio limitato ad un solo giorno - conclude il sindaco di Roana - ma di un intero week-end, durante il quale la strada veniva bloccata. Senza dimenticare che già qualcuno, nei 15 giorni precedenti, provava l’auto, spesso di notte. Anche in quel caso non potevano fare nulla in quanto l’intero tracciato si trovava fuori dall’Altopiano».

  

Giovanni Maria Forte, assessore provinciale alla viabilità:

«Presto aumenteremo il numero di autovelox»

Ex statale del Costo, più pista che strada. E i si (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)L’ex statale “349” del Costo, che una volta giunta ad Asiago prosegue sino a località Vezzena, al confine con il Trentino, è di competenza della Provincia di Vicenza. Giovanni Maria Forte, assessore provinciale alla viabilità, non si nasconde dietro ad un dito e ammette l’esistenza del problema. «Ne siamo al corrente - dice con molta onestà - e a poco servirebbe dire che si tratta di un problema che si trascina più che da anni da decenni. Il Costo, proprio per sue caratteristiche, ha questa particolarità, unica nel panorama della viabilità vicentina, proprio per il fatto che non sembra un'arteria di montagna: verrebbe quasi da dire che i motociclisti corrono anche perché si tratta di un'arteria in ottime condizioni, con una manutenzione modello. Del problema moto si sta occupando Viabilità Spa, a cui giriamo le sollecitazioni e gli inviti che ci arrivano, con una certa frequenza, da cittadini, automobilisti e sindaci dei comuni interessati. Per quanto ci riguarda anche quest’anno utilizzeremo gli agenti della Polizia Provinciale per dei controlli a sorpresa proprio sulla salita del Costo, anche perché siamo convinti che la presenza fisica di agenti rappresenti il miglior deterrente tra tutti».

L’asso della manica dell’ente di Palazzo Nievo è tuttavia un altro. «La strategia che abbiamo in mente - conclude l’assessore Forte - è quella di intensificare il numero degli autovelox. Dai 3-4 che sono già presenti, l’obiettivo è passare a 7-8, quindi raddoppiarli. Ovviamente non tutti potranno essere dotati della strumentazione di rilevazione della velocità, che ogni settimana potrebbero variare, in modo da non dare punti di riferimento a chi percorre la strada».

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