NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Vicenza gioiello dell’architettura

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Vicenza gioiello dell’architettura

Pensa che Vicenza sia realmente un gioiello e che andrebbe valorizzata di più?

«Il non saper valorizzare il proprio patrimonio è un vecchio male dell’Italia intera, perennemente incapace di creare piani di sviluppo del turismo con idee guida valide per tutto il Paese. Tutto è lasciato alle singole forze, con il risultato che, paradossalmente, patrimoni storico-artistici meno ricchi possono essere valorizzati più di altri di maggior valore. Che Vicenza sia un gioiello lo attesta in primis il titolo di Città Patrimonio Mondiale dell’Umanità, assegnato dall’Unesco, ma la maggior parte della gente non sa quanto sia davvero uno straordinario gioiello. Io stessa ho avuto modo di visitarla la prima volta anni fa e sono rimasta sorpresa. Ma la maggior parte delle persone che conosco non sono mai state a Vicenza, pur viaggiando molto e pur avendo un livello culturale medio alto».

Perché un lettore dovrebbe acquistare questo libro? Cosa aggiunge di nuovo agli altri già esistenti?

«Forse perché può essere visto come il libro dell’impossibile ma vero. Impossibile perché l’occhio umano non raddrizza le linee ortogonali del prospetto. Il prospetto di una facciata, infatti, è una rappresentazione grafica che nel costruito non è possibile vedere. Nel nostro libro, con una lunga elaborazione al computer di migliaia d’immagini, poi assemblate, abbiamo rappresentato l’impossibile, trasformando la prospettiva in prospetto. Ma è anche il libro del vero perché rende accessibile all’osservatore la facciata intera, portatrice di una storia e di un passato fatti di mille eventi svelati alla lettura di chi sa e vuole leggere. Sfogliare queste pagine è come percorrere una strada di memorie e ricordi, di atmosfere, e sensazioni. Le immagini, così intrise di potere evocativo, sono lo specchio che racconta, sono la storia rappresentata».

Secondo lei cultura e arte possono essere vettori di turismo, conoscenza e sviluppo?

«Mi riesce difficile vedere la cultura separata dal sistema economico. Fa cultura il ristoratore che sa proporre piatti di una lunga e sana tradizione locale; il produttore di vino che sa coltivare le viti in modo tale da mantenere nel vino i sapori e gli odori della sua terra. In ogni luogo il tempo ha prodotto saperi, specializzazioni, qualità specifiche che possono integrarsi con il turismo tradizionale. Penso all’artigianato locale, che ha creato veri e propri distretti di uno specifico settore merceologico. Dalle mie parti c’è il distretto del mobile e quello della sedia, ma tutt’Italia è ricca di saperi produttivi, parte integrante del nostro patrimonio culturale e che solo se valorizzati possono diventare gli uni di traino agli altri, con beneficio reciproco. Ma penso anche alla cosiddetta archeologia industriale, purtroppo lasciata in un totale stato di abbandono, e che potrebbe anch’essa diventare una meta turistica e, al contempo, essere fonte di nuovi posti di lavoro. Le opportunità per crescere ci sono, basterebbe saper cogliere quello che sul territorio già esiste, trovando il modo di tradurre i saperi di ieri e di oggi in un bene collettivo».

Il volume ha 216 pagine e 200 fotografie a piena pagina, tutte a colori ed è in vendita al prezzo di 39 euro. Udo Köhler, nato in Germania, opera nel suo studio di Rovereto in Piano occupandosi di fotografia industriale e pubblicitaria. Collabora con designers e aziende pubblicitarie realizzando servizi fotografici di carattere industriale, nonché cataloghi pubblicitari, specializzandosi nell’esecuzione di riprese e post lavorazione digitale. Collabora con vari artisti nel Veneto per l’archiviazione e la documentazione delle loro opere ed eventi. Assunta Romor, nata a Belluno, vive e lavora a Pordenone. Laureata in Urbanistica all’Università di architettura di Venezia, nel 1980 inizia a lavorare come fotoreporter nella redazione pordenonese de Il Piccolo e poi in quella de Il Gazzettino dove rimane fino al 2004. Giornalista pubblicista, durante la sua carriera, oltre che per le testate locali, pubblica numerosi servizi fotografici in riviste e quotidiani nazionali e realizza mostre su tematiche sociali in Italia e all’estero.

Vicenza gioiello dell’architettura (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

 

nr. 11 anno XVII del 24 marzo 2012

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