NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Pioggia dove sei finita? Quanti prodotti vicentini a rischio

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Pioggia dove sei finita? Quanti prodotti vicentini

Carlo Grandesso, direttore Consorzio Asparago Bianco Bassano DOP:

«Se non continuerà la siccità avremo un prodotto eccezionale»

Pioggia dove sei finita? Quanti prodotti vicentini (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Dalla ciliegia all'asparago, altro "re" della tavola vicentina, il passo è breve. E l'annuncio di Carlo Grandesso, direttore del Consorzio Asparago Bianco Bassano DOP, va controcorrente solo fino ad un certo punto. «Allo stato attuale - spiega Grandesso - siamo di fronte ad un prodotto eccezionale, che tuttavia necessita ora delle piogge, altrimenti il rischio è con il passare delle settimane l'asparago, che per più del 90% è formato da acqua, si possa "asciugare", perdendo in qualità e dimensione. Sino a questo momento non c'è stato bisogno di nessuna pratica irrigua. L'asparago infatti, che si trova mediamente a circa 30 centimetri di profondità, sta ancora usufruendo della riserva di umidità, che rimane consistente visto che durante la notte le temperature sono basse. Ovviamente questa situazione di siccità non potrà proseguire per molto, diciamo dalla seconda decade di aprile».

Per la produzione dell'asparago bianco DOP di Bassano servirà il giusto mix tra acqua e sole. «In questo senso - fa osservare Grandesso - aprile e maggio sono sempre decisivi per la qualità di questo prodotto. Un'elevata piovosità in questi due mesi rischierebbe di rallentare la produzione della pianta, che soffre anche gli sbalzi di temperature: ad esempio dopo un periodo di caldo abbastanza inusuale, come quello attuale, sarebbe negativo un nuovo abbassamento dei valori termici. Proprio il caldo di questi giorni ha accentuato la crescita dell'asparago che come si dice è già "in produzione"».

A Carlesso abbia chiesto di ricordare un'altra stagione caratterizzata da una siccità così marcata. «Avvenne nel 2003 - dice il direttore - ma rispetto a nove anni fa siamo in presenza di livelli di falda molto più bassi, un aspetto decisamente preoccupante soprattutto in vista dell'estate e della stagione calda in generale. Vedremo cosa ci aspetta nei prossimi mesi».

 

Giancarlo Torresin, direttore Istituto di genetica "Strampelli" di Lonigo:

«Per vite e olivo il grande rischio è l'acqua razionata in estate»

Nell'inchiesta sulla siccità in agricoltura fondamentale l'intervento di Giancarlo Torresin, direttore dell'Istituto di genetica “Strampelli" di Lonigo e direttore del Servizio fitopatologico della Provincia di Vicenza. È lui a rendere nota una statistica, che inquadra perfettamente la situazione attuale di forte siccità. «Negli ultimi cinque mesi e mezzo - dice Torresin - nel Vicentino sono caduti 300 millimetri d'acqua rispetto ad una media di 450 millimetri, quindi con un calo superiore al 30%. Si tratta di dati particolarmente precisi visto che vengono rilevati su una trentina di stazioni sparse in tutta la provincia berica, ad esclusione delle zone di montagna. Un quadro complessivamente preoccupante anche se va rilevato che nella nostra provincia esistono delle differenze rilevanti: ad esempio nella fascia Pedemontana piove maggiormente rispetto, al esempio, al Basso Vicentino».

Per quanto riguarda le cosiddette piante arboree (ciliegi, vite e olivo) secondo Torresin non siamo di fronte, allo stato attuale, ad una situazione di allarme. «Per quanto riguarda vite e olivo in questo momento non si registrano problemi in quanto non è ancora iniziata la fase vegetativa: in questo periodo le piante beneficiano della parte sotterranea dei terreni, che rimane fresca come abbiamo potuto constatare durante alcune recenti arature. Ovviamente il problema potrebbe riproporsi qualora il periodo di siccità possa continuare per altri 30-40 giorni. Qui ovviamente nessuno si può esprimere: tuttavia pensare che questo periodo di siccità possa continuare per tempi lunghi appare abbastanza improbabile visto che statisticamente il periodo primaverile, in particolare i mesi di aprile e maggio, è statisticamente quello in cui si registra la maggior consistenza di piogge».

La preoccupazione del direttore dell'Istituto di genetica "Strampelli" di Lonigo è un'altra e riguarda proprio i prossimi mesi. «La prima acqua che viene razionata - conclude Torresin - è proprio quella dell'agricoltura. La nostra paura è che questo ordinanza possa scattare nei mesi estivi, cioè quando l'irrigazione diventa un aiuto fondamentale per certe culture, in particolare viti e olivi».

Pioggia dove sei finita? Quanti prodotti vicentini (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

 

nr. 11 anno XVII del 24 marzo 2012



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