NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

L’ospedale di Mezzaselva forse “rivede" la luce

facebookStampa la pagina invia la pagina

L’ospedale di Mezzaselva forse “rivede" la luce

Alberto Vescovi, presidente albergatori mandamento di Asiago:

«Noi ci speriamo, sarebbe un aiuto per l'economia locale»

alberto Vescovi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Anche per gli albergatori altopianesi l'eventuale riapertura della struttura di Mezzaselva potrebbe portare dei benefici, «peraltro non facili da quantificare», come tiene subito a precisare Alberto Vescovi, presidente degli albergatori del mandamento di Asiago.

«In ogni caso rappresenta un vantaggio - aggiunge - perché se si pensa cosa rappresentava l'istituto elioterapico e gli investimenti fatti anche in anni recenti, possiamo sicuramente affermare che si tratta di un notevole spreco di risorse pubbliche».

«La riapertura sarebbe un bene per tutta la comunità e anche per l'economia - continua Vescovi - in un momento realmente difficile per tutti. Sicuramente un centro di eccellenza garantirebbe anche una certa promozione turistica, come peraltro succedeva in passato quanto l'istituto di Mezzaselva era rinomato in tutto il Nord Italia e come centro riabilitativo veniva scelto anche da calciatori e personaggi di fama nazionale, che indubbiamente facevano parlare di noi. sarà molto difficile tornare ai fasti di una volta ma non c'è dubbio che già rilanciarlo sarebbe un bene per l'intero Altopiano».

 

Davide Bolzon, sindaco di Roana dal 1995 al 2004:

«La chiusura di Mezzaselva fu una cosa vergognosa»

davide bolzon (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)La chiusura dell'istituto di Mezzaselva rimane una ferita ancora aperta per Davide Bolzon, sindaco di Roana per una doppia legislatura, dal 1995 al 2004, che negli anni precedenti si batté, in tutti i modi possibili, assieme ad altri amministratori altopianesi per evitare una decisione così drastica. «La chiusura del 2004 fu una cosa vergognosa, oltre che un’enorme contraddizione per la spesa pubblica», sbotta l'ex primo cittadino roanese, senza tanti giri di parole. «La Regione Veneto mandò in avanti in prima fila noi sindaci - precisa Bolzon - anche se poi la decisione definitiva era già stata presa, come dimostrò il fatto che non fu minimamente presa in considerazione la proposta di un imprenditore del settore pronto ad investire. Da parte nostra tentammo ogni strada, da quella del coinvolgimento dei politici sino alla discesa a Venezia a difesa delle strutture ospedaliere altopianesi, sino a quella truffa smascherata grazie a “Striscia la notizia” che consentì di portare l'argomento a livello nazionale. Alla fine ogni nostro sforzo non fu sufficiente».

La chiusura dell'ospedale di Mezzaselva rappresentò una "mazzata" sotto il profilo economico. E soprattutto occupazionale. «A quel tempo ci lavoravano complessivamente un’ottantina di persone, nella quasi totalità residenti nel nostro comune o che avevano da noi la residenza. Solo pochi di loro continuarono a lavorare all'ospedale di Asiago. Fu una bruttissima esperienza, con noi sindaci messi tra l’incudine e il martello».

Ora c'è un importante spiraglio per il futuro dell'ex istituto. «Non sono informato sugli ultimissimi sviluppi - conclude Bolzon - ma sicuramente è ben accetto qualsiasi in grado di dare una speranza o un'alternativa ad una chiusura che anche a distanza di anni rimane una vergogna».

 

Maurizio Zovi, ex medico ortopedico di Mezzaselva:

«Un ospedale modello progettato e costruito con attenzione»

L'amarezza dell'ex sindaco Bolzon è la stessa del dottor Maurizio Zovi, residente a Roana, che ha lavorato per 30 anni all'istituto e che alla chiusura era il responsabile della riabilitazione ortopedica. «Fu chiuso il 7 maggio 2004 - ricorda con precisione il dottor Zovi - e il reparto fu trasferito in toto al quarto piano di Asiago, dove tuttora stanno lavorando quelli che erano i miei due assistenti. Ad Asiago io ci lavorai per un altro anno, fino al 2005, poi fui costretto a fermarmi per problemi di salute. E poi una volta guarito avevo raggiunto l'età per la pensione. Per la cronaca ad Asiago fu trasferito anche il reparto di riabilitazione neuromotoria».

Maurizio Zovi, attuale presidente della Cassa Rurale e Artigiana di Roana, ricorda con un pizzico di commozione e rimpianto la struttura ospedaliera di Mezzaselva. «Era un ospedale modello, progettato e costruito con grande attenzione: tutte le stanze posizionate verso sud, quindi a favore di sole, mentre le sale e i servizi si trovano a nord. Era inoltre dotato di palestre ampie e luminose e di una piscina, peraltro mai entrata in funzione, che per un centro di riabilitazione è molto importante. Al resto ci pensava il clima, visto che la struttura era attorniata da abeti».

«Dalla casa dove abito tuttora - conclude il dottor Zovi - vedo in lontananza l'ospedale di Mezzaselva. E tutti i giorni mi rammarico per quella chiusura davvero inconcepibile».

 

nr. 12 anno XVII del 31 marzo 2012

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar