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Emanuele Cattelan, presidente del mandamento di Thiene
dell’Assocommercianti: «Tre bar e una sanitaria vicine all’ospedale
hanno ridotto notevolmente gli affari»
Dopo poche settimane dalla chiusura dell’ospedale di Thiene le conseguenze negative della chiusura del “Boldrini” di Thiene sono evidenti per alcuni esercizi commerciali situati nelle vicinanze. A raccontare il fatto è Emanuele Cattelan, presidente del mandamento thienese dell’Associazione Commercianti, che spiega: «Già nei primi giorni dopo il trasferimento a Santorso – spiega il presidente – tre bar e una sanitaria hanno visto ridimensionarsi gli affari, per buona parte collegati a professionisti e visitatori dell’ospedale. Nelle vicinanze ci sono anche negozi di abbigliamento, ma quelli stanno risentendo in maniera meno decisa della chiusura della struttura ospedaliera».
«I quattro commercianti – racconta Cattelan – sono già venuti in associazione per farmi presente la situazione. Io stesso, frequentando uno dei bar perché lavoro nei dintorni, ho avuto modo di rendermi conto della situazione e la titolare, che è una donna, si è dichiarata molto preoccupata. Per fortuna i tre bar, così come la sanitaria, sono ben avviati e quindi non esiste, almeno allo stato attuale, il rischio di chiusura. Sicuramente gli affari diminuiranno, quindi queste attività dovranno fare i conti con minori incassi».
I commercianti thienesi, così come quelli scledensi, guardano con attenzione ai possibili sviluppi futuri dell’area. «A nostro parere – conclude il presidente dell’Ascom – riteniamo che la soluzione più probabile sia quello di investimenti misti in un contesto residenziale e direzionale, a fianco dei quali potrebbero sorgere piccoli negozi. C’è poi da considerare che la zona in questione è limitrofa all’area Ferrarin, per la quale è già stata approvata un’espansione per 200 mila metri cubi. A nostro parere le due aree dovranno essere integrate con un piano che dovrà essere ben studiato».
Giovanni Scarpellini, comandante della polizia locale Nord Est Vicentino:
«Fuori dal Boldrini il problema erano i parcheggiatori abusivi e gli ambulanti»
A Giovanni Scarpellini, comandante della polizia locale Nord Est Vicentino, abbiamo chiesto come è cambiata la situazione viaria dopo la chiusura dell’ospedale di Thiene. E anche come è cambiato il lavoro dei suoi agenti. «All’esterno del Boldrini – spiega il comandante – in particolare nel piazzale del parcheggio, il problema era legato soprattutto a parcheggiatori abusi, venditori ambulanti e accattoni, la cui presenza era evidente. Per questo motivo i nostri controlli avvenivano quotidianamente e in più ore del giorno. Ora è chiaro che rimanendo una struttura sanitaria molto limitata il problema è stato completamente risolto sotto il profilo della sicurezza».
Anche per quanto riguarda la viabilità la zona dell’(ormai) ex ospedale di Thiene la situazione è migliorata. «Con tutta onestà – precisa il comandante della polizia locale – non si sono mai registrati intasamenti tali, ad esempio, da richiedere la nostra presenza per regolare il traffico. Indubbiamente nelle ore di punta il traffico era a rilento ma senza particolari congestioni, mentre talvolta c’erano difficoltà a parcheggiare per mancanza di posti».
Infine a Scarpellini abbiamo chiesto se la chiusura dell’ospedale di Thiene rischia di provocare situazioni di degrado nell’area interessata. «Al momento – conclude – non dovrebbe esserci questo pericolo, anche perché ci risulta che l’Ulss continuerà a vigilare nella zona circostante. Noi comunque terremo monitorata la situazione, così come facciamo per tutti i luoghi di nostra competenza».
nr. 13 anno XVII del 7 aprile 2012
