NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Sandrigo, in lizza un poker dopo il Commissario

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Sandrigo, in lizza un poker dopo il Commissario

La maggioranza di Sandrigo è caduta nel novembre scorso per aspri dissidi interni sul Piano degli interventi. In caso di elezione a sindaco come pensa di gestire questo delicato "nodo"?

Cristina_clavello (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)CLAVELLO: «L’infondatezza delle motivazioni sollevate contro il Piano degli interventi è stata dimostrata dalla ex maggioranza, e ciò prova che è stato usato solo come pretesto. La piena conoscenza del percorso fatto e della proposta elaborata costituirà la base su cui poggerà l’analisi da parte del consiglio comunale. L'obiettivo è di dotare, nei tempi più brevi possibili, il territorio di Sandrigo di strumento urbanistico, non solo aggiornato e rispondente a quanto previsto dalla legge regionale, ma soprattutto uno strumento che sia in grado di dare risposte in primis ai cittadini che da anni lo attendono».

CONTRO: «Le problematiche che hanno portato al declino della passata amministrazione sono state varie, a noi sono giunte le più eclatanti, ma ancora non si sa quali lotte interne siano state fatte. Comunque sia, è chiaro a tutti che la situazione italiana si rispecchia sin nelle piccole realtà comunali, è ora di cambiare le cose. Il Movimento 5 Stelle, da sempre si batte per una democrazia allargata, il senso civico delle scelte dell'amministrazione deve essere condiviso con la gente. Bisogna tornare a rendere partecipi i cittadini alle scelte del comune: trasparenza, votazioni con la cittadinanza (in modo telematico o diretto), valutazione delle priorità in base alle risorse e alle vere esigenze delle persone. Questo è il futuro della democrazia che era nel passato, e che molti hanno dimenticato».

STIVAN: «Con pacatezza, serenità e senso pragmatico, il che significa riaprire il dialogo con i cittadini e i professionisti che poi dovranno operare concretamente con il nuovo strumento urbanistico. Più in termini concreti: vogliamo recepire nel piano degli interventi la normativa sul piano casa al fine di darle stabilità e certezza anche oltre i termini di validità del 2013 e questo con l’obiettivo di consentire l'ampliamento volumetrico con conseguente abbattimento degli oneri. Rispetto a novembre sono mutate tantissime cose e i cittadini pretendono un maggior coinvolgimento e vogliono essere protagonisti non solo nella materia urbanistica: c'è molto disincanto verso la politica tradizionale, ma c'è anche tanto bisogno di aria nuova e proprio il dibattito attorno al Piano degli interventi è il banco di prova di una nuova stagione anche nei rapporti con i cittadini».

LAVARDA: «Con la massima trasparenza e prestando ascolto alle esigenze di tutti i cittadini, analizzando tutte le richieste e mettendole in ordine di priorità, gestendo il tutto con la diligenza del buon padre di famiglia e ricordando che il sindaco è il rappresentante dei cittadini e che sono gli stessi cittadini il datore di lavoro al quale rispondere».

Quali sono le tre priorità del suo eventuale mandato?

CLAVELLO: «Mantenimento dei servizi educativi e di cura attivati. Valorizzazione del tessuto urbano e produttivo anche attraverso l’attuazione del Piano degli interventi. Valorizzazione del patrimonio comunale anche per far fronte alle spese correnti».

CONTRO: «Il risparmio energetico, che in pochi anni ci fa ritornare liquidità che altrimenti non potremmo avere. Il rilancio dell'economia tramite l'utilizzo dei capitali risparmiati tramite iniziative quali quella introdotta nel primo punto: il recupero degli stabili comunali fatiscenti, portandoli a diventare dei locali da riutilizzare, da dare in affitto per nuovi esercizi, dando lavoro ad imprese ed artigiani, creando dei flussi di cassa nelle aziende e investimenti per il comune. Il potenziamento della raccolta differenziata, un business che va curato e potenziato, allacciandolo anche alla gestione di impianti per la generazione di energia pulita (fotovoltaico), a costi che si ripagano in pochi anni».

stivan giuliano (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)STIVAN: «Vedo quattro questioni come improrogabili. Innanzitutto la riadozione a tappe accelerate del Piano di interventi come sopra citato. Ma poi c'è da tenere in conto la natura del nostro territorio, che per buona parte è agricolo. E dobbiamo riconoscere che la tutela del territorio, oggi così importante, è legata alla continuazione dell'attività agricola. Se vogliamo che le campagne rimangano tali non possiamo rinunciare alla possibilità di effettuare quegli ampliamenti in zona agricola che siano funzionali alla conduzione del fondo. Definirei "ridare servizi alla piazza" la terza questione, che significa per noi cercare di rimodulare l’utilizzo dei parcheggi e se possibile di crearne di novi, laddove veramente sono necessari, col fine di aiutare i commercianti che di questi tempi si devono già confrontare con il difficile contesto economico. Quarto e ultimo, ripristinare il servizio di trasporto scolastico, lavorando per un maggior coinvolgimento della cittadinanza, poiché rimaniamo convinti che il trasporto scolastico rappresenti ancora per noi un contributo importante tra i servizi che l'ente pubblico offre ai propri cittadini».

LAVARDA: «La prima priorità sarà fare capire a Sandrigo, che Veneto Stato ha come finalità di indire un referendum per l'indipendenza del Veneto, perchè solo così la nostra meravigliosa Regione potrà risollevarsi dal baratro in cui è piombata e fare ritrovare ai propri cittadini la dignità soppressa da 150 anni di governo italiano e non sentirsi più solamente dei sudditi vessati. In secondo luogo sarà da vedere come ottimizzare la macchina comunale cercando il più possibile di ridurre gli sprechi, mantenendo ed eventualmente aumentando i servizi ai cittadini, ad esempio si potrebbe passare da sistemi informatici a pagamento ad altri open source gratuiti con lo stesso livello di efficienza ed affidabilità. Un altra cosa da fare subito sarà quella di concedere sgravi fiscali (trasporti, mense scolastiche, libri scolastici) per le famiglie numerose e cittadini a basso reddito o temporaneamente a reddito zero. Un'altra cosa che si può fare e che non ha costi per l'amministrazione comunale è fornire misure di sostegno concedendo dei terreni momentaneamente non utilizzati dal Comune».

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