NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Sandrigo, in lizza un poker dopo il Commissario

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Sandrigo, in lizza un poker dopo il Commissario

In questi mesi il Commissario ha portato la fiscalità ai massimi livelli. Secondo lei quale potrà essere la strategia che consenta di far quadrare i conti ma nello stesso per non pesare troppo sulle famiglie e sulle numerose attività economiche sandricensi?

CLAVELLO: «All’orizzonte non ci sono strategie che consentano il perseguimento dei due obiettivi indicati. L’impatto dell’Imu e il raddoppio dell’addizionale Irpef conseguono a scelte economiche centrali sulle quali l’ente locale non incide. La promessa di una riduzione non è compatibile con la salvaguardia dei servizi esistenti. La riduzione passa attraverso il taglio dei trasferimenti al territorio, ovvero tagli ad associazioni, scuole, servizi alla disabilità e servizi di cura dei minori. Ma sono servizi che vogliamo salvaguardare a tutela delle famiglie».

Contro_Simone (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)CONTRO: «Le famiglie vanno sostenute, le tasse di certo non lo fanno nel modo in cui dovrebbero, le accise sui principali mezzi di sostentamento colpiscono indifferentemente poveri e ricchi. Andando avanti così il divario arriverà a livelli insostenibili, e questo può essere evitato, deve essere evitato. Lavorare a livello comunale e amministrativo, cercando di risparmiare e nello stesso tempo, investire nel risparmio, è la soluzione, l'unica nel futuro prossimo, che possa portare garanzie di "sopravvivenza" per i comuni e i loro abitanti. Un'attenta gestione delle risorse, porta anche ad un abbassamento dei livelli di tassazione, arrivando anche a creare degli strumenti che diano dei sussidi alle famiglie più bisognose, se non curiamo la famiglia, perdiamo il nostro senso di appartenenza a tutto quello che ci circonda».

STIVAN: «Per il 2012 credo non esistano molti margini ma appena si aprirà uno spiraglio è nelle mie intenzioni fare il possibile per diminuire la pressione fiscale. Come? Applicando nel nostro piccolo quella che si chiama “spending review”, revisione della spesa, razionalizzazione, cogliendo tutte le opportunità, ben sapendo che stiamo vivendo anni duri e che tante persone, tante famiglie devono poter vedere nel Comune la Casa comune, la casa di tutti e nelle nostre case non si spreca nulla. Con lo stesso spirito cercheremo di guidare la nostra cittadina, con austerità, rigore, applicato alla nostra amministrazione».

loris lavarda (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)LAVARDA: «La cosa da fare immediatamente sarà l'analisi del bilancio comunale l'analisi delle risorse e dei contratti in essere, con la massima attenzione alla riduzione degli sprechi in ogni settore, in questa situazione storica dobbiamo veramente fare attenzione anche al singolo euro che riceviamo dai cittadini».

Uno dei nodi rimasti sul tappeto è il futuro sviluppo dell'Ipab: lei pensa sia utile utilizzare anche l'ex ospedale di Sandrigo o di procedere con una struttura ex-novo?

CLAVELLO: «La proprietà dell’ex ospedale è dell’Ulss e non del Comune. Il patrimonio Ipab gode di autonomia giuridica ed economica. La risposta spetta ad altri

interlocutori».

CONTRO: «L'ospedale di Sandrigo è una risorsa, noi tutti sappiamo cos'era questo ospedale nel passato, risulta evidente che le sue potenzialità sono da sfruttare. Per fare questo si dovrà aprire un tavolo di dialogo con le istituzioni collegate ad esso. Altro punto, è l'utilizzo di nuove locazioni, questo si collega peraltro alla gestione che avrà l'amministrazione delle proprie finanze e immobili. Le passate amministrazioni hanno venduto un pezzo alla volta parti del nostro territorio. Dobbiamo finirla, una visione del futuro basata sulle scelte del presente, porterà di certo nuove possibilità a questo ente che è, e sarà sempre più, un sostegno alle persone ed alle famiglie di oggi e di domani. La nostra idea trainante è quella di sfruttare tutto quello che di buono è stato creato dalle esperienze degli altri comuni che ci circondano, per applicarlo al meglio adattandone le modalità al nostro sistema comunale».

STIVAN: «Fare nuovo è sempre meglio che rattoppare il vecchio però i tempi sono quelli che sono. Il pubblico ha difficoltà a gestire le spese ordinarie della sanità e varare nuove iniziative a totale carico della collettività sembra anacronistico. Se però ci fosse la possibilità di interagire con soggetti privati in modo serio e trasparente senza che alla fine una delle due parti (di solito il pubblico) ne abbia a soffrire noi siamo aperti anche a tale confronto. Sandrigo in tale caso potrebbe tornare ad essere un polo per i paesi limitrofi ma mi ripeto, qualsiasi scelta dovrà essere presa nella “massima limpidezza”, informandone i cittadini e se del caso vista l’importanza dell’argomento portando l’argomento ad una consultazione popolare».

LAVARDA: «Il programma di Veneto Stato per Sandrigo è di prestare la massima attenzione ai progetti di nuove costruzioni, il nostro motto è no alla cementificazione selvaggia, e quindi cercheremo di privilegiare ove possibile la riqualificazione delle opere esistenti. L'ex ospedale potrebbe essere una soluzione da considerare sicuramente».

 

nr. 15 anno XVII del 21 aprile 2012

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