NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Sindaco, un mestiere sempre più a rischio

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Sindaco, un mestiere sempre più a rischio

Da qui ritorniamo al tema della gestione di una amministrazione in condizione difficile: come incidere su progetti di questa dimensione? E, nel caso di Breganze, si riesce a completare il programma annunciato a suo tempo dal nuovo sindaco?

SILVIA COVOLO- Per completare il programma dobbiamo innanzitutto reperire le risorse perché finora abbiamo pagato, estinguendo deficit provocati da opere pubbliche messe in cantiere dalle amministrazioni precedenti e con in più la preoccupazione di rispettare il patto di stabilità e prestare attenzione al pagamento delle opere di avanzamento dei vari lavori; bisogna rispettare l’equilibrio rigorosamente altrimenti si può andare incontro a gravi conseguenze. In questi tre anni mi sono trovata in difficoltà proprio per le scelte che abbiamo ereditato e che tuttavia sono da rispettare; i mutui anche molto onerosi che si sono contratti in passato continuiamo ovviamente a pagarli, ma non possiamo permettersi di fare il minimo debito ulteriore. Debbo fare di tutto per ridurre il margine di indebitamento entro il 2014, non ho fatto altri prestiti causa questi vincoli per cui quando sento critiche di immobilismo io inerzia e altro non mi sento molto toccata: la verità è che non possiamo fare altro che questo e in caso contrario avremmo sanzioni molto pesanti. Portiamo a termine questo lavoro e intanto abbiamo messo in liquidazione una società in house che si sta ora chiudendo con tutti i trasferimenti dei servizi e delle funzioni al Comune. I tre anni fin qui sono stati davvero molto faticosi in particolare il 2010 che non dimenticherò facilmente… Eppure è stata ed è una bella esperienza. Se la suggerirei a un’amica? Penso che quando si parla tra donne ognuna ha le proprie idee e le esprime come meglio sa e vuole; sono anche convinta del fatto che ognuno di noi deve cercare di fare quello per cui si sente meglio tagliato, per cui di suggerimenti non ne darei a nessuno.

Sindaco, un mestiere sempre più a rischio (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)FRANCO PERLOTTO- Silvia Covolo parla di un problema che ci riguarda tutti e lo fa con grande chiarezza. Siamo arrivati ad una fase della vita delle amministrazioni che è di grande crisi. Anche a Recoaro abbiamo ereditato debiti, in particolare 6 milioni di euro, un debito che si estinguerà nel 2024. Anche noi non abbiamo contratto debiti nuovi, ce ne siamo guardati bene. Se in passato ci sono state elargizioni di opere anche non strettamente utili ora le dobbiamo pagare e pagare anche le conseguenze. Ciononostante a Recoaro ho portato personalmente quattro milioni di euro di finanziamenti quadi tutti privati e qualcosa siamo comunque riusciti a fare nonostante la realtà che è molto simile a quella descritta da Silvia Covolo. Sul progetto di Conca Smeraldo penso sia interessantissimo, ma si fa fatica a sposarlo, non perché non è bello il progetto ma perché abbiamo ben altri problemi da affrontare. L’impegno dell’associazione di Lovato a sicuramente premiato come la progettualità di Arrigo Abati sulle fonti con un progetto importante per Recoaro. Io chiedo e mi sono chiesto più volte: la gente di Recoaro vuole lo sviluppo turistico legato alle terme. Se ci sarà penso che qualcuno si adatterà, ma credo che si voglia semplicemente vivere il territorio, vivere la montagna. I cacciatori mi stanno mantenendo la montagna pulita perché il Comune non riesce neppure a sfalciare l’erba e per fortuna si è un po’ limitato lo spopolamento delle frazioni. Teniamo presente che quando parliamo delle cento sorgenti di Recoaro un’ottantina danno acqua ai rubinetti che alimentano 100mila persone fino a Valdagno e Montecchio, poi sei sorgenti di profondità che vanno allo stabilimento dove l’occupazione in questi tre anni è salita di una dozzina di persone arrivando a un centinaio pur essendo l’azienda una multinazionale con tutte le implicazioni connesse; qualsiasi amministrazione in questo momento fa fatica a dire qualsiasi cosa che coinvolga investimenti in progetti anche sostenibili voglio appoggiare nel loro voler vivere in montagna, salvare il territorio dalle frane, mantenere il bosco, impedire alle fonti di essere marcite dal bosco inco0lto, in poche parole vivere la montagna perché è questo che la comunità recoarese vuole.

DAVIDE LOVATO- La nostra idea è che dialogare per poi fare costituisce il punto di partenza anche perché quando parliamo di abulia e depressione parliamo di una realtà che provoca il rischio di una vera e propria perdita di cultura che nel caso di Recoaro è una cultura pluricentenaria. Ci sono i giovani che non possono vivere a Recoaro, io stesso ho avuto una prospettiva diversa dal fare il postino o l’opera alla Marzotto o alle terme andandomene all’estero. Bisogna importare una nuova cultura e cominciare a mescolarla. Una impresa che non si apre prima o poi comincia a morire ed è questo il rischio di Recoaro che rischia di morire culturalmente prima ancora di cominciare a parlare di economia. Ecco che le attività politiche sono fondamentali. Il team ed il suo leader debbono sapere quello che vanno a fare assorbendo prima quanto c’è attorno: prima guardi la realtà attorno, poi cominci l’attività di una azienda.

FRANCO PERLOTTO- Ora con Finozzi, prima con Manzato, la Regione ha mostrato interesse, ora sta arrivando un finanziamento di 400mila euro legato alla produzione di immagine. Purtroppo non c’è un prodotto da vendere, ma è ovvio che bisogna lavorare come dice Lovato per il termalismo. Quel che bisogna fare e farei se restassi è incentivare il ruralismo: permettendo alla mia gente di stare lì salvaguardo il territorio. In un successivo passo posso continuare a lavorare e allargare il ragionamento, ma subito bisogna fare questo, permettere alla gente di rimanere sulla sua terra e a quelli che se ne sono andati se possibile di ritornare come sta accadendo ad esempio nel settore delle malghe e della produzione di latticini. È questa la direzione da perseguire se si vuole salvare la montagna. Nella cooperazione in tutto il mondo ho potuto constatare che se prendo tanti piccoli progetti e li realizzo finisce che si realizza un grande progetto…

 

nr. 19 anno XVII del 19 maggio 2012

Sindaco, un mestiere sempre più a rischio (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)

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