NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Polizia locale, i consorzi la strada del futuro

I piccoli comandi dei vigili urbani destinati a scomparire. Dal record del Consorzio NordEst Vicentino che raggruppa 20 comuni alla crescita dell'Unione. Passi indietro a Montecchio Maggiore e in Altopiano

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Polizia locale, i consorzi la strada del futuro

(C.R.) È destinata a scomparire la figura del vigile urbano nel piccolo paese, che conosce tutti e che si muove sempre come un “angelo custode”. Nell'arco di un paio d'anni (o forse anche prima) i comandi di polizia municipale, a partire dai centri con pochi abitanti, sono destinati a perdere loro autonomia in quanto una legge dello Stato obbligherà l'aggregazione in consorzi ed unioni. Una strada, peraltro, già intrapresa da tempo nel Vicentino, dove ci sono diversi esempi di questo tipo. Nell'inchiesta che segue “La Domenica di Vicenza” ha fatto un viaggio tra i comandi principali, raccontando anche i passi indietro avvenuti alla Polizia Locale ai Castelli e in Altopiano.

 

Giovanni Scarpellini, comandante Consorzio NordEst Vicentino:

«Da parte nostra più risposte ai cittadini con meno risorse»

scarpellini (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Venti comuni - Bolzano Vicentino, Bressanvido, Calvene, Carré, Cassola, Chiuppano, Dueville, Fara Vicentino, Laghi, Lugo di Vicenza, Lusiana, Montecchio Precalcino, Monticello Conte Otto, Sandrigo, Sarcedo, Schiavon, Thiene, Villaverla, Zané e Zugliano - distribuiti in una superficie di 306,82 kmq per una popolazione di quasi 132 mila abitanti (131.811 per la precisione). Sono i numeri del Consorzio Polizia locale NordEst Vicentino, che nella provincia berica vanta il record di comuni, che oltre al Thienese, comprende anche centri dell'hinterland di Vicenza (Monticello Conte Otto e Dueville), dell'Altopiano dei Sette Comuni (Lusiana) e del Bassanese: quest'ultimo è rappresentato da Cassola, che è entrato a far parte della coalizione 7 mesi fa e che quindi è ancora “in prova” anche se il primo bilancio è ampiamente positivo. Per quanto riguarda l'organico il Consorzio NordEst Vicentino può contare su una forza lavoro di 70 persone (in realtà 5 sono amministrativi), di cui 63 dipendenti diretti del Consorzio e 7 del comune di Cassola.

«Quella del Consorzio è una formula vincente - assicura il comandante Giovanni Scarpellini - a dirlo sono i numeri ma anche il lavoro che stiamo portando avanti da anni. Non c'è dubbio che, come nel caso nostro, si tratta di una grande struttura, che va messa in piedi da zero ma indubbiamente con il passare dei mesi e degli anni dà ottimi frutti. Potendo disporre di un così alto numero di agenti possiamo applicare il principio della flessibilità e quello della sussidiarietà, che poi sono due aspetti basilari della moderna amministrazione: con il primo siamo sempre a disposizione per quello che serve e con il secondo abbiamo la possibilità di dirottare più agenti in un particolare luogo per il tempo che serve».

Vantaggi evidenti anche dal punto di vista economico. «Il nostro rapporto è di circa un agente ogni 2.000 abitanti - conclude Scarpellini - ma potendo contare su un organico così numeroso, copriamo un arco temporale di 19 ore, dalle 7 del mattino alle 2 di notte. Per quanto riguarda la normale attività quotidiana, ad esempio nel caso in cui ci sia la necessità di recarsi dal Giudice di pace di Vicenza per un ricorso al codice della strada, lo può fare un solo agente, magari specializzato in questo contesto, per 3-4 comuni contemporaneamente. Anche i costi della politica, per quanto riguarda la nostra realtà, sono abbassati: nel Consorzio i sindaci che partecipano al consiglio di amministrazione non prendono soldi per la non cumulabilità degli indennizzi».

 

Ermanno Pianegonda, comandante Unione dei Comuni Caldogno-Costabissara-Isola:

«Ora siamo in sette, ma l'esperimento è estendibile ad altri servizi»

Ermanno Pianegonda (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Un'altra bella esperienza, nella zona attorno all'hinterland di Vicenza, è quella dell'Unione dei Comuni che storicamente (cioè da più di dieci anni, essendo stata formata il 1° gennaio 2012) comprende i comuni di Caldogno, Costabissara ed Isola Vicentina, tre centri per complessivi 28 mila abitanti. In realtà circa un anno fa, il 1° luglio 2011, all'interno del “gruppo” sono confluiti altri quattro comuni - in ordine alfabetico Creazzo, Sovizzo, Gambugliano e Monteviale, fuoriusciti dal Consorzio di Polizia Locale Ai Castelli che fa capo a Montecchio Maggiore - che per il momento ne fanno parte attraverso una convenzione. Complessivamente i sette comuni comprendono circa 50 mila abitanti, distribuiti in un centinaio di km quadrati.

«Non c'è dubbio - precisa Ermanno Pianegonda, comandante dell’Unione dei Comuni - che più che raddoppiando il numero di comuni il compito è diventato ancora più impegnativo, vista l'aggiunto di due centri importanti e popolosi come Creazzo e Sovizzo. Ma ora possiamo contare su un organico di 26 dipendenti (più uno che si occupa dell’apparato amministrativo, ndr) che ci consente di disporre ogni giorno di due pattuglie in servizio sino alla mezzanotte. I costi? Indubbiamente più bassi visto che esiste, tanto per capirsi, un solo comandante, due ufficiali e un centralinista. Con una certa soddisfazione posso dire che, oltre al comando centrale a Cresole di Caldogno, è stato aperto un distaccamento a Creazzo, che adesso vanta un comando di polizia, con un servizio di apertura al pubblico».

«In realtà l'Unione dei Comuni - aggiunge Pianegonda, che vanta la qualifica di commissario - non è stato pensata e portata avanti in questi anni solo per il servizio congiunto di Polizia municipale, visto che l'accordo in essere dei tre comuni storici prevede anche l'accordo anche per la Protezione civile e lo sportello unico delle imprese. Ovviamente tutte le scelte future saranno di natura politica ma da statuto potranno essere conglobati altri servizi, tra cui quello dei lavori pubblici, che rappresenterebbe un accordo davvero storico».

 

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