NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Vivere in campagna e in case di paglia

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Vivere in campagna e in case di paglia

test sismico (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Parlando di terremoto, abbiamo due test sulle strutture di paglia e legno sottoposte a scosse di grado vicino al 7. della scala Richter. Il secondo test registra una scossa addirittura doppia, grado peraltro mai registrato da alcun sismografo nel mondo né in Giappone né in California. Il risultato qual è?

FILIPPO DE FRANCESCHI- Nei paesi ad alta sismicità dove ogni terremoto provoca migliaia di morti si sta cercando ora di passare a queste soluzioni perché sono una garanzia di difesa. L'attività sismica è proporzionale alla massa. Quando abbiamo a che fare con edifici molto leggeri la forza sismica è molto ridotta per cui la paglia dà garanzie. Dopo di che parliamo di elasticità dei materiali. L'edificio dove è stata fatta questa prova filmata di test è di modeste dimensioni. È importante prevedere queste situazioni come abbiamo fatto nell'ecovillaggio che è costruito come una specie di insieme di case a schiera attorno ad un punto centrale e dove le però le case sono non corpi unici ma tutte autonome per cui anche il movimento eventuale da terremoto diventa separato e smorza l'effetto della scossa. Con la paglia abbiamo anche il legno, che è rigido. L'assorbimento è trasferito ai giunti ed è importante che i giunti siano eseguiti in modo molto accurato.

Vivere in campagna e in case di paglia (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)ANTONIO SCHILLACI- Quando il materiale si sposta e si flette ha bisogno di maggior tempo per tornare alla posizione primitiva. Il terremoto è da questo punto di vista come l'altalena: se la segui nel suo movimento ne aumenti l'ampiezza di arco e per il terremoto è quella la fase più pericolosa: ad ogni vibrazione per l'edificio si aggiunge una ulteriore spinta. Se c'è una ammortizzazione la cosa è diversa. In funzione della massa e delle caratteristiche del materiale le frequenze di vibrazioni nel periodo si allungano si esce da quella fascia di vibrazioni che sono caratteristiche del sisma, al punto che bisogna prevedere delle applicazioni di accelerazione più basse per avere il vantaggio dell'attenuazione. Negli Stati Uniti c'è l'esempio dei grattacielo che non mostrano mai problemi di staticità rispetto al terremoti mentre vanno in tilt le strutture come le autostrade che per la distanza tra i piloni hanno maggiore rigidità e reagiscono in modo nettamente diverso e spesso negativo.

Vivere in campagna e in case di paglia (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)La paglia quindi è un buon elemento di contrasto. Torniamo all'ecovillaggio: quanto tempo passerà perché sia abitato?

FILIPPO DE FRANCESCHI- Siamo nella tipica situazione di chi è in fase di sperimentazione. Il nostro villaggio tra l'altro è il più grande in Europa per cui dobbiamo vedere tutto. Ben lungi dal voler sostituire integralmente tutti gli altri materiali da costruzione. Sono dell'idea che ogni luogo ha a che fare con i suoi prodotti e la storia ci insegna che le evoluzioni portano sempre a fare scelte adeguate. L'aver scelto la paglia in quel luogo è dovuto a certe situazioni particolari: prima di tutto l'altitudine, perchè in pianura non avremmo fatto lo stesso. Dopo di che c'è il resto: come altre motivazioni tipo la normativa vigente che a Schio ci permette di fare quello che facciamo in quanto per gli edifici in classe A lo spessore del muro non viene computato come volume. In un altro Comune la scelta non sarebbe stata questa. La casa di paglia non è uno standard in Italia, è adattissima nel caso nostro anche per le scelte della comunità che si è orientata verso certe opzioni. La volontà del committente è quella di muoversi verso il concetto dell'autocostruzione per quanto possibile e permesso perché naturalmente ci sono temi imprescindibili come la sicurezza ed i parametri relativi. Noi abbiamo idee chiare su che cosa fare mentre tutto il resto dipende da altri fattori a partire dalle maestranze e poi dai costi che a grandi linee valutiamo. Ci sono interrogativi che in una fase sperimentale restano tali finché non si arriva abbastanza avanti per capire come effettivamente andrà a finire questa bella avventura che sicuramente vogliamo far finire nel modo più positivo. Tanti particolari però hanno bisogno di tempo. Per ora di molto positivo c'è la scelta tecnica ed il fatto che la paglia è un prodotto di scarto che costa pochissimo e non ha alcun pregio economico ed oltre tutto è lì, disponibile. Negli Stati Uniti in un momento di crisi che aveva fatto mancare il materiale da costruzione hanno scelto una volta la paglia. Era una situazione obbligatoria o quasi, fatto sta che ha dato buoni risultati e quella scelta è stata fatta positivamente. Naturalmente le questioni sono diversissime e noi facciamo tutt'altro discorso secondo scelte strettamente misurate sul nostro territorio.

 

nr. 23 anno XVII del 16 giugno 2012

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