NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Sui centri estivi soffia l'aria della crisi

facebookStampa la pagina invia la pagina

Sui centri estivi soffia l'aria della crisi

La "fresca" collina del Tretto per i centri estivi di Schio.

L'assessore Cocco: «Due turni in meno e leggero calo di iscritti»

Lina Cocco (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il comune di Schio è da sempre uno dei più attivi nell'organizzazione dei corsi promossi alla fine dell'attività scolastica. Anche quest'anno sono in corso di svolgimento i Cerf (Centri Estivi Ricreativi Formativi) che vengono organizzati per gli alunni di tutte le classi della scuola primaria. Gestiti dalla cooperativa sociale Onlus Ecotopia, i Cerf si svolgeranno sino a metà agosto nella struttura dell'ex scuola primaria di San Rocco, visto che quest'anno non vengono utilizzate le aule della scuola di Sant'Ulderico, all'interno delle quali sono in corso lavori di manutenzione.

«La location - spiega Lina Cocco, assessore all’istruzione e alla città dei bambini - è anche quest'anno la zona collinare del Tretto, molto più fresca rispetto a Schio e quindi più adatta per svolgere i centri estivi. Un luogo ideale non solo per una questione climatica, ma anche per motivi di sicurezza e per la presenza di strutture adeguate. I bambini vengono accompagnati al Tretto in pullman e poi riaccompagnati a casa alle 17, quindi sono previsti solamente turni per l'intera giornata, comprensivi del pranzo. Si tratta per molte famiglie, magari con entrambi i genitori che lavorano, di un'ottima soluzione per il periodo estivo».

Rispetto alla scorsa estate si registra un leggero calo di iscritti. Nell'anno 2011 i ragazzi che hanno partecipato ai centri estivi (contati una sola anche se hanno partecipano a più turni, ndr.) è stato di 251, mentre quest'anno sono 204, anche se qualche altra iscrizione potrebbe arrivare in extremis. «Su questo leggero calo - spiega l'assessore Cocco - può avere influito in parte la crisi economica e in parte anche i due turni in meno che abbiamo dovuto affrontare proprio per la mancanza della doppia sede, che tornerà la prossima estate. Nei turni settimanali abbiamo un numero chiuso di 52 studenti, che è poi quello che ci consente di riempire un pullman e anche di essere ospitati negli spazi scolastici».

Il comune di Schio ha previsto due tariffe diverse, peraltro abbastanza simili. «Nonostante i tagli del bilancio comunale - conclude l'assessore Cocco - anche per quest'anno siamo riusciti ad avere lo stesso finanziamento da parte dell'amministrazione e così garantire un costo di 82 euro alla settimana per i bambini residenti a Schio e di 100 euro per coloro che abitano in altri centri, dove quest'anno sono state numerose le richieste. Ci fa piacere osservare come siamo in aumento proprio le richieste da parti di bambini che non risiedono a Schio. Significa che si tratta di un progetto apprezzato anche al fuori della nostra realtà».

 

A Thiene la ricetta contro la crisi è stata lanciata.

L'assessore Fanton: «Pranzo al sacco e animatori parrocchiali»

Maurizio Fanton (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)A Thiene per i centri estivi la ricetta anti-crisi è già stata lanciata con costi quasi simbolici e record di iscritti, che alla fine di quest'anno supereranno il migliaio. «Anche quest'anno, come peraltro già avvenuto in passato - spiega Maurizio Fanton, assessore ai Servizi alla persona e alla famiglia, Rapporti con le associazioni del volontariato sociale e all’Integrazione – l’impegno dell’organizzazione è affidato alla parrocchie che possono disporre di strutture adeguate e che nello stesso tempo non hanno affitti e che non hanno costi per gli animatori locali: questi ultimi, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, svolgono infatti l'attività senza percepire nulla. Un'altra scelta per l’abbattimento dei costi è la rinuncia alla mensa: a metà giornata ogni ragazzino può tornare a casa per mangiare oppure è libero di portarsi da casa quelle che viene comunemente detto "pranzo al sacco". Alla luce di questo il costo a settimana è quasi simbolico e compreso tra i 10 e i 20 euro. Senza dimenticare che in particolari situazione di difficoltà economica la parrocchia sono disposte a pagare loro il pur basso emolumento».

A Thiene i centri estivi più famosi, gli storici Grest, sono quelli organizzati dai "Giuseppini" che possano contare su circa 200 animatori, a cui si aggiungono quelli denominati Tee (Tempo estivo eccezionale) promossi da don Toni Fabris, anima pensante e organizzatore assieme ai genitori. In accordo con l'assessorato allo sport e tempo libero, Rapporti con le associazioni sportive e tempo (il referente è l'assessore Giantonio Michelusi), per i centri estivi l'amministrazione thienese ha stanziato un contributo complessivo di 15 mila euro per tutti i centri estivi riservati ai ragazzi delle scuole elementari e medie. «Anche in questo caso - spiega l'assessore Fanton - si tratta di una cifra molto bassa, se si considera che alla fine saranno oltre un migliaio i partecipanti. A fine giugno i partecipanti erano già 830, attratti anche dalle numerose attività sportive, tra cui il tennis, che vengono proposte».

«Così congegnato - conclude Maurizio Fanton - riteniamo che questo sistema possa essere il miglior sistema anti-crisi: basti pensare alle spese che andremmo incontro se affidassimo questo servizio a una società esterna, magari chiedendo anche la mensa. Viceversa riteniamo che questa sia una ricetta vincere, come di fatto lo è stato in tutto il secolo scorso il lavoro extrascolastico affidato alle parrocchie e agli oratori, dove sono cresciuti i giovani».

 

Quando l'unione fa la forza: accordo tra Grancona e San Germano.

Centri estivi congiunti tra Crespadoro e San Pietro Mussolino

Sui centri estivi soffia l'aria della crisi (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)In aria di crisi economica l'unione fa la forza. E così una doppia coppia di comuni vicentini, da una parte Grancona e San Germano (nell'area dei Colli Berici), dall'altra Crespadoro e San Pietro Mussolino (nell'ovest vicentino), hanno deciso di accordarsi nell'organizzazione dei centri estivi, in corso di svolgimento in queste settimane.

Nel primo caso l'accordo vede i centri estivi organizzati dall´Unione Colli Berici Val Liona dei comuni di Grancona e San Germano: la proposta è un´estate di attività ricreative e sportive per bambini e ragazzi dai 3 ai 15 anni, grazie ai volontari del comprensivo Val Liona di Pederiva. L’attività si concluderà con la grande festa del 4 agosto, che chiuderà i corsi estivi in concomitanza con le settimane centrali di agosto. Anche quest'anno i corsi, oltre all'attività all'aria aperta, prevedono visite alla Polstrada di Vicenza, alla Protezione civile di Montecchio e all´aeroporto militare di Istrana.

L'altra collaborazione, come si diceva, vede insieme Crespadoro e San Pietro Mussolino. Anche quest´anno, infatti, grazie alla collaborazione tra i due comuni e le due parrocchie, i due paesi hanno unito i gruppi e gli animatori. Una formula, portata avanti dalla Pro Loco di Crespadoro, organizzatrice attiva dei centri estivi, che funziona con buon successo e che permette di riunire anche i bambini. Per sei settimane, sino a fine luglio, i partecipanti saranno i bambini delle elementari (35 da Crespadoro e 22 da San Pietro) e della scuola materna (14 bambini di Crespadoro e 20 di San Pietro).

 

nr. 27 anno XVII del 14 luglio 2012

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar