NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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I vicentini si scoprono un esercito di "cecchini"

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I vicentini si scoprono un esercito di "cecchini"

Montebello capitale del tiro a volo grazie al Circolo sportivo Borgo

Il segretario Dal Maso: «Specialità più divertente del tiro a segno»

MONTEBELLO (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Se a Vicenza esiste uno dei club più importanti in Veneto del tiro a segno, Montebello può essere invece considerata una delle patrie del tiro a volo, altra specialità che ha regalato grandi soddisfazioni alle Olimpiadi di Londra 2012. Il merito è del Circolo sportivo Borgo, un'associazione dilettantistica, che ha sede in via Borgo 31 e che è attiva dagli Anni Settanta. Una lunga tradizione, dunque, protrattasi negli anni, magari un po' in sordina come tutti questi sport poveri che, come detto, tornano alla ribalta nell'anno olimpico, dove da decenni contribuiscono ad arricchire il medagliere azzurro. E in questo senso il tiro a volo, nella storia azzurra a cinque cerchi, vanta un maggior numero di medaglie rispetto al tiro a segno.

«Magari io sono un po’ di parte - esordisce Ruggero Dal Maso, segretario e "deus ex machina" del Circolo Borgo - ma sicuramente il tiro a volo è più divertente rispetto al tiro a segno dove il bersaglio è fisso. Apparentemente colpire un bersaglio in movimento sembrerebbe più difficile rispetto a uno fisso, ma in realtà non è vero in quanto nel tiro a volo bisogna trovare con il lavoro e la concentrazione gli automatismi giusti per rendere le cose più facili».

Il Circolo sportivo Borgo di Montebello vanta un centinaio di soci. «Arrivano un po' da tutta la provincia berica - precisa Dal Maso - e la cosa importante è che negli ultimi tempi abbiamo registrato un ricambio generazionale. Per la verità non esiste una fascia di età in cui l'identikit preciso del socio medio: noi partiamo dagli juniores, quindi ragazzi dai 18 ai 20 anni, mentre nelle successive fasce d'età le presenze sono abbastanza omogenee. Ma vantiamo anche soci di oltre 70 anni, che fanno parte della categoria veterani e che praticano questa disciplina da decenni con grande passione. Abbiamo anche una decina di donne: alle Olimpiadi abbiamo dimostrato che per vincere le medaglie d'oro possiamo contare anche su di loro».

Il tiro a volo non è uno sport per ricchi, ma accessibile a tutti. «Diciamo che una domenica trascorsa a sparare - conclude Dal Maso - può venire a costare una trentina di euro, magari 40 se c'è viene inclusa l'iscrizione ad una gara. Insomma, alla fine meno di quanto può costare una domenica sulle piste da sci o partecipare a una manifestazione di golf. Ogni socio possiede la propria arma, che generalmente è personalizzata in base all'altezza, alle lunghezza delle braccia e al peso, un po' come succede per la racchetta da tennis o per gli sci. Generalmente le armi non vengono noleggiate, ma se uno vuole provare a cimentarsi le prime volte il circolo è disponibile».

Anche per il Circolo sportivo Borgo di Montebello è tempo di campionati italiani, che si disputeranno per la prova a squadre il 30 settembre ad Acquaviva (Teramo). «Ogni rappresentativa è formata da sei elementi - conclude il segretario - e noi anche questa volta vogliamo rimanere tra le migliore dieci squadre in Italia, traguardo raggiunto costantemente negli ultimi anni».

 

L'Ultimo nato è l'Alpha 22 Shooting Club di Albettone

«Dai noi anche corsi per chi ha armi per difesa personale»

ALBETTONE (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Un'autentica novità, ultima nata nel settore, è l'Alpha 22 Shooting Club di Albettone, un'associazione sportiva dilettantistica che riunisce, come si legge nella presentazione, tutte le persone con la passione comune per il tiro difensivo operativo e a lunga distanza. La struttura, che può contare già 250 iscritti, è aperto dall'8 aprile scorso anche se l'inaugurazione è avvenuta sabato 1 settembre. La particolarità sta nel fatto che l'impianto, unico del suo genere - è ad esempio l'unico dei due in Veneto ad essere dotato di un campo di gara sulla distanza di 300 yards, poco meno di 300 metri, oltre a quelli tradizionali di 100 e 200 metri - ospita iscritti che arrivano da tutto il Nord Italia (Trieste, Trento, Brescia), oltre che dall'Emilia Romagna.

«I nostri istruttori - spiega Sara Nalin, vicepresidente dell'associazione - possiedono un'ampia conoscenza in materia del tiro, cresciuta anche grazie alle numerose esperienze in Italia e all'estero. È proprio grazie alla loro esperienza acquisita, sono in grado di aiutare i partecipanti ai corsi a non fare errori che in alcuni casi, potrebbero essere fatali. I nostri corsi di "Tiro operativo distensivo" sono molto professionali, al punto che i nostri iscritti quando terminano un corso quasi sempre decidono di farne un altro».

Uno dei responsabili della struttura è il marito della signora Nalin, Luca Munaretto, sottoufficiale dell'Esercito e paracadutista della Folgore, che tiene alcuni dei corsi mentre gli altri sono tenuti dai altri colleghi ufficiali. «Le tecniche di tiro - spiega la vicepresidente - vengono assimilate con lo studio e 'allenamento continui, senza tralasciare il fattore sicurezza per la propria persona e per chi ci circonda. Durante i corsi sono previste sedute con fasi di reazione sotto stress, causato da azioni e reazioni in varie circostanze: la tecnica di tiro si può definire assimilata se si superano queste prove. Oltre a coloro che disputano questi corsi per lavoro o per passione, sono in aumento anche i corsi rivolti a chi possiede strumenti per difesa personale. Potrà sembrare strano ma noi a queste persone inizialmente sconsigliamo di usare di armi in questo ambito e in ogni caso insegniamo loro che per possedere un'arma del genere è necessario essene fortemente convinti e saperla usare».

In realtà il nuovo impianto di Albettone non è un solamente un campo gara, ma qualcosa di più completo. «Svolgiamo varie attività collaterali, come gli sport di difesa personale con la collaborazione di un'altra associazione. Si tratta quindi di un centro polivalente, comprensivo anche di un percorso di allenamento “stile marine”. A noi piace definirla una palestra all'aperto, pur dotata delle tettoia nella zona di tiro in cui ci si ripara in caso di pioggia. Comunque qui si rimane 365 giorni all'anno, in qualsiasi condizione atmosferica perchè chi pratica il tiro per lavoro o per hobby non può fermarsi di fronte a un po' di freddo o di acqua. I costi? Abbordabili per tutti: tessera annuale pari a 80 euro e comprensiva di assicurazione e 15 euro all'ora per la piazzola di tiro, in cui si utilizzano con armi e munizione propri. I costi delle armi partono da 200 euro in su».

 

nr. 30 anno XVII dell'8 settembre 2012

ALBETTONE02 (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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