NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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A spasso con le bacchette magiche

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A spasso con le bacchette magiche

Le bacchette magiche sono il mezzo mediatore di questa attività. Ma quali caratteristiche hanno?

A spasso con le bacchette magiche (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)REMO LONGIN- Il materiale è lo stesso, alluminio o carbonio, come quelle del fondo. Si assomigliano molto anche se il puntale è diverso, il lacciolo può essere di vari tipi, ecc. In genere l’altezza è determinata dalla all’altezza del polso a braccio flesso al gomito a novanta gradi. Comunque si valuta sul posto e l’inizio deve essere utilizzato con il bastoncino telescopico che si allunga secondo misura e una volta stabilito quanto deve essere alto si può passare al bastoncino fisso che è anche molto più leggero. L’impugnatura può essere di sughero o di sintetico, c’è un destro/sinistro e tutto quello che occorre fare dopo, camminando, è aprire la mano mentre si allunga il braccio all’indietro. Il costo è da 20 ad oltre 100, ci sono diversi tipi, qui da noi ci sono varie fabbriche, il peso è di qualche grammo, l’unica differenza riguarda il telescopico che avendo innestato il meccanismo per allungare e accorciare pesa ovviamente di più, ma sempre una sciocchezza. C’è anche una piletta per le uscite notturne se si va in strada o dentro una galleria. Non ci sono altri problemi tecnici di struttura. Il tutto è valutato dagli istruttori che sanno dare il giusto consiglio.

PIERGIORGIO ZORZO- Le bacchette mettono in moto tutto dalla colonna vertebrale al dorso, dopo di che si coinvolgono gli arti superiori ma soprattutto il cinto scapolare. Le braccia ovviamente lavorano moltissimo e così le spalle. Migliora la muscolatura posteriore del corpo che tutti abbiamo molto debole perché siamo abituati a molte ore di tavolino o di computer. Tutto quel che rinforza questa zona del corpo fa bene. Inoltre tra cingolo scapolare e cingolo pelvico si stabilisce un rapporto di movimento che alla fine rilassa la muscolatura. Lo slancio che si dà ai movimenti di questa attività provoca stanchezza, ma siamo sempre nell’ambito fisiologico perché le sollecitazioni accentuano un gesto fisiologico che fa parte dell’armonia naturale dei movimenti senza sovraccarichi. Il sovraccarico si determina con patologie in atto come le cartilagini delle ginocchia o problemi di discopatia. Non è un’attività aggressiva ma al contrario sempre commisurata con il praticante e le sue caratteristiche, dalla velocità della camminata al numero di uscite settimanali. Non ultimo l’argomento delle calzature su cui bisogna capire esattamente quali sono le più adatte.

Ma la camminata del Nordic non è la stessa del normale movimento usuale e quotidiano: quali sono le differenze?

A spasso con le bacchette magiche (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)CAMILLA MAGGIONI- Il fatto è che normalmente camminiamo su due arti, cioè le gambe, Nel caso del Nordic il cambiamento è forte perché gli arti interessati non sono più solo due ma diventano quattro dato che le braccia svolgono una funzione altrettanto importante rispetto alle gambe. Senza bastoncini e con bastoncini cambia tutto. Si raddoppia la quantità dei muscoli in movimento, si acquista una certa stabilità in più, la persona anziana acquista maggiore sicurezza nella camminata. È un modo più completo di fare ginnastica, camminare a quattro zampe, una vera e propria evoluzione di un movimenti naturale che viene arricchito di più movimenti. I costi tra l’0altro sono una sciocchezza, quando uno spende tanto compreso tutto non arriva a cinquanta euro. Non ci sono problemi di altro genere.

REMO LONGIN- Si lavora anche sul diaframma, si respira meglio se questo muscolo è rilassato. C’è anche una emozione che non ha confronti qualsiasi sia la sua velocità che non ha alcuna importanza. Io sento dall’andatura sciolta se vado bene o no, se faccio troppo sforzo vuol dire che non sono abbastanza rilassato e che il mio movimento tecnicamente non è perfetto. Poi ci sono differenze di sforzo tra salita e discesa, consumi diversi di calorie. Non è la parte principale del Nordic, bisogna concentrarsi sul movimenti tecnico che serve a camminare meglio e quindi implicitamente a fare meno sforzo e a migliorare in progressione sempre di più. Senza bastoncino è una cosa, con bastoncino è un’altra: la camminata con bastoncino è molto più produttiva dal punto di vista della maggiore rapidità e della minore fatica impiegata.

Finiamo con una valutazione sui praticanti di questo sport/passatempo: possibile che siano più di seimila solo in questa provincia?

MARIO CAMPOLI- Qui siamo sicuramente tra i primi, i calcoli sono difficili perché da una parte c’è la proporzione tra istruttori e allievi, ma dall’altra non tutto quelli che praticano fanno parte di una associazione o si tesserano. Ci sono anche molte scuole e come dice Remo forse dovremmo riuscire a fare qualcosa di più assieme con maggiore aggregazione.

REMO LONGIN- Anche per questo parlo di gare, perché riescono a mettere di più assieme tutti. Comunque è verosimile che ci siano seimila praticanti vicentini. Dopo di che la proiezione è diversa se si fa il conto statistico nazionale perché si va da zone con grandi indici di partecipazione ad altre dove non c’è ancora niente. È a macchia di leopardo. È di sicuro un’attività in crescita e qui siamo favoriti anche dal territorio che tra colline pianura e montagna offre tantissimo. C’è una varietà incredibile di percorsi e sempre in posti bellissimi con paesaggi eccezionali e una varietà di offerta fortissima. Stanno anche nascendo i walking-park che è un modo per avere strutture fisse disponibili dove si possono praticare anche grandi distanze; stiamo per inaugurare proprio con una gara il park di Tonezza che comprende zone di trincee boschi e varianti interessanti. Insisto a dire che se ci mettiamo assieme possiamo inventarci grandi percorsi interessanti per tutti, senza limitazioni per nessuno.

MARIO CAMPOLI- Direi che l’unico problema attualmente è di non avere dei sentieri segnati per cui c’è incertezza in quella tale zona. In montagna non c’è problema perché ci sono i sentieri del CAI tutti segnati. In alcuni Comuni ci sono progetti che ci supportano proprio nel segnare i percorsi, in altri Comuni no. È utile avere una mappa del percorso, il parco è giusto e bello, ma dovrebbe essere diffuso specie qui da noi con la natura che abbiamo a disposizione. Questo può essere il prossimo salto di qualità per riuscire a far meglio anche il Nordic Walking.

 

IN PIAZZA VA IN ONDA ILVENERDI' alle 12,30 e la DOMENICA alle 20,30  su TVA NEWS 295 canale digitale terrestre - IL SABATO alle 21,10 su TVA VICENZA canale 10 e TV SAT e SKY 832

 

nr. 32 anno XVII del 22 settembre 2012

A spasso con le bacchette magiche (Art. corrente, Pag. 4, Foto generica)

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