NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Longare, inizia la nuova "era" senza traffico

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Longare, inizia la nuova "era" senza traffico

Vincenzo Balbo, presidente Ascom delegazione di Longare:

«Due fioriere davanti ad ogni negozio per rendere più bella la piazza»

Balbo_Vincenzo (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Finalmente si respira!». Vincenzo Balbo, presidente della delegazione Ascom di Longare, non aspetta neanche la prima domanda e va subito al nocciolo del problema per il centro di Longare. Che è poi quello di una viabilità meno caotica, priva di incolonnamenti, inquinamento e pericoli per pedoni e ciclisti. «Siamo contenti della situazione – precisa Balbo - senza avere ancora visto i vantaggi derivanti dall'ormai imminente apertura del casello della Valdastico Sud. Non sappiamo in che ulteriore modo diminuirà il traffico, ma ci aspettiamo sicuramente un calo di mezzi pesanti che per decenni hanno interessato il nostro centro».

Eppure quella tranquillità provocata dal minor traffico rischia di portare meno affari ai commercianti locali. Il presidente Balbo va controcorrente e afferma: «Dai primi sondaggi non emergono grosse lamentele, in quanto è vero che prima c'era maggior passaggio di macchine, ma è altrettanto fermo che fermarsi in auto era quasi impossibile, a causa della mancanza di parcheggi a lato della strada. Personalmente (Balbo gestisce una tabaccheria proprio a ridosso dello "storico" semaforo, ndr.) ho rivisto qualche vecchio cliente che non passava nel mio negozio da anni. Uno di loro, ad esempio, che abita in località Secula, mi ha confidato che proprio a causa della congestione del traffico preferiva andare ad acquistare le sigarette a Montegalda».

La delegazione dell'Associazione Commercianti di Longare ha ben presente la situazione e ora sta lavorando per cercare di favorire il rilancio della piazza e delle aree attigue. «Siamo in contatto diretto con il sindaco – assicura Balbo – per capire che cosa si può fare. Ci è stato anticipato che per il 2012 non ci sono fondi disponibili, quindi dovremo noi stesso capire come intervenire. Un'idea al vaglio, che discuteremo presto tra noi, potrebbe essere quella per ogni negoziante di mettere un paio di fioriere davanti alla propria attività: nella zona in questione siamo una quindicina, quindi un trentina di fioriere finirebbero con l'abbellire la zona e renderla più gradevole e ospitale».

I commercianti di Longare sembrano intenzionati a fare gruppo. «In zona c'è tutto quello che serve - conclude il presidente locale dell'Ascom - quindi i residenti a Longare non devono andare chissà dove: noi ci auguriamo che grazie ai nuovi parcheggi ci sia più gente attratta dal paese. Già ad ottobre ad esempio ci riuniremo per capire che iniziative prendere in occasione delle feste natalizie. Ancora in questo caso sarà probabilmente necessario autofinanziarci, ad esempio per le luminarie. Dobbiamo credere nella riqualificazione del centro, perché il rilancio dello stesso dipende anche da noi».

 

Giancarlo Guidolin, delegato comunale Associazione Artigiani:

«Felici per il nuovo casello, ma preoccupati per i nuovi insediamenti»

 Soddisfatti per l'apertura del casello della A31 Valdastico, ma preoccupati per i possibili grandi insediamenti in zona, soprattutto da parte di centri logistici o di smistamento merci. È double-face il commento degli artigiani locali che se da un lato avranno vantaggi per l'apertura della nuova arteria, dall'altro temono che proprio l'apertura di un casello autostradale possa attirare insediamenti massicci anche da parte di colossi nazionali ed internazionali.

«Non c'è dubbio che il casello autostradale, posto a meno di un chilometro dalla zona artigianale – spiega Giancarlo Guidolin, delegato comunale di Confartigianato Vicenza – rappresenti un vantaggio per chi ha delle attività in zona. Io ad esempio ho un laboratorio di lavorazione della pietra, dove arrivano camion di 340 quintali con il materiale grezzo o le autobotti necessarie per lavare i marmi. È chiaro che questi mezzi avranno il vantaggio di entrare subito in autostrada, mentre sino alla fine di questa settimana sono costretti a percorrere l'ultimo tratto della Riviera Berica per poi entrare a Vicenza Est o a Vicenza Ovest. Un vantaggio che alla fine non riguarda solamente il comune di Longare, la viabilità della Riviera Berica e anche del capoluogo berico. Sicuramente la situazione viaria è già nettamente migliorata ma siamo convinti che le cose miglioreranno proprio con l'apertura del casello autostradale, in particolare per quanto riguarda i tir».

Le preoccupazioni, come si diceva, riguardano lo sviluppo della zona artigianale. «La nostra attenzione principale - precisa il presidente locale Guidolin - riguarda quanto succederà nelle aree adiacenti al casello autostradale di Longare-Montegaldella. La nostra area artigianale è molto grande e sufficientemente capiente, ma in parte ancora da sviluppare e quindi sarà fondamentale per uno sviluppo omogeneo: il rischio è che possano avvenire insediamenti massicci come ad esempio quelli legati alla logistica e alla grande distribuzione, peraltro tutte realtà quasi completamente automatizzate, quindi con pochi vantaggi sotto il profilo occupazionale e grandi spostamenti di mezzi. Siamo sicuri che il "tavolo di lavoro" aperto sia a livello provinciale che a livello intercomunale assieme, tra gli altri, a Montegalda, Montegaldella, Castegnero e Nanto, anche con le altre categorie economiche faccia i passi giusti per garantire uno sviluppo omogeneo e armonico di Longare. Il nostro è un territorio a ridosso dei colli Berici e in tal senso va tutelato».

 

nr. 32 anno XVII del 22 settembre 2012

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