NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Mercatini natalizi? Sì, ma solo di qualità

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Mercatini natalizi? Sì, ma solo di qualità

Massimo Pecori, assessore al turismo del comune di Vicenza: «Basta con le casette in legno, meglio una rotazione con proposte diverse»

Mercatini natalizi? Sì, ma solo di qualità (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Nel Natale ormai alle porte il comune di Vicenza cambia strategia: basta con le casette in legno, distribuite tra corso Palladio e piazza a San Lorenzo, che per diversi anni hanno creato il clima natalizio, che verranno sostituite da una serie di iniziative diverse che proprio in questi giorni l'amministrazione berica sta definendo nei dettagli. «È stata una scelta ponderata - confida Massimo Pecori, assessore al turismo del comune di Vicenza - che abbiamo preso anche dopo quanto avvenuto lo scorso anno, quando avevamo registrato consensi ma anche critiche. Non c'è dubbio che una quarantina di casette in stile-alpino hanno contribuito a rendere più bella lo scenario generale, ma il problema è legato al fatto che di questi punti vendita solo pochi di loro proponevano oggetti di valore. Alla fine una presenza per due settimane di fila in queste casette necessita di una certa qualità. Viceversa cose banali in vendita per un periodo così lungo è il classico "gioco che non vale la candela"...»

Anche la città di Vicenza, come altre del Veneto e delle regioni di pianura del Nord, a partire dagli Anni Duemila si erano "inserite” nel circuito dei mercatini di Natale che hanno tentato di riproporre quanto avviene nel periodo pre-natalizio in Alto Adige, che a sua volta ha importato in Italia la tradizione centroeuropea delle casette-bottega specializzate in regali natalizi. Un tentativo che è piaciuto a molti vicentini, ma che alla fine non è riuscito ad imporsi e radicarsi in maniera convincente. «Quanto avviene in Alto Adige e in Tirolo - precisa Pecori - è un qualcosa difficile da ripetere, non solo per una questione ambientale ma anche per il fatto che in quelle località le casette propongo spesso cose di altissimo valore, spesso molti più elegante e prezioso delle boutique. Non c'è dubbio che nello specifico la formula vincente è la qualità, ma non è facile trovare 30-40 commercianti pronti ad investire a Vicenza. Nella nostra città ebbe un buon successo l'esperimento, portato avanti per un po' d'anni, delle casette in legno nell'area dei Giardini Salvi, dove in effetti la proposta era di qualità e alternativa ai commercianti locali».

Ecco l'alternativa che verrà proposta dal Comune e dall'assessorato al turismo per le prossime vacanze natalizie. «Le aree occupate gli anni scorsi dalle casette in legno - precisa Pecori - verranno riutilizzate per ospitare a rotazione più proposte, per periodo corti, 2 o 3 giorni, soprattutto nei week-end. Riteniamo che proposte del genere siano più interessanti e coinvolgenti per le persone, anche in base al successo di manifestazioni ormai radicate come "CioccolandoVI", "Sapori d'Italia e "Europa in piazza", dove effettivamente vengono proposte cose esclusive e realmente provenienti da regioni italiani e paesi esteri. C'è da poi considerare che nella nostra città abbiamo diversi associazioni, da "Le Vetrine del Centro" a "Il Tritone", solo per citarne alcune, che hanno fatto delle proposte, ora al vaglio, che in ogni caso sono occasioni di richiamo, sicuramente valide».

 

Ernesto Boschiero, vicedirettore della Confcommercio di Vicenza: «Le casette in legno gestite direttamente dai nostri associati»

Mercatini natalizi? Sì, ma solo di qualità (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)In tempi di crisi e con un mercato sempre più concorrenziale (leggi centri commerciali e supermercati aperti anche nei giorni festivi) appare chiara la strategia sul territorio berico della Confcommercio provinciale per quanto riguarda anche i mercatini natalizi. «La nostra filosofia, già in atto da alcuni anni - spiega Ernesto Boschiero, vicedirettore della Confcommercio di Vicenza - è che questi mercatini vengano gestiti direttamente dai nostri associati, che magari hanno il negozio posto nelle vicinanze della stessa casetta in legno. Si tratta di una scelta che da un lato intende premiare coloro che sono impegnati sul territorio per 365 giorni all'anno e dall'altro di evitare una concorrenza, a favore di ambulanti provenienti da fuori provincia, che visti i tempi di crisi rappresenterebbe il più classico degli autogol».

Oltre che ad Asiago (di cui si parla dettagliatamente nel paragrafo qui sotto), quest'anno la Confcommercio di Vicenza, attraverso le proprie delegazioni, sta organizzando vari appuntamenti sparsi in tutta la provincia. «Per i piccoli paesi e in qualche caso addirittura per le frazioni - chiarisce Boschiero - quello degli eventi pre e natalizi rappresentano spesso appuntamenti storici, quindi imperdibili, ma che sono radicati in un contesto locale, quindi con prodotti vicentini e veneti. Sotto certi punti di vista i mercatini natalizi in stile europeo rappresentano una "moda", se si pensa ad esempio al richiamo che hanno in Alto Adige e in Tirolo. Ma pensare di copiare l'Alto Adige non è probabilmente la strada giusta come si è tentato di fare, importandoli anche da noi negli anni e nei decenni scorsi: quel modello, a sua importato dal Nord Europa, è difficilmente attuabile dalle nostre parti e non solo per motivi climatici. A nostro parere anche dopo aver sentito il parere dei nostri iscritti, il mercatino natalizio deve essere concepito proponendo prodotti tipici, senza voler inventare chissà cosa».

«Nessuno nega tuttavia - conclude il vicedirettore della Confcommercio di Vicenza - il richiamo che possono avere queste iniziative in un periodo particolare e unico come è quello natalizio: proporre un prodotto in una casetta di legno, magari addobbata in maniera elegante, è sicuramente una novità rispetto al negozio. Se vogliamo c'è anche una situazione diversa: in un negozio il potenziale cliente deve entrare, mentre la merce esposta all'esterno può essere notata tranquillamente mentre si passeggia o ci si ferma anche per pochi secondi. Si tratta di un concetto, valido ovviamente in occasione dei mercatini settimanali rionali, che stiamo approfondendo con attenzione anche nei corsi di marketing promossi dalla nostra associazione, che negli ultimi mesi stanno riscuotendo grande successo. Appare ormai chiaro che in una situazione di calo dei consumi e maggiore concorrenza, le strategie di vendita necessita di ulteriore attenzione e oculatezza».

 

Roberto Rigoni, vicesindaco e assessore allo sport del comune di Asiago: «La nostra è una scommessa vincente, in pochi anni le casette raddoppieranno»

Mercatini natalizi? Sì, ma solo di qualità (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Il sole e le temperature ancora miti tengono, almeno per il momento, distante il sogno della neve. Ma ad Asiago il periodo pre-natalizio è iniziato già nella prima decade di novembre, quando sono stati aperti al pubblico i “Giardini di Natale”, il tradizionale mercatino giunto alla sesta edizione. Un evento che già nei primi week-end ha registrato autentici pienoni, favoriti dall'arrivo di turisti e pendolari dalla pianura, soprattutto nelle giornate di domenica. Si tratta di una scommessa che il Comune, in collaborazione con il mandamento altopianese dell'Associazione Commercianti e l’Associazione Giardini di Natale, sta vincendo. E che visto quest’anno un ulteriore potenziamento con l’apertura di due nuove casette di legno e un programma ancora più ricco di appuntamenti musicali dal vivo.

«È un progetto che stiamo portando avanti con successo - conferma Roberto Rigoni, vicesindaco e assessore allo sport del comune di Asiago - anche in virtù di numeri importanti, in continua crescita. Lo scorso anno le casette in legno erano 19, mentre quest'anno siamo saliti a 21, ma negli anni a venire, sono probabilmente destinati a raddoppiare. Il nostro punto di partenza è stata la creazione dell'Associazione Giardini di Natale, formata dai negozianti asiaghesi, che si sono dunque consorziati per scongiurare la presenza di ambulanti provenienti da fuori, spesso con prodotti di origine cinese o comunque di indubbia qualità. Da parte sua l'amministrazione ha deciso, proprio con l'obiettivo di rilanciare i mercatini in chiave turistica, di non far pagare la Cosap, ossia la tassa del suolo pubblico, con la promessa che poi quei soldi vengano almeno in parte investiti negli appuntamenti all'aperto, come concerti di musica, eventi di intrattenimento e quant'altro».

«Anche quest’anno – aggiunge il vicesindaco di Asiago – abbiamo voluto dare un forte segnale all’economia turistica, in un momento di grave crisi economica nel quale si trovano anche le aziende del nostro territorio. Grazie alla motivazione dei nostri commercianti stiamo compiendo un significativo passo in avanti nell’arricchimento dell’offerta turistica invernale fornendo ai potenziali ospiti l’occasione giusta per venire ad Asiago nei fine settimana precedenti al Natale. Il mercatino natalizio è stato abbellito ed arricchito con nuove location attrattive, che sono già state notate. Le bande che animeranno le vie del centro, la casetta di Babbo Natale e le casette in legno, contribuiranno a creare un clima natalizio suggestivo, in grado di attrarre molti turisti».

I “Giardini di Natale” di Asiago resteranno aperti nell'ultimo week-end di novembre, e poi in dicembre l'1 e il 2, dal 7 al 9, il 15 e il 16 dicembre e poi tutti i giorni dal 22 dicembre al 6 gennaio 2013 con orario dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Tutte le domeniche e dal 26 dicembre al 6 gennaio orario continuato dalle 10.30 alle 19.

 

nr. 41 anno XVII del 24 novembre 2012

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