NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Cinema parrocchiali, nuova era con il digitale

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Cinema parrocchiali, nuova era con il digitale

A Sandrigo installata a marzo la prima sala digitalizzata nel Vicentino

Don Venanzio Rigoni: «Acquistata in un multisala un'apparecchiata usata»

 È il cinema-teatro "Arena" di Sandrigo la prima struttura nel Vicentino che si è dotata di una strumentazione digitale che sarà perfettamente efficiente con l'entrata in vigore della nuova normativa, alla fine del 2014. L'acquisto, avvenuto nel mese di marzo, riguarda in realtà un'apparecchiatura usata, anche se perfettamente efficiente in quanto utilizzata in un multisala e quindi in grado di adeguarsi alle future tecnologie. 

«È stata un'occasione - conferma don Venanzio Rigoni, parroco di Sandrigo - e visto che ho trattato personalmente il prezzo, posso dire che ci è costato circa la metà (attorno ai 30 mila euro, ndr.) rispetto a quelli che sono i costi che si sono fatti in questa settimana. Per quanto riguarda invece il tipo di apparecchiatura la cosa è stata seguita dalla commissione dell'Associazione Arena. Diciamo che siamo stati fortunati visto che l'input è arrivato da uno dei nostri volontari che lavora per l'appunto in una multisala di Padova e che ci ha dato la giusta indicazione».

«Nel giro di qualche anno avremmo comunque preso questa decisione per garantire un futuro - aggiunge il parroco di Sandrigo - mentre per quanto riguarda il cineforum e le altre attività, come detto spetta all'Associazione Arena. Tocca ora a loro sviluppare l'attività del cineforum, che coinvolge anche i residenti non solo residenti a Sandrigo».

Per il cinema di Sandrigo, così come lo saranno altri ambienti simili nel Vicentino, aver aderito alle nuove tecnologie significa garantirsi il futuro, anche per tutte le altre attività. «Il cinema teatro Arena - spiega don Rigoni - rappresenta per Sandrigo una sala polifunzionale importante, oserei dire l'unica di questa capienza. Oltre ad appuntamenti di cinema e teatro ospita anche incontri, presentazioni di libri ed iniziative varie. Sono convinto e lo dico a livello generale, che se dovessero morire le sale non verrebbe penalizzato solo il cinema ma tutto uno sviluppo culturale e sociale del territorio. A Sandrigo abbiamo l'esempio di come questa struttura sia diventato un contenitore di cultura, ma anche di divertimento e occasione per ritrovarci assieme».

 

A Vicenza il cinema Primavera di Santa Bertilla "anticipa il futuro"

Don Luigi Simoni: «Ma entro il 2015 serviranno nuovi investimenti»

Cinema parrocchiali, nuova era con il digitale (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Lo slogan riportato, in chiara evidenza, anche sul sito internet www.cinemaprimavera.it non lascerebbe spazio a dubbi: "Il cinema Primavera anticipa il futuro. Proiezione digitale". Eppure a Santa Bertilla, popoloso e storico quartiere di Vicenza, non sarà questo l'investimento definitivo con il passaggio alle nuove tecnologie. A spiegare la situazione è il parroco, don Luigi Simoni.

«È vero, nella nostra sala siamo passati al digitale - spiega don Simoni - ma fra 2-3 anni questa apparecchiatura non andrà più bene, visto che solo pochi film prodotti in futuro potranno essere letti dalle apparecchiature di cui oggi disponiamo. Non c'è dubbio che per proseguire l'attività cinematografica, tra cui quella del cineforum, sarà quindi necessario procedere a nuovi investimenti. Noi speriamo di poter accedere ai contributi di cui si parla e a tal proposito abbiamo presentato la richiesta in tal senso. Ma sarà necessario farci aiutare da persone generose, perché la gestione delle attività parrocchiali e anche dell'attività legata al cinema non ci garantisce guadagni in grado di fare particolari investimenti».

Il cinema teatro Primavera, che ha sede in via Ozanam 11, ha una lunga e prestigiosa storia che si avvia al mezzo secolo. L'edificio venne infatti eretto nel 1966 come prima opera della neo parrocchia di Santa Bertilla: una struttura modernissima per quei tempi con le proiezioni effettuate da un proiettore 35mm Pio Pion Eureka 12 con lanterna a carboni e il sonoro garantito da un unico altoparlante centrare retroschermo e amplificato da un amplificatore a valvole da 100 watt monofonico. Nei decenni la struttura ha subito numerose modifiche e di messa in sicurezza ed oggi è un impianto a sala unica, platea e gradinata, per un totale di 330 posti a sedere, gestito dalla Parrocchia attraverso circa 60 volontari. Risale invece al 1990 la nascita del Circolo Cinematografico, che promuove attività culturali di vario genere. Le più importante sono le rassegne "Incontri cinematografici" e "Fermento Cinema" che richiamano appassionati residenti di tutta la città.

«Con l'approdo del digitale - ammette con Luigi Simoni - siamo di fronte ad una svolta epocale, anche in questo caso che finirà con il portare vantaggi a grandi gruppi internazionali. Noi, come credo molte altre parrocchie sparse nel Vicentino, nel Veneto e in Italia, faremo di tutti perché non finisca tutta, anche se il momento economico non è proprio dei migliori. Siamo in tanti, cercheremo di organizzarci e di aiutarci per non disperdere un patrimonio che non è solamente culturale e cinematografico, ma anche sociale».

 

nr. 42 anno XVII del 1 dicembre 2012

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