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(g. ar.)- A partire dall'11 ottobre e proseguendo poi il 15 novembre In Piazza ha disegnato un'agenda speciale per il Giro a Vicenza. Che ne valesse la pena non avevamo dubbi fin dall'inizio, ma che poi il seguito fosse così convinto era un quesito tutto dal scoprire. Fatto sta che l'accoglimento dell'evento è ostato molto convinto al punto che ci sentiamo del tutto confortati nel proseguire lungo la strada annunciata appunto in ottobre, alla prima delle tre puntate finora realizzate e cioè programmando per i prossimi mesi, giusto fino a maggio, altre quattro trasmissioni almeno che ci daranno modo di valutare spiegare e chiarire punto per punto i particolari di questo evento così importante per la città di Vicenza e per le sue tradizioni sportive.
Dal primo incontro con direttori sportivi, meccanici e massaggiatori, siamo passati in novembre ai Comuni maggiori interessati al passaggio della tappa che si concluderà a Vicenza e abbiamo invitato a questo scopo i sindaci. Arriviamo così all'ultimo dei primi tre appuntamenti dedicato invece ai corridori, ad un mondo che del Giro è centro e cuore, ai protagonisti veri di questo grandissimo spettacolo che va in scena ogni anno seguito da centinaia di migliaia di persone, tifosi o no, e che si mostra per quello che è, cioè fatica e generosità, rischio e coraggio, tra l'altro senza pretendere in cambio alcun biglietto d'ingresso, perché è del tutto gratuito. È davvero uno spettacolo extra quello che per il prossimo maggio Vicenza Sport e Moreno Nicoletti che ne è il primo ispiratore stanno preparando per la tappa che si concluderà in viale Roma 17 anni dopo. Ma forse ancora più stimolante per lo spettacolo è il disegno del finale di questa tappa che prima di arrivare a Vicenza comincerà da Montebello una variante verso Lonigo e Orgiano per poi salire sui Colli Berici a Villaga e affrontare in questo modo un finale quanto mai interessante anche dal punto di vista tecnico. È stato proprio il disegno del percorso da Montebello a Vicenza l'oggetto dell'ultima trasmissione di In Piazza prima della sospensione per le feste di Natale; si tratta di un percorso carico di difficoltà molto importanti al punto che si potrebbero prevedere conseguenze dirette sulla classifica finale del Giro se soltanto si verificassero un paio di coincidenza. L'attraversamento dei Colli Berici, che avviene a partire da Villaga dopo oltre 200 chilometri di corsa, è infatti quanto di meno prevedibile e di più ostico si possa immaginare per un finale di tappa di questo livello: salite e discese, alcune salite particolarmente dure, strade non larghissime, la fatica che monta dopo tanta strada già percorsa, e naturalmente la voglia di vincere, di mettere la propria ruota davanti a tutte le altre. Un cocktail come questo richiama le migliori risorse fisiche e di orgoglio da investire nell'impresa di arrivare primi a Vicenza in Viale Roma.
Tra i protagonisti assoluti è facile pensare ci saranno proprio i ragazzi che abbiamo ospitato a In Piazza, da Brambilla a Battaglin, da Sella a Furlan, i primi due veri specialisti del difficile mestiere dello scalatore. Tutti pronti o quasi: in gennaio riprendono gli allenamenti a tutto campo che per un professionista implicano circa 30mila chilometri all'anno tra preparazione e gare vere e proprie, al punto che uno qualsiasi di questi corridori vi può dire con la massima tranquillità che è proprio in gara che si allena meglio per ottenere il massimo della continuità tra riserve di energie e sforzo espresso. Il conto alla rovescia dunque sta per cominciare.
Alla trasmissione di In Piazza, ultima dell'anno prima di riprendere con il 12 gennaio, hanno partecipato MARINO BASSO campione del mondo a Gap nel 1972, ENRICO BATTAGLIN CSF Colnago, GIANLUCA BRAMBILLA Omega Pharma, ANGELO FURLAN Cristina Watches, EMANUELE SELLA Androni Giocattoli, MORENO NICOLETTI organizzatore della Vicenza Sport e procuratore sportivo e CLAUDIO PASQUALIN avvocato e procuratore sportivo. Di supporto a questa puntata di In Piazza abbiamo chiesto ed ottenuto la partecipazione di Mauro Dalla Pozza che per TVA tra l’altro è appunto l’esperto di ciclismo.
