NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Nel Vicentino il business del golf si allarga

La provincia berica ospita tre impianti di alto livello, mentre tra Sarcedo e Zugliano verranno investiti 100 milioni di euro. Intanto il Veneto eletto a livello mondiale “Destinazione da scoprire per il 2013”

facebookStampa la pagina invia la pagina

Nel Vicentino il business del golf si allarga

ECCO LE SCHEDE DEI 3 IMPIANTI IN PROVINCIA

GOLF CLUB ASIAGO
Sede: Asiago
Buche: 18 
Lunghezza del campo: 6.067 metri 
Rilievo: collinare 
GOLF CLUB COLLI BERICI 
Sede: Brendola
Buche: 18 
Lunghezza del campo: 5.798 metri 
Rilievo: collinare 
GOLF CLUB VICENZA 
Sede: Creazzo 
Buche: 9 
Lunghezza del campo: 2.907 metri 
Rilievo: pianeggiante 

(C.R.) Tre impianti esistenti da anni nel Vicentino - il Golf Club Asiago in Altopiano, il Golf Club Colli Berici a Brendola e il Golf Club Vicenza a Creazzo - e uno che sarà pronto nel 2015, ossia quello tra Sarcedo e Zugliano per il quale è previsto un investimento complessivo da 100 milioni di euro. Ma un progetto nel cassetto esiste anche a Bassano del Grappa. Insomma il golf nel Vicentino è in pieno sviluppo proprio nell'anno in cui la Iagto - la prestigiosa associazione internazionale degli operatori del turismo golfistico – ha eletto il Veneto “Destinazione golfistica da scoprire per il 2013”. L'autorevole associazione è composta da oltre 160 di giornalisti “golf leader” internazionali in 33 Paesi, che hanno certificato la nostra regione, dove sono presenti 45 green, come “gemma sconosciuta” del golf mondiale. Senza dimenticare che questa disciplina, in continua ascesa nel mondo e in Italia per numero di praticanti, dai Giochi estivi 2016 in Brasile diventerà sport olimpico.

 

Marino Finozzi, assessore regionale al turismo: «Dobbiamo catturare

i molti praticanti del Nord-Europa che vanno in Spagna e Portogallo»

Nel Vicentino il business del golf si allarga (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)È stato il vicentino Marino Finozzi, assessore regionale al turismo, a ritirare personalmente a Faro (Portogallo), il riconoscimento assegnato al Veneto. «In pratica – spiega Finozzi – con questo premio il Veneto diventa una "Golf destination" che ha tutti i requisiti per soddisfare ogni appassionato, che sa di poter venire da noi soddisfacendo tutte le aspettative che ha sia nel gioco, sia nella qualità della vita. Il risultato raggiunto non nasce dal caso perché la Regione sta lavorando in questa direzione dalla scorsa legislatura, precisamente dal 2007 ad un progetto che io ho preso in mano volentieri e con grande entusiasmo nel mio ruolo di assessore al turismo dopo l'elezione nel 2010: abbiamo fatto bene perchè stiamo raccogliendo ottimi risultati. Il progetto comprende un’iniziativa di promozione integrata del comparto denominata “The Veneto Fine Wine & Cuisine Golf Tour”: un road show proposto nei più famosi campi da golf europei, e non solo, per presentare una proposta forte di 45 Green, presenti nei territori di tutte le sette province, dei quali un ventina di standard internazionale, di cui fanno parte anche gli impianti presenti nel Vicentino».

«Non c'è dubbio che il marchio 2013 rappresenta una grossa opportunità - aggiunge Finozzi - che noi cercheremo di sfruttare al massimo, anche con operazioni concrete che sono già state pianificate e programmate già dalle prossime settimane: mi riferisco in particolare alle nostre presenze negli stand della Bit di Milano e degli altri saloni internazionali del turismo, a partire da quelli previsti a Monaco di Baviera, Berlino e Londra. Il nostro obiettivo è “catturare” parte degli appassionati golfistici del Nord Europa, in particolare Inghilterra, Paesi scandinavi e Germania, che vanno in Spagna e Portogallo a giocare a golf: noi dovremo essere bravi nel proporre a loro un'alternativa che oltre al golf comprende anche l'arte e la cucina».

Il Ciset, il Centro Internazionale Studi sul Turismo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha valutato in un indotto di quasi 100 milioni l’anno solo prendendo in considerazione i mercati esteri appena elencati, mentre a livello mondiale si tratta di un mercato valutabile in 120 miliardi di euro l’anno. «Si tratta di un’opportunità di crescita economica – conclude Marino Finozzi – che non riguarda solo il comparto turistico ma anche l'indotto. Sicuramente anche nel Vicentino le prospettive sono incoraggianti: quello di Asiago è il più prestigioso campo di montagna, i due alle porte di Vicenza hanno buone potenzialità mentre quello che nascerà nell'Alto Vicentino è destinato a diventare un modello a livello internazionale, anche per il fatto che si tratta di una struttura aperta vista la presenza di parchi e piste ciclabili. E qualcosa di importante sta per nascere anche a Bassano del Grappa».

 

Sergio Vellar, direttore Golf Asiago: «Per i turisti

bisogna proporre pacchetti innovati di alta qualità»

Nel Vicentino il business del golf si allarga (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Chi ha brindato all’elezione del Veneto come meta internazionale del 2013 è sicuramente il Golf Club Asiago, che fra le strutture vicentine è sicuramente quella in assoluto la più turistica, con oltre la metà dei soci e degli iscritti che sono villeggianti provenienti da altre province e dall’estero. «È un obiettivo che a livello regionale rincorrevamo da cinque anni –

 spiega il direttore Sergio Vellar – e che rappresenta un importante biglietto da visita per tutte le strutture ricettive. Va sottolineato che il riconoscimento arriva dai tour-operator di tutto il mondo: è proprio a loro che ora dobbiamo essere in grado di fornire dei pacchetti turistici allettanti, in grado di garantire quanto viene richiesto dal cliente, dai centri benessere alle visite alle ville venete, sino ad un enogastronomia di grande qualità, come sa proporre la cucina veneta. Il Golf Asiago propone già tutti questi servizi, a cominciare dal servizio di navetta dall’aeroporto di Venezia, ma con questo riconoscimento sarebbe bello riuscire a proporre ad esempio una settimana in cui il turista si può cimentare in tre campi diversi, magari alternando mare, terme e montagna: in questo modo, sempre per restare nell’esempio, un golfista straniero può rimanere due giorni al Lido di Venezia, due giorni ad Abano Terme e due giorni ad Asiago, per poi concludere con il settimo e ultimo giorno da trascorrere a visitare Venezia. Tutte queste strutture sono distanti tra loro un’ora, massimo un’ora e mezzo di auto, quindi questo tipo di offerta innovativa può essere lanciata subito».

La struttura altopianese si è lasciata alle spalle un’annata molto positiva. «I risultati del 2012 - precisa il direttore del Golf Asiago, che sta portando il nuovo progetto voluto dalla presidenza di Irene Gemmo - ci stanno dando ragione visto che i passaggi nell’anno appena concluso sono quasi 11.800, in crescita rispetto all’anno precedente, aspetto non di poco conto se si considera la situazione di crisi economica che attanaglia non solo il nostro Paese ma tutto il mondo. In questo 2013, in cui per potremo presentare un marchio di grandissima qualità riconosciuta, dovremo essere anche bravi nel lavoro di promozione, nel quale dovranno essere considerati come stanno cambiando gli scenari turistici internazionali: inutile nascondersi che i tedeschi sono in calo, mentre sono in aumento i turisti russi, dell’Europa dell’Est e dell’Est asiatico. È proprio su questi ultimi che campi da golf del Veneto, tutti assieme, dovranno presentare le loro offerte».

E il futuro del golf? Il direttore Vellar non ha dubbi. «È uno sport in ascesa, ma bisogna lavorare anche con la base per garantirsi il futuro. Noi, al Golf Club Asiago, abbiamo creato una Golf Accademy che vede iscritti una sessantina di ragazzini, sia residenti in Altopiano che figli di turisti. Uno sforzo che darà i suoi frutti negli anni».

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar