NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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La missione impossibile dei pendolari

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La missione impossibile dei pendolari

E poi accadono altre cose strane, quelle più strane, ma a bordo dei treni e sotto gli occhi dei viaggiatori.

DARIO BERTI- Ho visto una signora salita a Bassano alle 7,20 con un cagnolino che teneva in grembo venire espulsa dal controllore nonostante non ci fosse alcun problema di affollamento. È accaduto solo perché il regolamento dice che dalle 7 alle 9 non si possono portare animali. La signora è scesa a Cassola e nonostante la sua età avanzata ha dovuto attendere il treno un paio di ore. Tutto questo per un regolamento che è assolutamente cieco e di cui spesso non sappiamo assolutamente niente…

OLIVIER BREMER- BlaBla non ha inconvenienti di questo genere, basta annunciare, sentire le risposte e agire di conseguenza, con noi viaggiano cani, gatti, tartarughe e ogni genere di animale. Non c’è problema quando sono i cittadini a mettersi d’accordo direttamente e ad organizzarsi.

La missione impossibile dei pendolari (Art. corrente, Pag. 4, Foto generica)La Polizia Ferroviaria come se la cava con le situazioni dei passaggio a livello che restano chiusi o aperti a oltranza?

GIANCARLO TOLFO- Spesso succede che in fase di manutenzione delle linee per sbaglio si toccano i dispositivi che aprono o chiudono automaticamente le sbarre. Sulla Vicenza-Schio proprio per l’interruzione del segnale che governa il movimento delle sbarre succede spesso; ma succede anche per effetto di eccessivo freddo, gelo o neve per intenderci. Sulle linee di grande percorrenza non ci sono quasi più passaggi a livello per cui gli inconvenienti di questo genere sono rarissimi, comunque c’è da dire che su queste linee si fa più attenzione da parte delle ferrovie; il che non accade sulle linee minori o trasversali, quelle dei pendolari: con i nuovi orari e vista la diminuzione dei treni regionali una qualsiasi rottura del passaggio a livello ha il potere di provocare ancora più disagi proprio ai pendolari che sono sempre le prime e principali vittime di ogni situazione di disagio in cui il servizio cala di intensità o di frequenza e di qualità.

Perché nessuno spezza una lancia per i pendolari dimenticati perfino più dei carcerati che sono oggi 60mila per 34 mila posti disponibili?

DARIO BERTI- Non abbiamo forza contrattuale, siamo una categoria non protetta, ci sono associazioni consumatori attive ma lo sono per tutte le categorie di consumatori. Per i pendolari non c’è particolare attenzione; insomma, possiamo dire che non facciamo massa d’urto, non facciamo peso elettorale…

La missione impossibile dei pendolari (Art. corrente, Pag. 4, Foto generica)VERONICA GRILLO- C’è la carta dei servizi e la possibilità di protestare on line con delle mail che chissà da chi vengono viste e quando: abbiamo chiesto più volte i dati e i riscontri delle prestazioni dei treni ma una risposta scritta non l’abbiamo mai avuta. Io da parte mia dubito di tutto a partire dai numeri che ci danno e con la spiegazione circa i bonus che ci danno. Il risarcimento di 30 euro per un anno di sofferenze e con la sicurezza che vediamo costantemente a rischio sono davvero ridicoli.

GIANCARLO TOLFO- Vi segnalo che a Mestre c’è un ufficio che si occupa delle ferrovie, della sicurezza e del numero di passeggeri che viaggiano su ogni treno: c’è la possiblità di rivogersi qui e avere qui delle risposte adeguate: il fatto è che non tutti conoscono l’esistenza di questo ufficio…

nr. 01 anno XVIII del 12 gennaio 2013

 

 

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