Claudio Catagini, sindaco di Altavilla: «Grandi progetti ma prima bisogna risolvere il contenzioso con gli ex titolari della cava»
Storia abbastanza curiosa e originale quella di Altavilla Vicentina dove il laghetto di via Tovo, che si vede transitando a fianco della provinciale collegata con la zona industriale di Vicenza da un lato e con la provinciale del "Melaro" dall’altro, è attualmente vincolato da un contenzioso tra la locale amministrazione e una nota industria di escavazioni della provincia, la Vaccari di Montecchio Precalcino.
Il laghetto di Altavilla, che è ancora senza nome («Ma appena ne entreremo in possesso ci siamo ripromessi di farlo subito», la promessa Claudio Catagini, sindaco di Altavilla) ha davvero una storia curiosa. A raccontarla è proprio il primo cittadino. «Negli Anni Settanta e Ottanta l'area è stata sottoposta ad una serie di scavi visto che qui sorgeva una cava di basalto, un materiale particolarmente prezioso e richiesto. Ebbene, il lavoro di escavazione non ha riguardato solamente l'area della collina ma ha coinvolto anche la superficie, al punto che una volta esaurita la cava di fatto è rimasto un grande cratere che poi ha portato alla nascita di un laghetto naturale. La verità è che quest'ultimo, in parte anche casualmente, è diventato dimora di animali rari e preziosi, ad esempio come gli aironi, i cigni bianchi e i cigni neri, e anche altri uccelli spesso in transito dall'Europa al nord Africa. Attorno al laghetto, nel perimetro esterno che sarà lungo 700-800 metri, si può camminare mentre anche le panchine che sono state posizionate consentono un po' di relax. Di certo si tratta di un'area che noi vorremmo valorizzare».
Il sindaco Catagini si ferma. E poi riprende. «Come detto in questo momento il Comune non è proprietario dell'area - ribadisce Catagini - e quindi non può operare in nessun modo, anche se dentro al cassetto abbiamo un progetto ambizioso e davvero interessante. Si tratta infatti di una zona, che è ad uso pubblico ma che essendo recintata viene chiusa ogni sera, che noi riteniamo strategica come punto di partenza per le passeggiate, sia a piedi che in bicicletta: rappresenta infatti una porta d’ingresso sia per quanto i colli Berici sia per quanto riguarda il centro del paese, visto che da qui c'è il percorso pedonale attraverso il quale si può raggiungere il Parco del Brolo, a fianco di Villa Morosini».
Sulla vicenda che tiene “bloccato” il progetto il sindaco Catagini precisa «che noi ai titolari della Vaccari abbiamo fatto una proposta che non è stata accettata e per cui il rischio è che la vicenda si protragga ancora per qualche anno per poi finire in tribunale. Ovviamente se gli stessi imprenditori decidessero di tornare a confrontarci noi saremmo ben felici di risolvere il problema. Ma non siamo disponibili a farlo e trovare una soluzione che comporta delle ferite al territorio e alle persone del nostro comune».
nr. 02 anno XIX del 19 gennaio 2013