NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Un esercito preoccupato solo di donare

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Un esercito preoccupato solo di donare

C’è effettivamente un ruolo sociale che il volontaria rappresenta al punto che basterebbe forse pensarlo più correttamente da parte della politica per risparmiare moltissime risorse.

VANNI POLI «Penso che la maggior parte delle associazioni che danno prestazioni di servizio nascono da bisogni molto precisi. Di fronte a situazioni di mancanza di servizio emarginazione o altro nasce l’esigenza di risolvere le difficoltà affrontandole e la gente sa mettersi assieme e cercare le soluzioni che sempre si riesce a trovare dandosi da fare assieme. Si arriva anche a doverci spesso affiancare alla pubblica amministrazione che eroga le prestazioni come comuni e Ulss; spesso capita anche che ci si scontri con comuni regione e amministrazioni varie; ci sono provvedimenti assurdi ad esempio quelli delle Regione nei confronti dei disabili, si tratta di decisioni che non si possono accettare supinamente».

ALBERTA ALGHISI «Se noi razionalizzassimo e dessimo sempre ottima qualità sfruttando i margini possibili potremmo farcela; se in passato ci sono stati sprechi oggi è chiaro che non si può più e si deve rivedere tutto o quasi».

VANNI POLI «Ma l’errore è quello dei tagli trasversali che sono stati operati dal governo senza minimamente badare a che cosa e come si tagliava. Ci ha provato su questa linea anche l’Inps in questi ultimi giorni tagliando in modo indiscriminato e scoprendo poi dopo le proteste che non si poteva fare così. Se e quando passerà la crisi vedremo. La giunta regionale del Veneto sta aspettando ad esempio di sapere come e quando applicare quel capolavoro del piano sanitario che è un ammasso di dichiarazioni senza indirizzo se non generale, che non stabilisce niente di niente e che quando arriverà il momento di farne una faccenda pratica darà del filo da torcere a tutti, a partire proprio da chi l’ha pensato».

MARIANO MORBIN «Bisogna ragionare secondo noi anche su un altro tema: come Fidas abbiamo 82 gruppi ed è possibile che ci siano mosche bianche ma la stragrande maggioranza delle persone è fortemente e seriamente impegnata a svolgere fino in fondo il proprio ruolo di donatore; mi domando quante persone costrette a lavorare fino a 70 anni potranno continuare a fare il donatore, per non domandarsi anche come faranno i nonni in queste stesse condizioni ad aiutare i genitori giovani e continuare ad accudire i nipotini».

VANNI POLI «Bisogna dire però che il volontariato è formato già oggi anche da gente che lavora per cui questo discorso forse potrebbe essere corretto. Il problema è quello della cultura del volontariato e di come va promosso e non tagliato, come vanno promossi i servizi disponibili, come finiscono i finanziamenti e tutto il meccanismo di distribuirli».

ALBERTA ALGHISI «Voglio ricordare l’associazione di midollo osseo che fa un po’ da ponte tra donazione di sangue e donazione di organi; è importantissima in Italia e per noi è vitale. Con l’Admo siamo partiti in ottobre con la raccolta di cellule staminali dal cordone ombelicale, una nuova attività a disposizione di tutti coloro che ne hanno bisogno».



nr. 02 anno XIX del 19 gennaio 2013

 

 

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