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Claudio Rancan, sindaco di Trissino: «Un percorso di 5 km attorno
al bacino di laminazione, ma il sogno è proseguimento verso Recoaro»
Un'altra realtà di pista ciclabile in provincia, in assoluto una delle più importanti e frequentate, anche per il contesto paesaggistico, è quella che per buona parte corre parallela al torrente Agno, nell'ovest vicentino: si tratta di un collegamento che partendo dal comune di Arzignano, all'altezza della frazione Tezze, prosegue poi a nord, attraversando tra gli altri i comuni di Trissino e Cornedo Vicentino, e arrivando sino a Valdagno.
«In effetti si tratta di circa 15 chilometri - spiega Claudio Rancan, sindaco di Trissino - molto belli sotto il profilo dell'ambiente e del paesaggio con scorci stupendi e per questo molto frequentati se si esclude il periodo invernale. C'è da dire che è un tratto utilizzato soprattutto nei giorni festivi o prefestivi, in quanto si tratta di un percorso riservato agli amanti della bici e dell'aria aperta, più che per chi deve spostarsi per lavoro. Sicuramente questa ciclabile è molto apprezzata in quanto a parte un breve tratto a Cornedo, il percorso è ricavato lontano dalla provinciale e quindi si può pedalare respirando aria buona e non contaminata dallo smog».
Proprio il comune di Trissino, nell'ambito della costruzione del grande bacino di laminazione, vedrà nascere un'altra pista ciclabile. «Sorgerà nel perimetro dello stesso bacino - spiega il sindaco Rancan - e diventerà un anello di quasi 5 chilometri, anche in questo caso in un paesaggio bellissimo, lontano dai gas di scarico. Il tutto sarà realizzato alla volta ultimato il bacino di espansione, quindi come tempi siamo nell'ordine di almeno 4-5 anni. Su uno degli argini dell'Agno questo tratto di pista ciclabile andrà a sostituire quello attuale con la possibilità dunque di affrontare l'anello e poi potersi dirigere verso nord o verso sud».
Sulla possibilità che questa pista ciclabile possa essere ulteriormente allungata il sindaco di Trissino non ha voce in capitolo, anche se ha una speranza. «Si tratta di eventuali collegamenti - conclude Claudio Rancan - che non riguardano il mio territorio, senza quindi la possibilità di poter essere coinvolto. Non c'è dubbio tuttavia che il sogno è quello che questo tratto di 15 km possa diventare più lungo. Il discorso vale per un eventuale collegamento a sud, verso Montebello tanto per capirsi, ma qualcosa di più importante potrebbe nascere a nord: a Valdagno esiste infatti un progetto, che per il momento è sulla carta, del proseguimento della pista ciclabile sino a Recoaro, quindi in montagna. Se venisse realizzato diventerebbe davvero un qualcosa di innovativo e spettacolare. Perché a quel punto, l'intero tratto, compreso quello che transita per Trissino potrebbe essere attrezzato con aree di sosta per il pic-nic e altri servizi per gli amanti della bicicletta».
Marcello Vezzaro, sindaco di Caldogno. «Diverse piste ciclabili
potranno sorgere lungo gli argini dei fiumi dopo il loro allargamento»
Nel giro di 4-5 anni uno dei comuni del Vicentino con la maggiore presenza di piste ciclabili, in proporzione al territorio, potrebbe diventare quello di Caldogno. È quanto "promette" il sindaco Marcello Vezzaro, che ha in mano una serie di progetti, il tutto nell'ambito di una filosofia complessiva. «L'obiettivo finale - attacca il primo cittadino di Caldogno - è quello di un piano di mobilità più lenta di quella attuale che, in certi tratti, prevede la realizzazione di sensi unici, con la creazione di piste ciclabili a fianco della strada. Tuttavia il nostro studio sarà particolareggiato e attento perché l'intenzione è di costruire dei tratti non fini a sé stessi, ma collegati tra loro in modo da permettere a chiunque di transitare attraverso il nostro paese in sicurezza».
Uno degli "assi nella manica" per la realizzazione delle piste ciclabili riguarda la realizzazione del grande progetto del Centro equestre, ormai in fase di decollo. «Proprio nell'ambito della realizzazione di questa grande opera - conferma il primo cittadino di Caldogno - abbiamo inserito diversi progetti riguardanti le piste ciclabili: una di queste, partendo proprio dal Centro equestre, collegherà la frazione di Rettorgole, dove poi verificheremo la possibilità di collegarla a qualche altro tratto diretto verso Vicenza. Sempre la frazione Rettorgole potrebbe essere collegata, attraverso un'altra pista ciclabile, con la nostra cittadella dello sport e anche questo è un obiettivo a cui teniamo molto. Sono progetti che almeno in parte noi contiamo di realizzare in un paio d'anni».
Ma sul tavolo di sono anche altre idee e progetti. «Una delle compensazioni - aggiunge Vezzaro - che a suo tempo, come comune di Caldogno, avevamo chiesto all'allora commissario Costa, nell'ambito della costruzione della base americana Dal Molin 2, era la realizzazione di una pista ciclabile che mettesse in collegamento via Sant'Antonino, quindi di fatto alle porte del centro di Vicenza, con la zona di Cresole, altra nostra frazione. Ora c'è da capire se verrà rispettata questa promessa e soprattutto se ci sono i fondi a disposizione».
In tal senso contatti continuano ad esserci con l'amministrazione di Vicenza, «a cominciare - conclude Marcello Vezzaro - dalla pista ciclabile destinata a sorgere lungo il fiume Bacchiglione, che da Polegge dovrebbe arrivare sino a Vivaro di Dueville, peraltro non lontano dal bacino di laminazione. Proprio quello degli argini dei fiumi è un discorso futuro importante perché il loro potenziamento prevede anche l'allargamento. E una volta risolto il problema delle proprietà private, ci sarebbe ampiamente lo spazio per creare nuove piste ciclabili proprio lungo gli argini».
nr. 03 anno XVIII del 26 gennaio 2013
