NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Riflettori accesi sul Giro a Vicenza

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Riflettori accesi sul Giro a Vicenza

Riflettori accesi sul Giro a Vicenza (Art. corrente, Pag. 4, Foto generica)Tanto è vero che un corridore in genere se ne va da una squadra si porta il massaggiatore e spesso anche il meccanico.

FABIO BALDATO- Il corridore affermato fa proprio così perché si tratta in effetti di rapporti preziosi che funzionano e quando qualcosa funziona non si cambia. Intanto sto guardando a Alessandro Ballan che dopo l'incidente sta lavorando moltissimo con le terapie. Abbiamo bisogno di lui anche se non ci sarà alle classiche. Io credo che sia possibile vederlo al Giro. È uno che recupera con una forza straordinaria, fosse capitato ad altri sarebbero ancora a letto, lui no. Credo che sotto sotto anche lui ci creda e che alla fine ce la faccia perché è un ragazzo che sa anche trascinare la squadra. Per quanto riguarda la squadra stiamo vedendo tra quelli che vanno al Tour e quelli che potranno essere al Giro. Non so Gilbert e Ushov, ma sicuramente Taylor Finney che l'anno scorso è stato maglia rosa e ha vinto il prologo; è uno tra l'altro che ha vissuto a Marostica e si presta molto ai tifosi che gli vogliono molto bene. Con lui, italiani come Santaromita e altri e magari anche proprio Alessandro Ballan. Vediamo quando usciamo dalle classiche che cosa possiamo fare. Uno dei nostri appuntamenti sono proprio le classiche, dalla Roubaix alla Liegi: avremo una squadra competitiva anche se nostri uomini come ad esempio Cadel Evans saranno concentrati sulla preparazione del Tour. Torno su Ballan per dire che sicuramente è stato segnato dall'incidente: per qualche minuto ha temuto il peggio e io con lui, ma dopo una settimana già parlava di come fare per tornare al meglio: ora si sottopone a fisioterapie sei ore al giorno come se si allenasse in bicicletta e naturalmente sta recuperando. La costanza, il lavoro e la continuità pagano sempre. Credo che recupererà interamente.

Torniamo ora all'organizzazione: come funzionerà l'arrivo e la logistica che ospiterà tutto il gruppone compresi i 200 giornalisti?

MORENO_NICOLETTI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)MORENO NICOLETTI- Abbiamo richieste precise e Assindustria ci sta aiutando al massimo mettendoci a disposizione qualsiasi cosa chiediamo. Stiamo per chiudere gli ultimi particolari: non è uno scherzo far muovere tante persone che debbono lavorare e quindi debbono avere a disposizione spazi ampi e funzionali: tutto verrà sistemato a Palazzo Bonin e per quanto riguarda i corridori pensiamo di fare in modo che non ci siano intoppi perché tutti se ne debbono andare subito in Trentino per la tappa del giorno dopo e quindi ci deve essere il massimo della rapidità di spostamento per tutti.

GABRIELE VIALE- Abbiamo lavorato molto con i Comuni e naturalmente con Vicenza, c'è una serie di dinamiche delicate su cui abbiamo avuto massima collaborazione da tutti compresa AIM e tutto quanto concerne gli aspetti di circolazione della città. Parte ora una serie di conferenze sul territorio per vedere di valorizzarlo al massimo; per noi è un risultato essenziale perché i Colli hanno con questa del Giro una occasione irripetibile di visibilità in tutto il mondo. Cosa inedita, questa possibilità non l'hanno mai avuta ed è per questo che ci teniamo a che tutto vada benissimo anche dal punto di vista della sicurezza. Pensate che tre ore prima del passaggio chiudono le strade: è per avere il massimo risultato e non avere invece sgradite sorprese.

MORENO NICOLETTI- Abbiamo fatto sopralluoghi dappertutto chiesto materassi per coprire i punti difficili e pericolosi, abbiamo spiegato che va informata la popolazione delle strade chiuse per evitare che ci siano incidenti. Gli ultimi cinque chilometri da Tormeno a Vicenza lo abbiamo preparato in modo che tutto sia segnalato e pulito. Da Lapio all'arrivo sono 9 chilometri. Lì penso che tecnicamente la tappa dirà le cose definitive. Uno che se ne va nel percorso misto dei Colli non lo prendi più perché se ti va via per un paio di curve ti sparisce alla vista e anche psicologicamente è un problema per chi lo insegue.

Strade strette, difficile andare, difficile controllare tutto: però il percorso che avete scelto è fantastico.

MORENO NICOLETTI- Stiamo lavorando anche per organizzare delle navette che serviranno ad evitare che le strade siano piene di auto e camper. È abbastanza difficile la situazione proprio perché ci saranno problemi tecnicamente importanti per i corridori. Ci aspettiamo centomila persone quel giorno e quindi tutto deve essere fatto bene per dare il massimo dello spettacolo e invece il minimo, possibilmente niente, del rischio immaginabile.

FABIO BALDATO- Credo che per gli uomini di classifica potrebbe essere un momento non facile, come ha detto Nibali: potrebbe essere davvero una tappa “trappola”.

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