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Anche un impatto spettacolare del paesaggio è importante...
MORENO NICOLETTI- Bellissimo ma spero anche che saremo assistiti dal tempo perché se piovesse ad esempio ci troveremmo di fronte ad un elemento non prevedibile e non controllabile che in qualche modo cambierebbe la situazione di tutti.
FABIO BALDATO- In questo caso ricorderebbe ancora di più le strade e le classiche del nord dove bisogna stare davanti e controllare tutto. Qui specie nella discesa tecnica di Lapio bisogna sapere che cosa fare e sapere anche che si può determinare un'altra realtà della classifica: non dico che sia sicuro questo, ma certo la possibilità esiste.
MAURO DALLA POZZA- Non dimentichiamo che pochi giorni prima ci sarà l'arrivo a Vicenza della Mille Miglia che dopo il successo dell'anno scorso promette grande spettacolo. Trattandosi di Vicenza non dispiace affatto perché finalmente abbiamo la sensazione che ci si stia svegliano. Moreno, pensi che ci sarà qualche variazione al percorso tanto per renderlo più spettacolare ancora o questa è la versione definitiva?
MORENO NICOLETTI- Per assurdo vorrei anche Via Monti, 4,5 chilometri con una pendenza media del 18 per cento e quindi una peste vera e propria per chi soffre la salita. Non andrà così, non credo, ma se ci fosse qualche problema tipo una franetta altrove allora sì che si dovrebbe e si potrebbe ricorrere al passaggio per Via Monti. In quel caso...
Quali sono i progetti di un giovane corridore come Gatto?
OSCAR GATTO- Ho obiettivi sicuramente alle Strade Bianche in Toscana che è una delle corse a livello italiano che mi piacciono di più e ci ha sempre vinto uno straniero. Qualcosa ho perso proprio lì quando credevo di avere buone possibilità, ora dovrò recuperare. L'obiettivo principale per me è la Sanremo e poi penso alle classiche del nord anche se penso fortemente anche al Giro dove se vincessi una tappa sarei felicissimo. Oltre questo progetto ora come ora non so perché dopo il Giro si pensa al finale di stagione e i progetti diventano altri.
MORENO NICOLETTI- Ringrazio ancora gli industriali che ci aiutano a concludere quel che ci manca e punto ancora il discorso sulla finalità vera del nostro lavoro che è stata ed è quella di coinvolgere il più possibile tutti per valorizzare i Colli e farli conoscere il più possibile. I Colli sono ancora poco conosciuti pur avendo caratteristiche paesaggistiche culturali e di tanto altro di grande importanza e pregio. La tappa è un progetto a breve e diventa più ampio con altre cose di cui parleremo. A regime mettiamo anche l'idea di far diventare questa zona un percorso classico dei cicloturisti mettendo in sicurezza quel che si deve. Occorre sicurezza stradale più accurata ed è quanto cercheremo di ottenere come uno dei risultati principali di questa preparazione alla tappa. Il Giro è una occasione d'oro che non può essere sprecata.
nr. 04 anno XIX del 2 febbraio 2013
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