NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Riflettori accesi sul Giro a Vicenza

facebookStampa la pagina invia la pagina

Riflettori accesi sul Giro a Vicenza

Quarta puntata sul Giro a Vicenza ed una sorpresa dal... calcio: quanto rumore per Balotelli, perfino la polizia in assetto antisommossa; al ciclismo non capita mai roba del genere o sbaglio?

FABIO_BALDATO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)FABIO BALDATO- A noi non succede di sicuro, anche quando vinci cose straordinarie non si va oltre la gioia. Difficile che capiti, sono sempre riuscito ad arrangiarmi per quel che mi riguarda, ma anche i miei colleghi non hanno avuto inconvenienti di questo tipo, diciamo così.

Bene, ora facciamo il punto sull'organizzazione e sugli appoggi trovati da Vicenza Sport- Partiamo da Gabriele Viale

MORENO NICOLETTI- Avevamo pensato di chiudere in febbraio però ci sono eventi collaterali che costano e la ricerca sponsor la prolungheremo fino credo a marzo, perché abbiamo grandi progetti con le scuole come ”Giro Un Territorio” per un concorso che prevede un piccolo circuito in ogni Comune con premi per le scuole migliori e la conclusione con una staffetta il 12 maggio che in partenza da Gambellara porterà la bandiera di tappa fino all'arrivo a Vicenza. Sono tutte idee che vengono dal nostro gruppo per coinvolgere al massimo il territorio, a partire dalla chiusura delle scuole che abbiamo chiesto al Prefetto. Tutti avvenimenti per far conoscere al massimo quella parte dei Colli che non è conosciuta anche se tutti noi frequentiamo queste strade e sappiamo che paesaggio attraversano. Pensate solo che chi non è di questa provincia pensa che i Colli siano di Verona o di Padova.

GABRIELE_VIALE (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)GABRIELE VIALE- Il Giro attira, è un patrimonio nazionale che ha una lunghissima tradizione. Il nostro progetto prevede che la trappa non sia fine a se stessa, ma un happening per tutti a partire dai Comuni per sviluppare poi molto altro, dalle ville venete alle cantine alla pietra bianca, tutto in questo territorio richiama interesse. Ci siamo preparati a questo e c'è un riscontro. Siamo a metà della strada: febbraio sarà il mese del completamento spero e spero anche che le aziende possano rispondere.

Quanto è coinvolgente il ciclismo anche per chi non corre più?

FABIO BALDATO- Non c'è abitudine possibile, sento ancora i brividi al pensiero di che cosa si prova correndo e questa tappa a me piace moltissimo; tra l'altro sono tutte strade che ho percorso da sempre fin da ragazzino e le percorro ancora. Oltre ad allenarti su queste strade hai dell'altro, bici e ambiente, un clima particolare e un orizzonte particolare che fa bene a chi ci passa in mezzo. Tecnicamente questa tappa è splendida e Nicoletti merita i complimenti. Non è una tappa di trasferimento come parrebbe, ma invece chi fa classifica dovrà stare molto attento e gente come Oscar Gatto avrà grandi opportunità: ci sono 15 chilometri almeno che permettono di scremare il gruppo per far arrivare un gruppetto all'arrivo. Faccio tanti auguri a Oscar anche se non è uno dei miei.

Com'è questo arrivo per un corridore come Gatto?

OSCAR GATTO- Non ho ancora percorso il finale ma andrò a vedermelo con attenzione. È una tappa dove ho messo una X e punterò a vincere anche perché vedo che è molto mossa, con strade strette non facili e salite tra cui c'è quella degli Ulivi di 6 chilometri. Una tapa adatta ai miei mezzi Per il resto sono strappi e quindi c'è un cambiamento costante di pendenze e di percorso che favoriscono l'agilità di chi può esprimerla. Ricorda un po' le corse in linea del nord come l'Amstel. Dalle mie parti a Montebelluna c'è molto di somigliante per cui farò di tutto per arrivare bene. Credo sia una tappa adatta a me e per la lunghezza del Giro non mi spavento perché vedo che alla terza settimana nelle ultime edizioni mi sono sempre difeso bene per cui... Ho un massaggiatore come Cristian che mi ha rimesso a nuovo dopo una brutta caduta, al punto che nel giro odi tre giorni sono riuscito a vincere la Coppa Placci in una giornata caldissima forse la più calda di tutta la stagione: siamo partiti via in gruppo e alla fine me ne sono andato ed è stata una giornata indimenticabile; un po' come quella di Tropea dove ho vinto lasciando indietro Contador.

CRISTIAN_VALENTE (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Prendiamo lo spunto da quanto dice Gatto per parlare del massaggiatore e del suo ruolo: il settore tecnico fa il suo mestiere di strategia, poi però ci sono i meccanici e i massaggiatori. Vediamo come e fino a che punto rimettono in piedi il corridore.

CRISTIAN VALENTE- Il ruolo del massaggiatore è fondamentale, pazienza, devozione e tantissima passione. Della vittoria di Oscar posso dire che due giorni prima era caduto con uno stiramento al tensore del polso. Passammo due giorni a lavorarci su facendo fino a notte fonda di tutto con un ottimo risultato e alla fine ci fu questa vittoria: pensate che aveva un polso apparentemente non utilizzabile anche se non c'era niente di rotto. Massaggi elettromedicali bendaggi e tutto il resto contribuirono a far rispondere bene questo polso che in corsa tornò a funzionare ottimamente. Oscar mi dedicò quella vittoria e credo che questa sia una cosa impagabile per uno che lavora. Lo stress che attraversano questi ragazzi è importante e interessa il fisico ovviamente ma anche l'umore, per cui ci vuole psicologia e pazienza. Quando un ragazzo esce da 250 chilometri di una tappa durissima ha bisogno di parlare e comunicare. Bisogna saperlo ascoltare, questo è il fatto principale. Sono ragazzi che stanno per mesi fuori di casa e hanno bisogno di un appoggio che dia carica e aiuti a vedere le cose con serenità. Anno dopo anno con Oscar stiamo cercando di migliorare sempre più il risultato e naturalmente il rapporto. Per ora ci siamo riusciti discretamente.

« ritorna

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar