NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Alpini verso un altro raduno nazionale?

Alle porte del rinnovo del direttivo della sezione di Vicenza, si lavora anche sulla possibile organizzazione dell'evento principe che ritornerebbe dopo 22 anni dall'ultima volta

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Alpini verso un altro raduno nazionale?

(g. ar.)- La sezione ANA di Vicenza, una delle prime quattro in Italia, si prepara ad un doppio momento molto importante per la sua vita: da una parte l’imminenza della tornata elettorale interna che dovrà stabilire chi sostituirà alla presidenza Giuseppe Galvanin, presidente per tre mandati e quindi reduce da nove anni di forte impegno personale, mentre dall’altra c’è la prospettiva assolutamente concreta di riproporre dopo vent’anni Vicenza come sede della adunata nazionale delle Penne Nere. Entrambi gli appuntamenti sono ovviamente importanti e come d’uso gli Alpini li stanno preparando senza clamori, con la riservatezza che li contraddistingue e quindi con il massimo impegno. Sono i numeri a descrivere pienamente la consistenza della sezione di Vicenza che rappresenta quanto ad iscritti alpini e ad amici degli alpini qualcosa come il dieci per cento del totale delle Penne Nere in Italia. Numeri molto importanti, quindi, che parlano di 17mila alpini iscritti a cui si debbo debbono sommare i tremila amici, per un totale di 20mila unità complessive che gravitano solo sulla sezione di Vicenza che racchiude complessivamente altre cinque sezioni in provincia da Valdagno a Marostica, ecc. La forza complessiva della sezione, statisticamente parlando, è formata quindi da 136 gruppi più 22 squadre di protezione civile che possono contare su 600 volontari. Ultima delle voci di organico, quella dello sport dove gli alpini si ritrovano in attività con almeno 70 atleti in discipline specifiche che vanno dalla marcia in montagna allo sci, dallo ski-roll al tirassegno. Completa il quadro la fanfare della sezione forte di quaranta elementi.

Alpini verso un altro raduno nazionale? (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Detto tutto questo si capisce anche perché l'impegno profondo degli alpini ha la possibilità di svilupparsi come in effetti avviene a tutto campo coinvolgendo il settore sociale in modo completo e assicurando alla comunità, quando e come si rende necessario, tutto l'appoggio volontario possibile. Non è un caso se nei luoghi più provati da catastrofi naturali come terremoti o alluvioni tra le primissime presenze per tempestività e capacità organizzativa sono proprio quelle degli alpini i quali sempre e comunque sono in grado non solo di intervenire e di portare aiuto, ma anche di rappresentare un forte nucleo di soccorso completamente autosufficiente,o che non va quindi a pesare sulla organizzazione generale dei soccorsi nel momento cruciale delle primissime ore.

Abbiamo detto all'inizio della doppia attenzione che questo particolare momento richiama da parte degli alpini di Vicenza; c'è il rinnovo istituzionale delle cariche del direttivo con la nomina del nuovo presidente, ma c'è anche sullo sfondo il lavoro che si sta facendo per riportare a Vicenza la adunata nazionale (prima ed ultima volta in città nel 1991). La parte che riguarda le elezioni coinvolge naturalmente il ruolo del presidente uscente, Giuseppe Galvanin, alla guida della sezione per tre mandati consecutivi ed oggi pronto a passare la mano dopo aver sottolineato il lavoro di questi ultimi nove anni. La successione di responsabilità nelle sezioni alpine non è da sempre considerato un problema, esistono regole scritte e altre regole di pura sobrietà che guidano normalmente questi momenti di trasferimento degli incarichi senza che mai si sia verificato alcun inconveniente dovuto a prese di posizione meno che corrette da parte di qualcuno. Ma, come abbiamo detto, c'è proprio coincidente in questo momento la preparazione dell'operazione adunata nazionale che richiede un notevole sforzo sul doppio binario prima dell'affermazione in sede nazionale di questa decisione che riguarda Vicenza e poi nella fase successiva tutto il grandissimo problema dell'organizzazione che dovrà essere affrontato. Quali siano le prospettive sia in tema di rinnovo istituzionale del direttivo, sia della possibilità di riportare a Vicenza l’adunata nazionale, In Piazza lo ha discusso con Giuseppe Galvanin, presidente uscente della sezione ANA di Vicenza. Assieme a lui dovevano esserci Silvano Spiller, Luciano Cherobin ed Enzo Paolo Simonelli i tre candidati alla prossima presidenza, ma gli ultimi due hanno deciso all’ultimo momento di non presentarsi mentre Silvano Spiller ha da parte sua rinunciato per evitare di ritrovarsi unico tra i candidati a parlare di una campagna elettorale che non ha certo i caratteri politici. E questa posizione di Spiller non abbiamo avuto difficoltà a comprenderla molto bene…

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