 |
 |
|
  |
||
 |
 |
|
Avete scelto la giornata della donna per l'inaugurazione, immagino non sia solo una coincidenza... secondo lei oggi è importante dedicare una giornata alle donne?
«La data dell'8 marzo avrebbe potuto rivelarsi controproducente, vista l'inflazione di eventi programmati per quel giorno... Tuttavia abbiamo voluto rendere omaggio ad artiste che hanno rappresentato con forza la dimensione femminile, fuori e dentro il teatro. Se vogliamo riferirci all'8 marzo delle mimose, penso si tratti di una celebrazione fine a se stessa, o meglio, ad uso e consumo di vivaisti e floricoltori; in effetti, non abbiamo voluto mimose per il nostro evento».
Lei ha anche organizzato nell'estate del 2011 il Posada Festival in Sardegna, con lirica classica e cinema... una bella soddisfazione per una vicentina, ce ne parla?
«Il Festival è nato nel 2011 e questa prossima estate sarà alla terza edizione. Di questi tempi non è semplice convogliare le poche risorse disponibili per offrire produzioni qualitativamente pregevoli; tuttavia siamo riusciti a operare delle scelte vincenti, che ci hanno dato molte soddisfazioni. Pubblico e stampa, così come molti addetti ai lavori, hanno premiato ampiamente la nostra iniziativa. Ora siamo al lavoro per l'omaggio dovuto a Giuseppe Verdi, nel bicentenario della sua nascita».
Parliamo di Vicenza… Questa iniziativa valorizza una zona del centro storico spesso penalizzata, anche dai recenti lavori stradali. Secondo lei corso Fogazzaro dovrebbe essere più valorizzato e riscoperto?
«A mio avviso Corso Fogazzaro potrebbe diventare il fiore all'occhiello della città. Uso il condizionale, poiché la chiusura al traffico è la condicio sine qua non per la valorizzazione della via. Qui c'è una consolidata tradizione di negozi di antiquariato, laboratori, botteghe artigianali. Le nostre città stanno perdendo la propria identità perché invase dal commercio più sfacciato; qui, invero, si respirerebbe senza auto un'aria diversa. Il mio invito è quello di prendere in considerazione l'idea di un passaggio graduale alla pedonalizzazione di quella che potrebbe diventare una strada con una propria connotazione ed un appeal che alla lunga porterebbe i suoi frutti. È comunque necessaria un'azione corale di tutte le forze in causa, a partire dagli amministratori comunali, per favorire ogni nuova attività in questo senso».
L'atelier di Corso Fogazzaro è aperto tutti i giorni dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 20. Tutte le sere dalle 18 con ingresso libero verranno proiettati a rotazione i capolavori cinematografici di Cecil B. DeMille "Carmen" (1915) e "Joan the woman" dedicato alla figura storica di Giovanna D'Arco (1916), e "Burlesque on Carmen" di Charlie Chaplin (1916). Nel primo, Geraldine Farrar sfrutta la sua notevole capacità attorale e riesce a dare grande vigore, anche grazie alla solida regia, a questa bella versione della vicenda. Sensualità e passionalità, tra languidi tête-à-tête e vorticosi duelli, traducono bene la torbida storia, condotta in equilibrio tra un buon senso dello spettacolo e l’originario fondo mélo. Nel secondo film, un soldato francese sogna la storia di Giovanna d'Arco mentre si trova al fronte durante la Prima Guerra Mondiale. La parte centrale del film ricostruisce la vicenda della Pulzella, incorniciata da un prologo e un epilogo ambientato ai tempi della Grande Guerra. Il film di Chaplin, infine, conosciuto anche come La parodia di Carmen, fu al centro di una disputa legale dovuta a dissapori tra lo stesso Chaplin e la produzione del film. Narra la storia di un incorruttibile capitano delle guardie a difesa delle mura di Siviglia e di un manipolo di contrabbandieri intenzionati ad entrare in città. Il fascino di Carmen, la bella zingara, farà capitolare il militare e aprire le porte ai malfattori.
nr. 10 anno XVIII del 16 marzo 2013
