NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Inverno promosso! Buone notizie per agricoltura e falde acquifere

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Inverno promosso! Buone notizie per agricoltura e

Diego Meggiolaro, past president di Coldiretti Vicenza:

«Freddo non troppo rigido, in primavera previsti più insetti»

Inverno promosso! Buone notizie per agricoltura e (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Un altro osservatorio privilegiato, sul tema legato alla meteorologia, è quello della Coldiretti di Vicenza, i cui iscritti, come tradizione, hanno seguito con attenzione l'evolversi delle condizioni meteorologiche.

«È stato un inverno positivo - spiega Diego Meggiolaro, past president provinciale della categoria - che possiamo definire buono ma non eccezionale nel suo complesso. Ad esempio è stato buono per le piogge e anche le nevicate abbondanti che hanno consentito ai terreni di assorbire molta acqua e soprattutto alle falde che si sono riempite al punto da non lasciare preoccupazioni per la prossima estate. Un piccolo problema riguarda invece le temperature minime che non sono mai scese sotto i 5 gradi sotto zero e questo rappresenterà un piccolo problema, in quanto ci attendiamo, soprattutto in primavera, un quantitativo maggiore di insetti, che costringeranno gli agricoltori a un maggior utilizzo di anti-parassitari. A temperature attorno a -7°C e -8°C, che mediamente si raggiungono nella pianura vicentina, molti insetti non riescono a sopravvivere: in definitiva una certa selezione naturale quest'anno non si è verificata. Sia chiaro, non vogliamo passare per coloro che si lamentano sempre, visto che bisogna accettare sempre quando dona la natura. E con onestà bisogna anche dire che temperature prossime ai -10°C, per più giorni, provocano invece problemi per una serie di culture, che rischiano di rovinarsi. E questo, come detto, per fortuna non si è verificato».

Quello che ormai appare ormai certo è che la stagione 2013 è in ritardo. «Le ultime settimane dell'inverno, almeno a livello di calendario, sono state caratterizzate da temperature ben sotto le medie ma soprattutto da troppa pioggia. Con l'acqua presente in campi non sarà possibile, ad esempio, procedere con la semina del mais, che generalmente inizia tra il 15 e il 20 marzo. Se va bene si potrà iniziare ad inizio aprile, ma viste le previsioni sino a fine mese, c'è il rischio di dover rinviare questa importante fase di ulteriori altre settimane. Anche questi ritorni del freddo stanno contribuendo a slittare in avanti l'inizio della stagione».

Sulle prospettive in vista della stagione calda Meggiolaro non nasconde la propria soddisfazione. «Le falde sono cariche, in montagna c'è ancora tanta neve depositata, quindi con le riserve siamo a posto. Se proprio volessimo fare gli incontentabili dovremo dire che sarebbe stato meglio avere un po' della pioggia di queste settimane a giugno e luglio, ma quello che è stato è stato e va bene così. In effetti ci siamo lasciati alle spalle un inverno con numerose precipitazioni, anche per diversi giorni consecutivi, fatto abbastanza inusuale durante l'inverno».

 

Lorenzo Altissimo, direttore del Centro Idrico Novoledo

«La falda è alta 54 metri, 3 e mezzo in più rispetto al 2012»

Inverno promosso! Buone notizie per agricoltura e (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Buone notizie, anzi ottime, sarebbe il caso di dire, arrivano dal Centro idrico di Novoledo, società partecipata, da Acque Vicentine Spa, da Acegas-Aps di Padova e da Aim Vicenza Spa. Il Centro Idrico Novoledo, che ha sede a Villaverla, all'interno dell'area naturalistica da cui prende origine l'acquedotto di Padova, è una società di servizi che nasce nel 1996 ed ha come oggetto il rilevamento dei parametri idrogeologici, idraulici, biologici, chimici e chimico-fisici che caratterizzano il sistema idrologico "Astico-Bacchiglione", utilizzato per l'approvvigionamento idropotabile dagli acquedotti di Vicenza e Padova. L'azienda, tra gli altri compiti, effettua il "controllo gestionale interno" sulla qualità dell'acqua distribuita nelle due città e su quella erogata da altri importanti acquedotti del Veneto.

«In questo momento (l'intervista è stata realizzata martedì 19 marzo, ndr) - spiega Lorenzo Altissimo, direttore del Centro Idrico di Novoledo - nel pozzo situato tra Caldogno e Motta di Costabissara, che è il nostro osservatorio privilegiato da 40 anni, il livello della falda misura esattamente 54.06 metri sul livello del mare. Tanto per avere un paragone di riferimento si tratta di un valore superiore di circa un metro e mezzo rispetto alla media degli ultimi undici anni, cioè del periodo dal 2001 al 2012. Si tratta in assoluto del quarto valore più alto in assoluto che, tanto per fare un altro paragone rilevante, è superiore di circa tre metri e mezzo rispetto a un anno fa: negli stessi giorni del 2012 la falda registrava infatti un'altezza di 50.66 metri».

«Ma attenzione - tiene a precisare il direttore Altissimo, laureato in chimica industriale e uno dei massimi esperti al riguardo - probabilmente questo valore di oltre 54 metri potrebbe anche non essere il massimo stagionale. Nei prossimi giorni sono previste ulteriori precipitazioni ma soprattutto in montagna c'è una notevole quantità di neve che con l'arrivo delle temperature miti si scioglieranno, garantendo un ulteriore approvvigionamento dei serbatoi d'acqua».

Il Centro Idrico Novoledo rappresenta sicuramente una struttura all'avanguardia. Le aziende socie hanno infatti trasferito al Centro Idrico Novoledo il patrimonio di conoscenze acquisito dal Laboratorio interaziendale analisi acque in quasi vent'anni di attività, investendo in spazi e nuove attrezzature ed ampliando ulteriormente i settori di intervento. Grazie a strumentazioni di alta qualità e a una èquipe tecnica di prim'ordine, il Laboratorio è in grado di compiere più di 30 mila controlli l'anno su tutti i parametri chimico-fisici e batteriologici dell'acqua, dal momento della captazione dalle falde fino all'erogazione dai rubinetti di casa: poche acque, comprese quelle commercializzate in bottiglia, sono tenute così costantemente e attentamente sotto controllo.

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