NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Ville palladiane tra turismo e nuove opportunità

Molti "gioielli" vengono affittati per eventi e manifestazioni: i più sfruttati a Lugo Vicentino e Caldogno. Le strategie future dell'Istituto Regionale Ville Venete e della Provincia di Vicenza

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Ville palladiane tra turismo e nuove opportunità

(C.R.) La crisi non risparmia neanche le numerose ville palladiane sparse nel Vicentino. La minor richiesta nell'organizzazione di eventi di vario tipo e l'obbligo per comuni ed enti locali di far quadrare i conti obbliga per il futuro ad una nuova strategia di utilizzo delle dimore più storiche e prestigiose. Ecco quanto è emerso nel "viaggio" che il portale www.ladomenicavicenza.it ha affrontato questa settimana sul tema.

 

Giuliana Fontanella, presidente dell'Istituto Regionale Ville Venete:

«L'80% delle dimore sono di proprietà dei privati. Nel 2012 mutui per 1 milione»

Quattordici richieste di mutui e quindici di contributi. Sono le domande presentate nel 2012 all'Istituto Regionale Ville Venete, presieduta dalla vicentina Giuliana Fontanella, a sostegno di interventi di restauro in alcune delle dimore storiche della nostra regione e del Friuli Venezia Giulia. Sono state considerate ammissibili complessivamente 23 istanze, quelle corredate da documentazione completa. Le restanti sono in fase di istruttoria e poiché il bando ha validità biennale, verranno prese in considerazione nel corso di quest'anno.

Ville palladiane tra turismo e nuove opportunità (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Il capitolo finanziamenti per il 2012 è stato motivo di vera soddisfazione - dichiara la presidente Fontanella - a fine anno abbiamo avuto pressoché lo stesso numero di domande presentate negli anni scorsi, nonostante il bando sia stato pubblicato solo in aprile, accompagnato da importanti novità. È un dato importante che ci dà il polso della situazione. Sembra, infatti, che almeno attorno alle ville venete l'attività economica non si sia fermata e che anzi il fatto che siano state messe in rete dalla Regione Veneto ha sicuramente garantito una maggiore promozione delle stesse. Giusto però precisare che delle oltre 4.200 ville venete presenti nelle due regioni, circa 3.400 sono in Veneto e 800 in Friuli Venezia Giulia: l'80% è dunque di proprietà di privati e quindi solo il rimanente 20% appartiene ad enti pubblici o associazioni».

«D'altra parte non bisogna sottovalutare - aggiunge la Fontanella - che il patrimonio delle ville venete mette in moto professionalità d'eccellenza, del modo dell’impresa, dell’artigianato e della cultura, da cui il Veneto può ripartire. Basti pensare al restauro degli affreschi, alla conservazione delle facciate, agli stucchi, alle lavorazioni della pietra e del marmo, all’arredo, per fare solo qualche esempio».

Nello specifico, nel corso del 2012, l'IRVV ha soddisfatto dieci richieste di intervento con concessione di mutui agevolati, a condizioni particolarmente favorevoli, per un importo totale di oltre un milione di euro. Le ville che hanno beneficiato del finanziamento sono dislocate tra le province di Verona, Vicenza, Treviso e Belluno, di cui tre nel territorio berico: Castello Porto Colleoni Thiene a Thiene, Villa del Vicerè (ora Mezzalira) a Bressanvido e Villa Fietta a Bassano del Grappa. Tredici, invece, le domande di contributi a fondo perduto accolte, con un importo variabile dal 10 al 25% del costo complessivo, per un impegno complessivo a carico dell’IRVV di circa 250 mila euro. In questo caso quattro le ville vicentine beneficiarie: Villa Ghellini-Dall’Olmo a Villaverla, Villa Pisani detta “la Rocca Pisana” a Lonigo, Villa Saraceno ad Agugliaro e Villa Monza del complesso Villa Savardo a Breganze.

«Le misure di sostegno attivate - precisa la presidente - consentiranno di cantierare, nei prossimi due anni, opere di restauro e riqualificazione delle ville venete per oltre quattro milioni di euro. Inoltre, grazie al reimpiego virtuoso di risorse derivanti dal fondo di rotazione gestito dall’Istituto e ad un'apposita convenzione sottoscritta dai proprietari, il finanziamento consentirà di rendere maggiormente fruibili le dimore storiche interessate».

Giuliana Fontanella ritiene fondamentale per il futuro una nuova strategia: «È indubbio che bisogna pensare ad un riutilizzo delle ville antiche, in un'ottica di nuove opportunità, anche sotto il profilo economico. Anche se per eventuali affitti o utilizzi di vario genere bisogna partire dal rispetto del luogo cultura e dalla salvaguardia del bene comunità».

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