NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Ville palladiane tra turismo e nuove opportunità

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Ville palladiane tra turismo e nuove opportunità

Marcello Vezzaro, sindaco di Caldogno: «Villa Caldogno è casa nostra,

ma in futuro dovrà essere sfruttata più di quanto non avviene ora»

Nel Vicentino un altro caso di "gioiello storico" molto ben utilizzato è sicuramente Villa Caldogno, nel comune omonimo: a sua volta inserita tra i Patrimoni dell'umanità dell'Unesco con le altre ville di Andrea Palladio, la dimora storica è di proprietà dello locale amministrazione e utilizzata per attività ed eventi culturali. La struttura, che ospita anche la biblioteca comunale, è soggetta ad apertura generica al pubblico per visite a carattere turistico e culturale, a concessione in uso temporaneo ad enti pubblici e privati, ad associazioni, comitati e gruppi che ne richiedano l’utilizzo.

Ville palladiane tra turismo e nuove opportunità (Art. corrente, Pag. 4, Foto generica)«Villa Caldogno è indubbiamente ben sfruttata - assicura il sindaco Marcello Vezzaro - anche se ha il limite della mancanza dell'impianto di riscaldamento, che quindi non consente di organizzare eventi particolari durante i mesi invernali: tuttavia da marzo a novembre sono numerose le manifestazioni che vengono ospitate. Per quanto ci riguarda quasi tutte le nostre iniziative si tengono in Villa. Da parte nostra abbiamo un importante accordo con la locale Associazione alpini, la cui sede si trova all'interno, precisamente nel colonnato: una presenza fondamentale la loro in quanto ci fanno da custodi e spesso anche da guide turistiche, ma soprattutto ci garantiscono la pulizia e la manutenzione del giardino e dei vialetti. Con l'inserimento di Villa Caldogno nel circuito di Vicenza È, che prevede un unico biglietto per visitare ville e altri siti della provincia, abbiamo fatto un importante passo in avanti. Ma siamo altrettanti convinti che anche per una questione economica e dovrebbero esserci delle figure, magari coordinate dall'Istituto regionale Ville Venete, in grado di garantire un'offerta maggiormente professionale sotto il profilo turistico».

All'inizio di questo decennio l'amministrazione, già guidata da Marcello Vezzaro, ha deciso di soddisfare un desiderio espresso da parecchio tempo dai propri cittadini: con una deliberazione del consiglio comunale del 24 marzo 2010 Villa Caldogno è stata individuata come "Casa Comunale" per la celebrazione dei matrimoni civili. Viene affittata soprattutto per ospitare i ricevimenti successivi ai matrimonio in Chiesa e civili anche di sposi non necessariamente residenti a Caldogno.

«Nel 2012 sono stati una decina le cerimonie - aggiunge Vezzaro - e nello specifico l'affitto costa 500 euro, ma ci viene richiesta anche per meeting aziendali, convegni e altri eventi, peraltro in calo per la crisi economica. Siamo convinti che in futuro dovrà essere sfruttata di più di quanto non avviene ora, magari disponendo di un'area permanente, come è attualmente allo studio, per mostre d'arte a rotazione, magari potendo contare su un affitto, magari non molto alto, che possa garantire un minimo di entrate».

Intanto in attesa di maggiori introiti dalla gestione di Villa Caldogno il comune è pronto a svolgere importanti opere di ristrutturazione per un importo di 550-600 mila euro, necessari, tra le altre cose, per rifare il tetto (necessaria l'installazione della guaina e delle nuove grondaie per scongiurare infiltrazioni d'acqua) e la bonifica dei muri perimetrali. «La Fondazione Cariverona - conclude il sindaco Vezzaro - ha stanziato 180 mila euro e ora attendiamo fiduciosi il contributo che abbiamo chiesto alla Regione Veneto: se arriverà l'ok già entro l'estate partiranno i lavori, mentre in caso contrario abbiamo le mani legate in quanto, pur avendo i soldi a disposizione, siamo bloccati dal patto di stabilità».

 

nr. 13 anno XVIII del 6 aprile 2013

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