NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Il sentiero dei passi perduti

Presentato alla Vigna il lavoro che conclude la trilogia di Andrea Gastner, ancora una volta un romanzo ambientato nelle terra veneta, un viaggio “di vita” che si snoda tra Pedemontana e Valbrenta

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Il sentiero dei passi perduti

Dopo essere stato accolto in più occasioni con entusiasmo nella "sua" Bassano, Andrea Gastner, autore di romanzi e racconti ambientati in terra veneta, è approdato nei giorni scorsi anche a Vicenza, dove ha presentato alla Biblioteca Internazionale La Vigna il suo ultimo lavoro Il sentiero dei passi perduti. Alla serata hanno partecipato Mario Bagnara, presidente dell'importante realtà culturale, Gianni Giolo, critico letterario, e Andrea Minchio, editore bassanese che da tempo pubblica le sue opere. Il sentiero dei passi perduti (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Con quest'ultima raccolta, che conclude la trilogia iniziata con I racconti del Canal di Brenta e Sul fiume, tra gli argini, l’autore bassanese torna a narrare con un linguaggio realistico vicende ispirate a fatti accaduti ma anche frutto della fantasia. Sullo sfondo campeggia, a tinte forti, il grande e affascinante paesaggio veneto: passato, presente e futuro sono i cardini sui quali ruotano trame sempre avvincenti, animate da figure che si muovono su un palcoscenico senza confini. La valle del Brenta, ricca di storia e natura, assieme al Grappa e alla Pedemontana, funge quasi da musa ispiratrice per ogni singolo racconto. Così come la gente che vi abita, principale protagonista di tante vicissitudini, autenticamente ritratta nel suo difficile e vario contesto ambientale. Incontriamo così, tra gli altri, un prete, un anziano che riesce a donare il suo racconto solo a un bambino, una donna che ha perduto l`amore, un rappresentante di scarpe che ritorna alle proprie origini. «Per una casa editrice come la nostra - ha detto Minchio - è importante il recupero della memoria e delle tradizioni locali. E accanto a ciò anche la valorizzazione delle bellezze naturali vicentine e venete, attraverso la letteratura e la cultura, come testimonia anche la nostra rivista bimestrale Bassano News».

Con una scrittura fluida e accattivante, mai scontata, Gastner vive e fa rivivere nei dodici racconti che si leggono tutti d'un fiato una realtà a noi vicina e nella quale ogni lettore può riconoscersi almeno una volta. Alcuni luoghi descritti, come il Caffè Aurora di Bassano, che ha chiuso da poco dopo quasi sessant'anni di attività, riescono a riportare alla memoria dei più anziani l'atmosfera di un tempo e contemporaneamente a stuzzicare la curiosità dei giovani. Perché in fondo, come si legge in quarta di copertina, "Scrivere una storia è il solo modo per ricordare a noi e agli altri che vale la pena di vivere la vita per poterla poi fermare nel tempo perché duri oltre il tempo". Abbiamo incontrato l'autore in occasione della serata vicentina.



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