NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Il sentiero dei passi perduti

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

facebookStampa la pagina invia la pagina

Il sentiero dei passi perduti

Lei ha scritto otto libri, tra i quali la Trilogia portata a compimento con questo ultimo: qual è il messaggio che vuole trasmettere?

«Dopo I racconti del Canal di Brenta e Sul fiume tra gli argini, Il sentiero dei passi perduti chiude almeno per il momento un non breve percorso che, come il fiume Brenta, va verso un mare infinito di ricordi e di esperienze vissute. Ritengo che poche espressioni della natura siano tanto coinvolgenti come un fiume con quel suo scorrere a volte lento e placido, a volte tumultuoso e imprevedibile, a volte (specialmente quando è nella fase di secca) difficile da scoprire mentre scorre tre i massi e la ghiaia. Ecco, il mio messaggio è un invito a una sosta lenta e placida per osservare meglio la natura, imparando da essa come vivere senza lasciarci completamente travolgere dall’imprevista frenesia dell’esistenza moderna, quella che toglie spazio e tempo da dedicare alla lettura e a un sano e curioso bisogno di conoscere il nostro territorio. Sarà possibile allora scoprire anche la più piccola forma di vita che ci circonda: una sorgente, un frutto selvatico o un fiore sconosciuto».

Il sentiero dei passi perduti (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)In prefazione lei dedica il libro ai giovani studenti vicentini: "Perché imparino a conoscere e amare il nostro sofferto passato, i nostri avi e il nostro territorio". Dunque non dobbiamo dimenticare chi eravamo e da dove veniamo?

«La risposta è scontata. Chi eravamo e da dove veniamo: io aggiungerei anche altre due opzioni. Dove vogliamo andare e con chi. Come ho già detto, tutti noi stiamo affrontando un viaggio e non siamo soli. Tanto vale conoscerci e intavolare un dialogo; noi, gente di una certa età con la nostra esperienza, i giovani con il loro entusiasmo e le loro curiosità. Secondo il mio punto di vista, è preferibile non trincerarsi dietro una scrivania e pontificare dall’alto di un basamento. Bisogna scendere, andare in mezzo ai giovani e provocarli con le loro stesse armi: la sincerità e la sfrontatezza. Non devono essere solo i giovani a fare delle domande, siamo noi che dobbiamo chiedere cosa vogliono fare del loro futuro, sempre se saremo in grado di dare delle risposte alle loro domande. È importante coinvolgerli, evitando l’intransigenza e la contrapposizione, spiegando con chiarezza e umiltà che un popolo senza passato non ha futuro. L’esperienza non è uno straccio usa e getta: perché commettere due volte lo stesso errore? Sarebbe inutile e molto pericoloso».

Vorrei spendesse qualche parola anche per le belle illustrazioni della pittrice Enrichetta Guardini che corredano ognuno dei suoi dodici racconti.

«Enrichetta ha illustrato per me, con profonda sensibilità artistica, questo ultimo libro e in precedenza anche Sul fiume tra gli argini. È nata in Sardegna da padre fiorentino e madre veneziana, entrambi amanti dell’arte, che hanno favorito la sua naturale attitudine al disegno. Negli anni sessanta si è trasferita in Veneto dove ha frequentato l’Istituto d’Arte Grafica di Cittadella. Ha partecipato a diverse collettive e alcuni suoi lavori sono negli Stati Uniti e in Ucraina. Ha ricevuto menzioni speciali a concorsi nazionali di pittura, piazzandosi seconda nel 2010 al Concorso Nazionale di Illustrazioni per l’Infanzia. Fa parte del gruppo Artisti di Cartigliano e di Schiavon».

 

Andrea Gastner è stato definito "il cantore della civiltà del Brenta e del tabacco, delle masiere e dell'Altopiano, della vita dura e aspra della gente veneta". È autore dei tre romanzi Valle amara. I giorni del ritorno; La levantina. I giorni dell'esilio; Shalom. I giorni dei ricordi, che costituiscono la Trilogia della Valle del Brenta. Nel 2002 ha pubblicato I racconti del Canal di Brenta e nel 2004 Stagioni lontane, due raccolte molto apprezzate alle quali ha fatto seguito il romanzo Eugenia Venier nel 2006. Del 2008 è la raccolta di racconti Sul fiume tra gli argini. Collabora attivamente con Bassano News, occupandosi della salvaguardia e valorizzazione del territorio in ambito storico e turistico. Da oltre due anni si dedica inoltre alla riscoperta di artisti giovani e meno giovani, specialmente ceramisti e pittori, che hanno dato e danno lustro alla terra veneta.

 

nr. 13 anno XVIII del 6 aprile 2013

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar